Mensa, acqua, dirette del Consiglio: il misterioso silenzio dei giovani eletti

Andiamo subito al dunque: questa nuova amministrazione comunale sta inciampando sui gradini che invece avrebbero dovuto consentirle di salire rapidamente nei consensi. Perché questa amministrazione, di tempo, ne ha sempre avuto poco.

Nessuna amministrazione è stata mai giudicata dopo pochi mesi. E potremmo pure dire che questa non sta iniziando male. Chiunque abbia mai vinto un’elezione ha sempre avuto un bonus di tempo per lavorare. Per esempio alla Regione Musumeci lo ha detto subito: il bilancio è in rosso per colpa del governo precedente, quindi io prima di due, tre anni, non posso fare niente. E si è messo il ferro dietro alla porta. Vito Rizzo non ha potuto dire nulla di tutto questo. Lui e la precedente amministrazione sono in continuità politica.
Ma il gruppo di Siamo Balestrate è diverso e avrebbe potuto portare quella trasparenza, quella chiarezza, quella semplicità e spontaneità nella spiegazione dei fatti, da riuscire a caricare ogni azione almeno di buone intenzioni. E invece c’è il caos.
Pensiamo alla storia della mensa. Da anni la maggior parte dei i genitori balestratesi si lamenta della pessima qualità del cibo alla mensa dei propri figli. Ora però il prezzo del pasto è aumentato. E c’è stato un piccolo aumento anche per le famiglie. Probabilmente la speranza è che il cibo sia migliore, che adesso che la ditta arriva da un paese più vicino ci sia un vantaggio. Tutto questo bastava dirlo in anticipo. E invece silenzio. Dell’aumento molte famiglie hanno saputo a sorpresa. Si è generata confusione, polemica.

E lo stesso si può dire del trasporto scolastico, dove ovviamente l’opposizione ha cavalcato l’onda del rimborso a tutti i costi, giusto. Ma qual è il prezzo da pagare? “Tagliamo tutto il resto” ho sentito dire. E poi quando ci si lamenta per tutto il resto? Giusto rimborsare interamente il trasporto, ma non si poteva spiegare il perché momentaneamente era impossibile?
Andiamo allo streaming. Incredibile, doveva essere il fiore all’occhiello di questa amministrazione e invece nulla. Una bruttissima figura, senza precedenti. Perché magari gli uffici sono già al lavoro per predisporre il tutto, magari domattina si scoprirà che il servizio è stato già affidato, ma perché non comunicarlo? Perché non spiegare alla gente “guardate che ci stiamo lavorando, tra due, tre mesi, contiamo di trasmettere le dirette dei consigli comunali”. Niente, silenzio.
Caso acqua, incredibile anche questo. Dopo l’amministrazione Milazzo, anche Rizzo e i suoi scelgono la linea morbida. Ma è mai possibile che un paese che continua ad avere acqua gialla e non potabile dai rubinetti non sia in grado di prendere un avvocato a avviare un’azione legale? Cosa serve parlare, fare assemblee, lettere, fare i moderati o gli arrabbiati di turno, se non si passa dalle parole ai fatti? In tutto questo, il gruppo politico che ha vinto le elezioni è impalpabile su tutto ciò che conta. Non che non sia capace di comunicare alla gente, perché quando si tratta di appuntamentini e fesserie varie, scatta il bombardamento via sms, facebook, whatsapp. Quando si tratta di spiegare le cose importanti, che toccano la gente, è sempre tutto confuso. Come poter credere che siano solo errori?

 

Fortuna per questa amministrazione che l’opposizione segua questa linea dell’attacco caotico su tutti i fronti, criticando la mancata risposta a centinaia di atti. In questa confusione totale la gente si limita a tifare uno o l’altro e pochi probabilmente si renderanno conto del reale stato delle cose. Ciò che interessa davvero alla gente, nella vita di tutti i giorni, rischia di restare in secondo piano.

Onestamente ce ne freghiamo se in consiglio comunale parlano in pochi, se qualcuno non interviene mai. Per anni è stato così, e anzi tanti consiglieri che parlavano spesso hanno fatto più danno che altro. Qui semplicemente si chiede chiarezza, sincerità, e si assiste invece sempre a scontri e polemiche. Come può crescere Balestrate in questo modo? Così anche le cose buone finiscono per creare rabbia.