Prime crepe nella maggioranza, tre consiglieri ribelli: accelerare su piano regolatore e porto e azzerare la giunta. La prossima settimana un Consiglio ad alta tensione

Ormai succede periodicamente a Balestrate: un sindaco fa accordi con chiunque pur di vincere, viene eletto, ma dopo un certo tempo perde la maggioranza. Questa volta la crisi della maggioranza che in Consiglio sostiene Totò Milazzo rischia di arrivare con largo anticipo rispetto alle passate legislature. I primi segnali, o addirittura le prime rotture, potrebbero arrivare già nel Consiglio comunale che potrebbe essere fissato per il prossimo 17 aprile, per altro sollecitato al presidente Gino D’Anna da un consigliere di maggioranza, Paolo Evola.

E proprio Evola, assieme a Giuseppe Ricupati, sarebbe tra gli esponenti che lamentano criticità nell’azione amministrativa. Dal porto al piano regolatore ancora fermi, fino a mancanza di comunicazione con la giunta, di cui fa parte pure il vicesindaco Salvatore Ferrara, che ha fatto parte dello stesso gruppo politico di Evola. Mercoledì prossimo, dai consiglieri ribelli potrebbe arrivare addirittura la richiesta di azzerare la giunta per ripartire con maggiore slancio. Ma nulla è ancora stabilito. Una decisione forse drastica, ma che secondo gli esponenti di maggioranza sarebbe necessaria adesso che il percorso politico è ancora agli inizi. Insomma, se proprio si vuole salvare il salvabile, bisogna agire subito.

Per rafforzare la loro posizione, Evola e Ricupati sarebbero a un passo dall’incassare il sostegno di un altro consigliere di maggioranza, Antonio Bosco. In questo modo, la maggioranza passerebbe da dieci a sette consiglieri, mentre i tre del gruppo misto, assieme ai cinque dell’opposizione, potrebbero mettere in difficoltà nei prossimi anni il sindaco Milazzo. Resta però l’incognita opposizione: se il gruppo legato al candidato Vito Rizzo resterà assolutamente all’opposizione, c’è da capire come risponderanno i consiglieri legati a Benedetto Lo Piccolo.