Il candidato a sindaco dei Cinque Stelle, Giuseppe Curcurù, ha voluto spiegare il senso delle sue parole nel comizio di quartiere di mercoledì scorso davanti alla Crai, quando aveva detto che “qualcuno a Balestrate sta usando strumenti minatori per in campagna elettorale”.
Ieri in un nuovo comizio Curcurà ha spiegato: “Hanno voluto speculare sulle mie parole. La gente non fa nomi ma è questo che ci racconta. Mi dicono: capisci che significa, mi ricordano che mi hanno fatto un favore e se non gli do il voto… Questo è il concetto di minaccia, non un pugnale dietro alla schiena. Ma cosa vi aspettate? Ma perché il concetto di minaccia è una pistola? Se sono una persona serie non verrò mai a chiederti il ritorno del favore. Questo nella migliore delle ipotesi, perché poi si dice: tu mi devi votare. Questa è minaccia”.
Nel comizio davanti alla Crai Curcurù aveva detto praticamente testualmente: “Qualcuno ci ha detto: purtroppo ci minacciano. Queste cose bisogna dirle. Qualcuno sta usando strumenti minatori per costringere la gente a votarlo”. E aveva parlato “delle modalità di voto, di quello che stiamo vedendo. Bisogna stendere un velo pietoso. Se qualcuno fa la campagna elettorale usando gli strumenti della minaccia, o mi dai il voto o… invito le persone che hanno questo disturbo, che è un disturbo sociale, all’intera collettività, ad andare dai carabinieri a denunciare”.
Se qualcuno avesse dubbi e volesse verificare le parole usate, ecco il video:
https://www.facebook.com/GiuseppeCurcuruSindaco/videos/768314420010448/