Elezioni, è subito show: che sta succedendo?

Come da 12 anni a questa parte, in questo sito si prova a dare una spiegazione a quello che succede a Balestrate. Vi piace, non vi piace, è anche un modo per farsi una propria idea.
Oggi ci sono due cose che sono assolute novità per Balestrate. La prima è che la candidatura di Benedetto Lo Piccolo arriva a oltre sette mesi dalle elezioni, dunque con chiarezza, determinazione, senza sotterfugi. La seconda novità è che per la prima volta c’è un politico, Vito Rizzo, che ascolta i suoi elettori e a distanza di sette mesi, non la notte prima, prende una decisione clamorosa: rinuncia a quella che sembrava una vittoria certa e a mille offerte perché i suoi elettori non vogliono Benedetto. Attenzione, qui non si parla di buoni e cattivi, ma di elettorati diversi che magari non vanno d’accordo. E se non vanno d’accordo, che si fa, si tradisce l’elettore pur di ottenere la vittoria?
Forse per qualcuno questa non è una novità, ma vi ricordate l’esperienza Palazzolo? Vi ricordate aver messo dentro pure i bonaviriani pur di vincere che cosa comportò? Da che mondo e mondo a Balestrate si sono fatti gli accordi più assurdi pur di vincere le elezioni e tutto ciò è stato fatto alla vigila della presentazione delle liste, dopo lunghe notti dei coltelli, tradimenti, inciuci. Questa volta tutto avviene a mesi e mesi dal voto con grande chiarezza.

Quindi qui non commentiamo tanto la scelta in sé, ma il  gesto. C’è chi dirà che Vito ha fatto bene, chi dirà che ha fatto male, ma nessuno potrà dire che ha tradito o ha fatto un inciucio perché quello che sta facendo lo sta facendo alla luce del sole e a sette mesi dalle elezioni. Poi può piacere o no.
Adesso Benedetto Lo Piccolo e la sua coalizione possono tranquillamente continuare a lavorare per vincere, ma serve un programma credibile che consente alla gente di riconoscersi in un gruppo che per certi versi ha già provato a dare, a fare qualcosa, non sempre riuscendoci.

Anche Vito Rizzo può ambire alla vittoria, perché se si vorrà candidare avrà dietro anni e anni di lavoro sul campo, anche quando avrebbe potuto mandare tutti a quel paese dopo aver perso le elezioni ha continuato invece a informare e occuparsi di Balestrate promuovendo anche eventi che lo stesso sindaco ha vantato sui giornali. Parliamoci chiaro, Vito Rizzo ha già fatto virtualmente il sindaco di Balestrate  difendendo il paese, organizzando eventi, segnalando bandi, stimolando le amministrazioni. Chi può dire il contrario? Dove erano tutti i grandi rivoluzionari dell’ultima ora due o tre anni fa?  Con lui non ci sarà Guido De Amicis, che resta al momento con Benedetto. Potrebbe esserci invece l’ex assessore Rosario Vitale.

E Milazzo? Forse il sindaco si ricandiderà spinto da questa scissione, forse candiderà altri al posto suo, ma dopo questi anni di governo difficilmente potrà trovare gli stessi consensi. Qualunque sia il settore, tutto è stato finalizzato al controllo di pochi. Il porto? L’unica novità sono gli amici che ci lavorano. A mare? Priorità alla spiaggia degli amici. Sviluppo? Ma dove, di chi? L’ex Conchiglia? Stendiamo un velo pietoso. Rifiuti? L’unica cosa che il Comune doveva fare era informare la gente, ma il rapporto con la gente è stato disastroso. Fatevi un giro per il paese per vedere quanta confusione c’è ancora, quanta immondizia viene lasciata sul marciapiede sbagliando i giorni della differenziata. Ormai prevale la logica della protesta: scrivi una protesta su Facebook e viene risolto il problema. Un nuovo metodo, la politica delle toppe, del rappezzare. E poi troppo scollamento con la gente, il Comune si è allontanato dai cittadini, c’è stata una chiusura totale, un disastro. Ma avete dimenticato la gestione della crisi dell’acqua? Difendevano più l’Amap che le persone!

Poi ci sono i Cinque Stelle, per fortuna finalmente anche a Balestrate c’è il  Movimento di Grillo in crescita, sempre più attivo, pronto a coinvolgere la gente, a portare nuove idee. (Ci chiedono di specificare che esistono dal 2014). Ma come abbiamo scritto e ribadiamo, peccato che la loro crescita si sia concretizzata solo a ridosso delle elezioni, non è facile ottenere il cambiamento in poco tempo, magari faranno una lista ugualmente ma al momento non hanno i numeri per vincere. Mica ad Alcamo i Cinque Stelle sono esplosi in otto mesi.  Il vero banco di prova per i grillini di Balestrate sarà resistere anche dopo le elezioni, quando l’obiettivo elettorale si allontana e servono maggiori stimoli.