Succede che qualche giorni fa mi viene in mente di fare un’intervista a Vito Rizzo per capire e spiegare alla gente cosa sta succedendo. Politicamente negli anni ce ne siamo dette di tutti i colori con lui, ma oggi se c’è da appurare qualcosa di politico o amministrativo su Balestrate, una delle persone di cui fidarsi per capire come stanno realmente le cose è proprio Vito Rizzo. Scopriamo così in questa intervista che a Balestrate c’è un altro incredibile caso di malaburocrazia che però questa volta è molto, molto sospetto. In pratica i Comuni devono approvare i cosiddetti “piani per le spiagge”, i Pudm, cioè i piano di utilizzo del demanio marittimo. In pratica è un piano che contiene le intenzioni di sviluppo in una spiaggia. Per esempio a Balestrate, ci hanno spiegato, potrebbero aprire diversi nuovi lidi. Ebbene, dal 2010 Rizzo ci spiega che non ci sono comunicazioni fra il Comune e la Regione sul Pudm. Questo piano non si trova! Si è perso! (aggiungiamo che si è perso alla Regione, per essere chiari) Balestrate era in ritardo per l’approvazione del piano e così è stato commissariato. Il commissario però non avrebbe accelerato un bel nulla. Morale della favola: tutto resta immutato, chi ha già la sua posizione consolidata la mantiene e chi spera in nuovi investimenti si attacca al tram perchè… il piano si è perso! Si è perso! Roba che se io fossiil sindaco di stu schifo di paese denuncerei tutti, consegnerei la fascia, farei un casino che dalla Cnn dovrebbero chiedersi che sta succedendo a Balestrate, provincia di Palermo. A Balestrate però le priorità sono sempre gli amici. Prima gli amici, poi i cittadini. Se stanno bene gli amici, stiamo bene tutti. Votate elettori, votate votate votate!
Cosa è cambiato un anno e mezzo dopo le elezioni?
- Sono passati 17 mesi dalle elezioni comunali e il paese è piombato ancor di più nella depressione e nello sconforto, lo scenario attuale è assai drammatico dal punto di vista economico-sociale. Decine sono i ragazzi che hanno lasciato il paese in cerca di fortuna altrove, come accadeva ai nostri nonni. I cittadini sono sfiduciati da una amministrazione che aveva garantito esperienza e che non è riuscita a risolvere neanche uno dei tanti problemi che “avvolgono” Balestrate, anzi ha già rinnegato più volte quanto dichiarato in campagna elettorale, aumento delle tasse e addio della scuola alberghiera in primis
L’ultima beffa: una richiesta di soldi ai negozi per una card… di che si tratta?
- E’ incredibile che si convochi una riunione con i commercianti, dimenticando di avvisare buona parte degli stessi e venga proposta loro l’affiliazione ad un circuito privato (una card con raccolta punti) ad un costo minimo di 480 euro. Un ente pubblico che si fa portavoce di un business privato! Avremmo potuto capire se l’amministrazione avesse rispolverato la famosa Pro Loco-Card o la carta giovani, proposta dal sottoscritto 3 anni or sono, ma non che si rendesse partecipe di palesi interessi privati. Approfitto dell’occasione per dare la mia piena solidarietà a tutti quei commercianti infuriati per la presenza dilagante dell’abusivismo in paese, che falsa le regole del mercato e amplifica l’effetto della crisi
Ma sulla famosa questione porto a che punto siamo?
- A niente, come si suol dire. Ho parlato con gli uffici dell’assessore regionale al Territorio e ambiente la settimana scorsa e da svariati mesi si è in attesa di quantificare i lavori per il problema dovuto all’insabbiamento del porto. In seguito a ciò potrà partire una vera e propria trattativa fra la società Marina di Balestrate e la Regione stessa, per scomputare la cifra dal canone demaniale e in seguito si potrà firmare questa benedetta concessione ventennale. Il porto aprirà, speriamo nel più breve tempo possibile, ma è ormai chiaro a tutti che il ruolo del Comune e di questa Amministrazione è stato pari a zero, perché zero è il potere contrattuale del nostro ente in questa vicenda; in campagna elettorale era facile dire: “apriremo il porto entro giugno 2012” e accaparrarsi le simpatie (e i voti) di quanti attendono da un decennio l’apertura di questa struttura, con la speranza (o la promessa) di un posto di lavoro.
C’è qualche iniziativa, qualcosa su cui possiamo sperare? Non so, qualche progetto, qualche bando presentato, qualche iniziativa dell’amministrazione?
- Se neanche si partecipa ai bandi è difficile sperare in qualche risultato, spesso il Comune ha partecipato pur non avendo i requisiti e vedendosi bocciati i progetti, come nel caso del completamento del campo sportivo (700.000€) bocciato per la mancanza dei parcheggi e il completamento della strada di accesso al porto (1.200.000€) per la mancanza del progetto cantierabile. Una nota positiva è stata di certo il finanziamento del bene confiscato alla mafia di Via Pio La Torre , che diventerà un centro di aggregazione giovanile a disposizione di tutti i giovani di Balestrate, speriamo che a questo progetto si unisca presto la riqualificazione del mattatoio in centro culturale-polifunzionale che andrebbe a completare il recupero di quell’area , vero gioiello di Balestrate. Una cosa che sembrava già pronta per diventare realtà è il passaggio con l’ex ATO Trapani 1, che ci riporterebbe nel 2013, con la ripresa della raccolta differenziata e un servizio quantomeno accettabile e dignitoso, purtroppo oggi ancora non possiamo dire di esserci riusciti, ma si è sulla buona strada.
Perché secondo te tutto va sempre peggio?
- Perché abbiamo una classe dirigente, ma non mi riferisco solo a quella che è (o è stata) all’interno del palazzo, che si è rivelata inadeguata , perchè non ha saputo dare gli strumenti adeguati a chi aveva la possibilità di investire nel nostro territorio; perché non ha supportato i cittadini , in special modo le classi più deboli, non mettendoli mai a conoscenza delle opportunità che provenivano al di là di Balestrate; perché non è stata più al passo con i tempi, facendo perdere sempre più terreno al nostro territorio e alla nostra economia. Occorre dare una scossa a tutti i cittadini, dai professionisti agli imprenditori, occorre fare rete con realtà positive, perché da soli non si va più da nessuna parte
Scusami, avete perso le elezioni, l’opposizione in consiglio dorme, ti sei pentito di non esserti candidato anche in Consiglio?
- Su questo dissento in parte, poiché se è vero che in consiglio i nostri rappresentanti potrebbero essere ancora più incisivi, incalzando l’Amministrazione sui temi principali legati allo sviluppo economico di Balestrate (Piano Regolatore e Piano delle Spiagge su tutti) , è anche vero che in che in poco più di 1 anno sono stati prodotti oltre 50 atti consiliari fra interrogazioni, mozioni, proposte di regolamenti e richieste di convocazione di consiglio. Non mi pento di non essermi candidato in Consiglio poiché sebbene abbia la “malattia” della politica, ritengo che la brama di poltrone sia quanto di peggio ci possa essere per chi vuole dare una mano alla crescita del proprio paese.
Con quale spirito continui a fare politica in un paese che ha preferito votare i volponi che da decenni speculano sul paese?
- Con lo spirito di chi sa che occorre “portare la croce” per provare ad uscire dalla palude in cui ci ritroviamo. Fare politica vuol dire mettersi al servizio dei cittadini, insieme a diversi amici professionisti abbiamo cominciato un percorso che ci ha consentito di essere accreditati alla Regione come ente ufficiale sul territorio per la divulgazione delle opportunità di finanziamento regionali ed extraregionali. Svolgiamo questo lavoro da 1 anno e se finanziati verranno messi in circolo oltre 1.000.000€ di finanziamenti europei. Per andare incontro alle esigenze delle fasce più disagiate ho seguito l’iter per l’accreditamento del Microcredito e sono il responsabile locale per questa forma ci piccoli prestiti a tasso estremamente agevolato. Fare politica è una missione, mi rendo conto che non è facile, ma è qualcosa che va costruito giorno dopo giorno, stando sempre in contatto con i cittadini
Se fossi stato tu il sindaco, cosa avresti fatto di diverso per cambiare le cose? Fammi alcuni esempi pratici
- Me lo sono chiesto tante volte, è chiaro che non avremmo avuto la bacchetta magica e consapevoli di ciò non avevamo fatto alcuna promessa irrealizzabile in campagna elettorale. Le prime azioni sarebbero state indirizzate verso la attuazione del Piano regolatore e del Piano delle spiagge, che se approvato, permetterebbe l’apertura di nuovi servizi turistici nel nostro oro naturale. E’ scandaloso che non si trovi il piano spiagge, il “PUDM”, presso gli uffici regionali e nessuno dica o faccia nulla, ho avvisato personalmente diversi parlamentare regionali, che si stanno interessando della vicenda della pianificazione delle spiagge balestratesi. Avremmo fatto di tutto per salvare la scuola alberghiera, invece totalmente abbandonata con la chimera della realizzazione dell’albergo. Avremmo puntato forte sulle energie rinnovabili sia sugli edifici pubblici che per i privati, consapevoli che si tratti di uno dei temi prioritari per una pubblica amministrazione moderna ed efficiente. Avremmo dato il supporto tecnico e politico agli imprenditori , ai commercianti e agli artigiani per la partecipazione ai bandi europei con la creazione dello “Sportello opportunità”. Avremmo provato ad ampliare la stagione turistica e non ridurla , come è stato fatto riducendo i giorni di vigilanza delle spiagge. Avremmo attuato una politica legata agli spettacoli con una programmazione concordata con gli operatori economici e del mondo della cultura. Ma soprattutto avremmo coinvolto i cittadini nei vari passaggi importanti della vita politica locale, senza chiuderci a riccio nelle segrete stanze, con consultazioni pubbliche sfruttando le nuove tecnologie e strumenti quali il bilancio partecipato.
A Balestrate le uniche note positive arrivano comunque da ambiti autoreferenziali, tipo associazioni o artisti locali che comunque non rappresentano nessun piano organico di sviluppo del paese: insomma, w la associazioni, w musicisti e cantanti, ma quando e come inserirli in un dibattito su infrastrutture, servizi, turismo, imprese e quindi lavoro?
- Per realizzare quanto detto è fondamentale il ruolo dell’ente pubblico, le associazioni possono avere uno spiraglio di bagliore con l’attuazione del Forum delle Associazioni, ma è troppo poco per un progetto complessivo come descritto. E’ comunque positivo che negli ultimi anni siano nate o affermate diverse realtà che riescono a portare fuori il nome di Balestrate in maniera positiva. Occorre mettere insieme queste energie positive , farle dialogare quanto più possibile, per avviare un percorso che abbia come faro illuminante due parole: turismo e lavoro.
Ma è mai possibile che il paese sia tornato a dormire? Dove sono i giovani pieni di belle speranze del periodo elettorale? È mai possibile che dobbiamo fare i conti con ragazzi così vecchi di idee, schiavi dei partiti, pronti a seguire il peggiore dei politici solo perché è lui il “capo”?
- L’apatia balestratese a tratti mi sconvolge e a tratti mi devasta. Il contesto politico nazionale, regionale e locale di certo non aiuta a stimolare e a far avvicinare i giovani ad un minimo di interesse per la cosa pubblica, ma è chiaro che non bisogna mollare la presa, provare sempre di più a far aprire gli occhi ai nostri concittadini, a svegliarli dal torpore che ci accompagna fra una campagna elettorale ed un’altra. Si respira un’aria pesante in paese, come se ci fosse una cappa di indifferenza a ciò che accade , come se le cose non riguardassero la nostra vita di tutti i giorni. Voglio fare un appello a tutti i ragazzi, ma non solo a loro: leggete, informatevi, chiedete pure se non sapete, non è di certo un male, ma non state in silenzio! E’ quanto di peggio ci possa essere. Il paese è nostro, proviamo a costruire il nostro futuro qui, insieme, facendo “squadra”, altrimenti saremo costretti a prendere una valigia e non tornare più, come hanno già fatto tanti di noi
Pensi di ricandidarti alle prossime elezioni?
- E’ una domanda che in centinaia mi hanno fatto in questi mesi, io a tutti do la stessa risposta: “Non sono io a decidere, dipende da voi!”. Quello che posso dire, con certezza, è che non verrà meno in questi anni il mio impegno per Balestrate, al fianco delle associazioni, delle imprese, dei giovani che sperano che qualcosa ancora possa cambiare
Cosa è cambiato un anno e mezzo dopo le elezioni?
- Sono passati 17 mesi dalle elezioni comunali e il paese è piombato ancor di più nella depressione e nello sconforto, lo scenario attuale è assai drammatico dal punto di vista economico-sociale. Decine sono i ragazzi che hanno lasciato il paese in cerca di fortuna altrove, come accadeva ai nostri nonni. I cittadini sono sfiduciati da una amministrazione che aveva garantito esperienza e che non è riuscita a risolvere neanche uno dei tanti problemi che “avvolgono” Balestrate, anzi ha già rinnegato più volte quanto dichiarato in campagna elettorale, aumento delle tasse e addio della scuola alberghiera in primis
L’ultima beffa: una richiesta di soldi ai negozi per una card… di che si tratta?
- E’ incredibile che si convochi una riunione con i commercianti, dimenticando di avvisare buona parte degli stessi e venga proposta loro l’affiliazione ad un circuito privato (una card con raccolta punti) ad un costo minimo di 480 euro. Un ente pubblico che si fa portavoce di un business privato! Avremmo potuto capire se l’amministrazione avesse rispolverato la famosa Pro Loco-Card o la carta giovani, proposta dal sottoscritto 3 anni or sono, ma non che si rendesse partecipe di palesi interessi privati. Approfitto dell’occasione per dare la mia piena solidarietà a tutti quei commercianti infuriati per la presenza dilagante dell’abusivismo in paese, che falsa le regole del mercato e amplifica l’effetto della crisi
Ma sulla famosa questione porto a che punto siamo?
- A niente, come si suol dire. Ho parlato con gli uffici dell’assessore regionale al Territorio e ambiente la settimana scorsa e da svariati mesi si è in attesa di quantificare i lavori per il problema dovuto all’insabbiamento del porto. In seguito a ciò potrà partire una vera e propria trattativa fra la società Marina di Balestrate e la Regione stessa, per scomputare la cifra dal canone demaniale e in seguito si potrà firmare questa benedetta concessione ventennale. Il porto aprirà, speriamo nel più breve tempo possibile, ma è ormai chiaro a tutti che il ruolo del Comune e di questa Amministrazione è stato pari a zero, perché zero è il potere contrattuale del nostro ente in questa vicenda; in campagna elettorale era facile dire: “apriremo il porto entro giugno 2012” e accaparrarsi le simpatie (e i voti) di quanti attendono da un decennio l’apertura di questa struttura, con la speranza (o la promessa) di un posto di lavoro.
C’è qualche iniziativa, qualcosa su cui possiamo sperare? Non so, qualche progetto, qualche bando presentato, qualche iniziativa dell’amministrazione?
- Se neanche si partecipa ai bandi è difficile sperare in qualche risultato, spesso il Comune ha partecipato pur non avendo i requisiti e vedendosi bocciati i progetti, come nel caso del completamento del campo sportivo (700.000€) bocciato per la mancanza dei parcheggi e il completamento della strada di accesso al porto (1.200.000€) per la mancanza del progetto cantierabile. Una nota positiva è stata di certo il finanziamento del bene confiscato alla mafia di Via Pio La Torre , che diventerà un centro di aggregazione giovanile a disposizione di tutti i giovani di Balestrate, speriamo che a questo progetto si unisca presto la riqualificazione del mattatoio in centro culturale-polifunzionale che andrebbe a completare il recupero di quell’area , vero gioiello di Balestrate. Una cosa che sembrava già pronta per diventare realtà è il passaggio con l’ex ATO Trapani 1, che ci riporterebbe nel 2013, con la ripresa della raccolta differenziata e un servizio quantomeno accettabile e dignitoso, purtroppo oggi ancora non possiamo dire di esserci riusciti, ma si è sulla buona strada.
Perché secondo te tutto va sempre peggio?
- Perché abbiamo una classe dirigente, ma non mi riferisco solo a quella che è (o è stata) all’interno del palazzo, che si è rivelata inadeguata , perchè non ha saputo dare gli strumenti adeguati a chi aveva la possibilità di investire nel nostro territorio; perché non ha supportato i cittadini , in special modo le classi più deboli, non mettendoli mai a conoscenza delle opportunità che provenivano al di là di Balestrate; perché non è stata più al passo con i tempi, facendo perdere sempre più terreno al nostro territorio e alla nostra economia. Occorre dare una scossa a tutti i cittadini, dai professionisti agli imprenditori, occorre fare rete con realtà positive, perché da soli non si va più da nessuna parte
Scusami, avete perso le elezioni, l’opposizione in consiglio dorme, ti sei pentito di non esserti candidato anche in Consiglio?
- Su questo dissento in parte, poiché se è vero che in consiglio i nostri rappresentanti potrebbero essere ancora più incisivi, incalzando l’Amministrazione sui temi principali legati allo sviluppo economico di Balestrate (Piano Regolatore e Piano delle Spiagge su tutti) , è anche vero che in che in poco più di 1 anno sono stati prodotti oltre 50 atti consiliari fra interrogazioni, mozioni, proposte di regolamenti e richieste di convocazione di consiglio. Non mi pento di non essermi candidato in Consiglio poiché sebbene abbia la “malattia” della politica, ritengo che la brama di poltrone sia quanto di peggio ci possa essere per chi vuole dare una mano alla crescita del proprio paese.
Con quale spirito continui a fare politica in un paese che ha preferito votare i volponi che da decenni speculano sul paese?
- Con lo spirito di chi sa che occorre “portare la croce” per provare ad uscire dalla palude in cui ci ritroviamo. Fare politica vuol dire mettersi al servizio dei cittadini, insieme a diversi amici professionisti abbiamo cominciato un percorso che ci ha consentito di essere accreditati alla Regione come ente ufficiale sul territorio per la divulgazione delle opportunità di finanziamento regionali ed extraregionali. Svolgiamo questo lavoro da 1 anno e se finanziati verranno messi in circolo oltre 1.000.000€ di finanziamenti europei. Per andare incontro alle esigenze delle fasce più disagiate ho seguito l’iter per l’accreditamento del Microcredito e sono il responsabile locale per questa forma ci piccoli prestiti a tasso estremamente agevolato. Fare politica è una missione, mi rendo conto che non è facile, ma è qualcosa che va costruito giorno dopo giorno, stando sempre in contatto con i cittadini
Se fossi stato tu il sindaco, cosa avresti fatto di diverso per cambiare le cose? Fammi alcuni esempi pratici
- Me lo sono chiesto tante volte, è chiaro che non avremmo avuto la bacchetta magica e consapevoli di ciò non avevamo fatto alcuna promessa irrealizzabile in campagna elettorale. Le prime azioni sarebbero state indirizzate verso la attuazione del Piano regolatore e del Piano delle spiagge, che se approvato, permetterebbe l’apertura di nuovi servizi turistici nel nostro oro naturale. E’ scandaloso che non si trovi il piano spiagge, il “PUDM”, presso gli uffici regionali e nessuno dica o faccia nulla, ho avvisato personalmente diversi parlamentare regionali, che si stanno interessando della vicenda della pianificazione delle spiagge balestratesi. Avremmo fatto di tutto per salvare la scuola alberghiera, invece totalmente abbandonata con la chimera della realizzazione dell’albergo. Avremmo puntato forte sulle energie rinnovabili sia sugli edifici pubblici che per i privati, consapevoli che si tratti di uno dei temi prioritari per una pubblica amministrazione moderna ed efficiente. Avremmo dato il supporto tecnico e politico agli imprenditori , ai commercianti e agli artigiani per la partecipazione ai bandi europei con la creazione dello “Sportello opportunità”. Avremmo provato ad ampliare la stagione turistica e non ridurla , come è stato fatto riducendo i giorni di vigilanza delle spiagge. Avremmo attuato una politica legata agli spettacoli con una programmazione concordata con gli operatori economici e del mondo della cultura. Avremmo creato insieme agli operatori turistici un consorzio per promuovere Balestrate in tutto il mondo, dando un’offerta quanto più ampia ai nostri turisti. Ma soprattutto avremmo coinvolto i cittadini nei vari passaggi importanti della vita politica locale, senza chiuderci a riccio nelle segrete stanze, con consultazioni pubbliche sfruttando le nuove tecnologie e strumenti quali il bilancio partecipato.
A Balestrate le uniche note positive arrivano comunque da ambiti autoreferenziali, tipo associazioni o artisti locali che comunque non rappresentano nessun piano organico di sviluppo del paese: insomma, w la associazioni, w musicisti e cantanti, ma quando e come inserirli in un dibattito su infrastrutture, servizi, turismo, imprese e quindi lavoro, utili a tutta la collettività?
- Per realizzare quanto detto è fondamentale il ruolo dell’ente pubblico, le associazioni possono avere uno spiraglio di bagliore con l’attuazione del Forum delle Associazioni, ma è troppo poco per un progetto complessivo come descritto. E’ comunque positivo che negli ultimi anni siano nate o affermate diverse realtà che riescono a portare fuori il nome di Balestrate in maniera positiva. Occorre mettere insieme queste energie positive , farle dialogare quanto più possibile, per avviare un percorso che abbia come faro illuminante due parole: turismo e lavoro.
Ma è mai possibile che il paese sia tornato a dormire? Dove sono i giovani pieni di belle speranze del periodo elettorale? È mai possibile che dobbiamo fare i conti con ragazzi così vecchi di idee, schiavi dei partiti, pronti a seguire il peggiore dei politici solo perché è lui il “capo”?
- L’apatia balestratese a tratti mi sconvolge e a tratti mi devasta. Il contesto politico nazionale, regionale e locale di certo non aiuta a stimolare e a far avvicinare i giovani ad un minimo di interesse per la cosa pubblica, ma è chiaro che non bisogna mollare la presa, provare sempre di più a far aprire gli occhi ai nostri concittadini, a svegliarli dal torpore che ci accompagna fra una campagna elettorale ed un’altra. Si respira un’aria pesante in paese, come se ci fosse una cappa di indifferenza a ciò che accade , come se le cose non riguardassero la nostra vita di tutti i giorni. Voglio fare un appello a tutti i ragazzi, ma non solo a loro: leggete, informatevi, chiedete pure se non sapete, non è di certo un male, ma non state in silenzio! E’ quanto di peggio ci possa essere. Il paese è nostro, proviamo a costruire il nostro futuro qui, insieme, facendo “squadra”, altrimenti saremo costretti a prendere una valigia e non tornare più, come hanno già fatto tanti di noi
Pensi di ricandidarti alle prossime elezioni?
- E’ una domanda che in centinaia mi hanno fatto in questi mesi, io a tutti do la stessa risposta: “Non sono io a decidere, dipende da voi!”. Quello che posso dire, con certezza, è che non verrà meno in questi anni il mio impegno per Balestrate, al fianco delle associazioni, delle imprese, dei giovani che sperano che qualcosa ancora possa cambiare