Sono 234 le domande per i buoni spesa erogate dal Comune, per un totale di circa 57 mila euro. I calcoli fatti dall’ufficio dei servizi sociali, capace in un giorno di controllare ben cento richieste, rappresentano motivo di soddisfazione per tutti. Perchè nonostante la confusione creata dal bando e dalle regole per niente chiare, a Balestrate siamo riusciti un po’ tutti a a migliorare la situazione e a informare tanta gente. Solo 4 giorni fa erano meno della metà. Molti non sapevano di avere i requisiti e fortunatamente siamo riusciti a divulgare molti punti oscuri. Questo sarà un motivo dominante di questa emergenza, il dover seguire e controllare di continuo l’operato di chi ci amministra, troppo delicata l’emergenza per poter lasciar fare in solitaria con questa leggerezza.
Nel frattempo continuano ad arrivare persone da fuori Balestrate, ormai sono oltre trenta, una ventina dall’estero e ben cinque dal primo aprile. Sia chiaro, a mio avviso chi ha il diritto di tornare e ha necessità può farlo. Queste persone dovranno stare in isolamento obbligatorio (che è diverso dalla quarantena), non potranno ricevere visite e avere altri contatti per 14 giorni e alla fine prima di uscire dovranno ricevere un tampone.
Oggi abbiamo invitato l’amministrazione a fare attenzione ai tempi dei tamponi che spesso vengono fatti con diversi giorni di anticipo e alle indagini epidemiologiche, cioè quelle che determinano se un soggetto positivo è stato in contatto con altri che vanno posti a loro volta in isolamento. Come al solito la risposta è stata prevedibile, improntata all’acqua di rose: nessuna preoccupazione, la normativa dice che i controlli vanno fatti a ridosso. Eppure non sono temi su cui stare troppo molli.
Una norma è buona o cattiva in base al modo in cui si applica e si fa rispettare. A “ridosso” è indeterminato, può essere un giorno prima o anche 4 giorni prima. Chi ha a cuore la salute e la sicurezza dei cittadini pretende controlli rigorosissimi e marca a uomo i funzionari dell’Asp. Del resto la casistica di Balestrate è tragicamente severa. Le indagini epidemiologiche devono essere rigorose e non lasciare dubbi e timori tra i cittadini. Non si può dare niente di scontato in questa fase, prendere tutto alla leggera. Tutti devono conoscere le regole. Anche andare a trovare la propria fidanzata in un’altra abitazione è vietato, per fare un esempio. O per andare al discorso della spesa, c’è gente che finisce per andare di continuo al supermercato con la scusa che fare la spesa è consentito. Ma anche qui: c’è qualcuno che ci va più volte? Redarguitelo, multatelo. Prima di tutto, però, informatelo, perché non tutti hanno internet e sanno tutto. Come fate ad arrivare a tutti i cittadini e informarli in maniera capillare, uno per uno? Ma come, quando ci sono le elezioni li andate a pescare pure in campagna con l’ossigeno in bocca! Basta da farsi coinvolgendo attivamente tutti i consiglieri comunali che sono espressione del popolo.
Purtroppo ci sono situazioni oggettive che avrebbero richiesto un diverso modo di operare, ma verrà il giorno in cui tireremo le somme. Oggi bisogna solo tenere duro e bisogna aiutarsi uno con l’altro con altruismo e spirito di sacrificio. Per Pasqua e Pasquetta probabilmente Balestrate sarà una delle zone dove le forze dell’ordine effettueranno maggiori controlli nelle strade che portano in zone di campagna. E per togliere la tentazione alla gente di fare la passeggiata o la scampagnata, un’ordinanza del sindaco vieterà pure di comprare sigarette al distributore e chiuderà il lungomare. Piccola chiosa: dove Regione e piano regolatore non hanno potuto, visto che sotto il ponte è zona a elevato rischio e vanno fatti per legge dei lavori, c’è riuscito un microscopico virus. Ma questa è un’altra storia.