C’è un prete a Balestrate che parla di mafia in chiesa

C’è un prete a Balestrate che parla di mafia in chiesa. E non è poco. Perché se a farlo è un prete, allora non ci sono scuse e per la gente è un colpo dritto alla coscienza.
Per chi ha una fede tale da credere nella Provvidenza, per chi crede anche solo nel significato dei segni, quello che sta accadendo non è casuale, non può esserlo. Al fuoco dei mafiosi balestratesi si sta rispondendo con la speranza di don Puglisi. “Se tutti facciamo qualcosa, allora si può fare molto”, diceva don Pino.
Da tempo bruciano auto e attività economiche, la solita fanghiglia è tornata a chiedere il pizzo, a mettere a ferro e fuoco il paese. La mafia non è una parola astratta, non è distruzione e cattiveria che volano nell’aria. La mafia sono persone che vivono accanto a noi, che ci sorridono, che ci stringono la mano, che ci aiutano, all’apparenza. Voi sapete chi sono, lo potete immaginare, imparate a diffidare, a denunciare, sono solo una minoranza.
Ora questo prete, assieme a tanti ragazzi, ha portato la storia di don Pino Puglisi in chiesa, quel prete che a Palermo pagò con la vita l’aver seminato la parola di Dio, la legalità, l’onestà in quella che invece era la terra dei boss.
Don Francesco non fermerà subito gli uomini di neri di questo povero paese. Ma il miracolo che ci attendiamo è che riesca a fornire gli anticorpi alla comunità balestratese e insegnare loro a discernere ciò che è buono da ciò che non lo è. Che riesca a insegnare la bellezza dell’onestà e dell’amore per isolare, forse provare a convincere pure, chi sta dall’altra parte della barricata.
Certo non è facile e l’errore più grande sarebbe quello di isolarlo, anche solo di seguirlo standogli dietro e non al suo fianco, facendolo apparire come l’unico folle autore di questo nuovo percorso. No, è mostrandosi tutti uniti che è possibile trasmettere quell’idea di comunità, di solidarietà che può cambiare una società rendendola migliore.
Balestrate non è un’isola felice, non lo è mai stata. Lontana dai riflettori della cronaca è stata crocevia di boss, politici corrotti, uomini del clero che nei decenni passati hanno segnato in negativo la storia della Sicilia. Oggi però c’è un prete che parla di mafia in chiesa ed è un segnale, un grande segnale di speranza. “Parlare di mafia, parlarne spesso, in modo capillare, a scuola: è una battaglia contro la mentalità mafiosa” diceva padre Puglisi. ”Credo a tutte le forme di studio e di protesta contro la mafia. La mafiosità si nutre di una cultura, quella dell’illegalità, e la diffonde”. E noi dobbiamo rispondere, colpo su colpo.

 

L’evento in chiesa è stato realizzato assieme all’istituto comprensivo Rettore Evola. Ci sono giunte segnalazioni sul contenuto di questo post e teniamo a precisare che i collegamenti e i commenti, sono frutto dell’analisi personale e dell’iniziativa di chi cura questo blog.