Da qualche giorno provo a pensare a questi due anni di amministrazione, non certo per dare un giudizio, a quello ci penseranno i cittadini, ma per analizzare pregi e difetti e provare ad animare un dibattito sano stimolando le persone a riflessioni.
Vigliamo dirlo, la premessa è sempre la stessa, amministrare è difficilissimo. E infatti non mi vedrete mai commentare nel merito delle cose fatte. Quello che però va contestato è il metodo.
Perché non c’è guaio peggiore di quando il lavoro di un’amministrazione venga malinteso, nel bene o nel male. Ecco, da giorni provo a cercare in questi due anni un momento di cambiamento, una diversità rispetto al passato, un elemento di novità, una svolta. Non l’ho trovato. Una grandissima delusione.
Il culmine è stato il post di commento del sindaco al bilancio di previsione. Addirittura 5 milioni di euro sbandierati di investimenti. Ecco, dopo aver letto quel post mi è venuta in mente la scena di una fornacella avvolta nel fumo bianco e l’amara sorpresa di scoprire in fondo solo un paio di stigghiola. Questo mi pare questa esperienza politica.
Cioè nel parlare di bilancio il sindaco ha citato tutta una serie di finanziamenti che arrivano da Roma, per strade, scuole e altro, che hanno ricevuto praticamente a tappeto migliaia di Comuni. Dimenticando che un bilancio comunale dovrebbe invece far esultare per ben altre cose. Per esempio per il comitato per i 200 anni di Balestrate, per cui non c’è traccia neanche di un capitolo, di un solo euro. O per il rimborso per gli studenti, che l’amministrazione scarica completamente all’opposizione come loro successo, cosa mai vista, come dire se era per noi non avreste avuto un euro.
Ecco, è tutto questo fumo che mi preoccupa. Perché non c’è traccia di programmazione, si continuano a commettere gli stessi errori del passato, non c’è dialogo, ci sono anomalie e storture.
La scalinata a mare? Costò anni fa 700 mila euro, forse di più, ora altri 100 mila euro per rifarla, ma continua a non essere valorizzata, non ci sono idee, il portincino di ingresso è tutto malandato e non è indicato. E poi il corso aperto al traffico, un casino continuo, persino per la processione abbiamo assistito a un indecoroso caos di auto intorno al corso principale. E poi quanti bandi sono andati deserti? Spiaggia est, ora pure sorveglianza spiaggia ovest. E così puntuale arriva l’affidamento diretto. E la resa sull’acqua? E il flop della bandiera blu? E le convenzioni con gli impianti sportivi? E il terreno alienato che sembra favorire un suo grande elettore, in piena sintonia col passato che ha rovinato Balestrate? E meno male che erano giovani! Che gran casino.
Un altro esempio? All’ex colonia c’è un progetto di finanza di un privato che vorrebbe investire e nessuno a Balestrate ne sa nulla, tutto in segreto per pattiarsi magari i soliti favori. Così come è stato per il porto, ormai corpo estraneo a questo paese, così come accade per le spiagge e per ogni iniziativa che può portare sviluppo.
A Balestrate le opportunità continuano ad essere appannaggio di pochi. Era così prima di Vito Rizzo sindaco, è così anche oggi. Una grande, grandissima delusione.