Scacco a Rizzo, i milazziani annunciano gruppo a parte: addio maggioranza

Peggio di così probabilmente era davvero impossibile. Forse anche tirando i dati o affidandosi ai bussolotti il sindaco avrebbe potuto ottenere risultati migliori dopo il rimpasto. La lunghissima crisi politica alla fine si è risolta con un disastro in Consiglio: Piera Chiarenza è subito uscita dalla maggioranza, Piero Taormina e Mimmo Cavataio hanno annunciato ieri sera gruppo a parte nonostante abbiano ottenuto l’assessore di riferimento in giunta. Nella riunione di maggioranza i due milazziani-cataldiani hanno spiegato di voler creare questo gruppo pur restando in maggioranza. Ovvio, con l’assessore in giunta: ma è anche ovvio che questo è un modo per essere vincolanti nelle scelte dell’amministrazione.

E così Rizzo oggi può contare su 5 soli consiglieri di maggioranza e tra questi ci sono pure Gino D’Anna e Antonella Tocco, che a loro volta rappresentano un’altra area rispetto ai rizziani anche se hanno confermato di restare in maggioranza. Insomma, gli unici fedelissimi rimasti in Aula sono Enrico Rizzo, Francesco Vitale e Filippa D’Anna. Per il resto, Rizzo dovrà costantemente confrontarsi con più anime della sua maggioranza per avere i numeri in Consiglio e sarà praticamente imbrigliato da diktat e veti.

Non che in questo anno abbia potuto approfittare dei numeri a suo favore, ma adesso diventa davvero dura. Altro che opposizione, qui i problemi principali arrivano dall’interno.

Un disastro politico con pochi precedenti, incomprensibile, disarmante. Riuscire a capire come si sia venuta a creare questa situazione, pur avendo un consenso popolare molto ampio, è davvero impossibile. Non ci riusciamo.

Un mese e passa di crisi politica terminato con la decisione di azzerare la giunta, che era poi la richiesta di milazziani. Ha dato un assessore all’area politica che aveva perso un pezzo dopo l’altro e che subito dopo, come del resto aveva fatto negli ultimi anni con altre amministrazioni, si è subito tirata fuori per diventare l’ago della bilancia.

E Rizzo è finito nella rete, dopo un continuo cedere a richieste e diktat che non lascia presagire nulla di buono. Altri 4 anni con questo andazzo dove ci porteranno?