Via libera dei milazziani alla proposta di accordo con Vito Rizzo. Nella riunione di oggi pomeriggio, domenica 12 marzo, il gruppo alla fine si è ricompattato sulla proposta di alleanza con Rizzo confermando l’intenzione di proporre sette candidati e due assessori. Rizzo dunque punterebbe su cinque consiglieri, se accetterà.
Dopo il no del sindaco alla ricandidatura e dopo il no di Maddalena Cottone perché non sostenuta da tutto il gruppo, oggi è arrivata dunque l’approvazione di tutta la coalizione all’ipotesi di alleanza. La proposta di Totò Milazzo è di piazzare sette candidati del gruppo di Rizzo e di confermare in giunta due assessori, Piera Chiarenza e Antonio Bosco. Difficile che Rizzo accetti ma non impossibile, anzi. Da mesi Rizzo discute con Milazzo e con uno dei big della sua lista, Gino D’Anna. Circostanza che indica due cose: la prima, che Milazzo nonostante abbia deciso di farsi da parte, continua a trattare, per chi non si capisce. La seconda che Gino D’Anna ha con Rizzo un dialogo avanzato e che punta all’all-in: la conferma della presidenza del Consiglio in caso di vittoria, un posto in giunta e probabilmente un altro posto in lista, addirittura tra le fila dei fedelissimi di Rizzo. Ci riuscirà? Si vedrà, l’esito sarà sotto gli occhi di tutti. Intanto sfuma anche l’ipotesi di candidatura di Vito D’Anna, che nonostante l’alto profilo non ha trovato la convergenza di tutto il gruppo.
Con Rizzo dovrebbero andare Gino D’Anna, Mimmo Cavataio, un esponente in quota Cataldo, Maddalena Cottone sostenuta dall’area di Enzo Tocco, Vito D’Anna, Piera Chiarenza e Giuseppe Ricupati. Quest’ultimo sarebbe stato ripescato in extremis quando la rottura sembrava vicina e di conseguenza il suo passaggio con Benedetto Lo Piccolo. A fargli spazio sarà quasi certamente Renzo Imbrunnone. Chiarenza invece oltre a candidarsi al consiglio sarebbe il nome proposto da Milazzo per la giunta assieme alla riconferma di Antonio Bosco. Due nomi che sancirebbero la continuità politica con l’attuale amministrazione. Ma come giustificare questa continuità coi sostenitori storici di Rizzo? Si tratta di due mondi diverse, dove trovano posto candidati di estrazione ambientalista, forti sostenitori delle politiche giovanili, votati a un turismo sostenibile. Come si concilieranno con i programmi dei milazziani? Al di là dell’alleanza, che può pure avere un senso, ma in termini pratici, parlando di piano regolatore, spiagge, viabilità, lavoro, turismo, come si concilieranno?
Il quadro resta comunque ancora incerto, bisognerà capire quale sarà la risposta di Rizzo e dei suoi fedelissimi. Le sorprese potrebbero non essere finite qui e nel formalizzare l’accordo potrebbe esserci qualche colpo di scena. Del resto, Lo Piccolo ha ancora tre posti liberi in lista.
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E stiamo parlando di un paese di 5000 anime non 50000 . . . Mah