In tutta Italia i Comuni accusano problemi di bilancio. La pandemia ha infatti aggravato la crisi degli enti locali e i bilanci sono in rosso. Di colpo però ogni responsabilità politica e ogni inefficienza sono state azzerate. Eppure, tra un Comune e l’altro le differenze ci sono e si vedono.
Dunque, la domanda è: le responsabilità della crisi dei Comuni è legata solo ed esclusivamente ai tagli oppure ogni amministrazione ha la sua fetta di colpe?
Un paese come Balestrate che da anni si professa paese turistico, dovrebbe di base poter contare su un budget di partenza consistente grazie alla cosiddetta tassa di soggiorno. In pratica, per sintetizzare, per ogni giorno di permanenza il turista paga qualche euro in più che la struttura ricettiva verserà al Comune. E invece a Balestrate si registra una fortissima evasione. Perché non tutte le strutture ricettive la pagano? Perché finirebbe la pacchia del nero. Quindi nel momento in cui il Comune non dà la caccia agli evasori della tassa di soggiorno, fa un triplo danno: primo, alle aziende che la fanno pagare, che subiscono una concorrenza sleale. Secondo, a un danno alle aziende che la evadono, che non capiscono che emergendo andrebbero a sfruttare meglio le proprie potenzialità. Terzo, fa ovviamente un danno al proprio territorio, perché la tassa di soggiorno a Balestrate potrebbe superare ampiamente quota 100 mila euro garantendo un miglioramento dei servizi turistici. Altri Comuni hanno avviato una importante battaglia contro questa evasione: a Castellammare ne risultavano censita 85, ma ne sono state scoperte 966. Immaginate che budget a disposizione.
Questo è solo un esempio. Andiamo al settore dell’edilizia privata del Comune. Totalmente bloccato. Ne abbiamo parlato con cittadini e con professionisti che sono scoraggiati e furibondi sulle difficoltà di un ufficio che ha solo un dipendente e una colonna di pratiche ferme. Quanti soldi perde il Comune in oneri non incassati?
Ma andiamo avanti. L’intrattenimento e l’organizzazione di eventi in tutti i Comuni è ormai affidata a meccanismi di autosostentamento. Cioè è difficile trovare enti locali che stanziano ingenti risorse. Quello che accade è che vengono recuperate delle aree in cui vengono organizzati eventi con pagamento del biglietto. A Bagheria, Castellammare, Partanna, e in decine di altre località sono state create delle arene in cui assistere a spettacoli musicali con artisti del calibro di De Gregori o Fiorella Mannoia che ovviamente attraggono un certo tipo di pubblico. Altri eventi come il Camporeale fest dimostrano che si possono promuovere i propri prodotto oltre che il nome del proprio Comune. A Balestrate c’è stato un timido tentativo con il beer fest che però presenta alcuni limiti per Balestrate: non lega il suo nome al paese essendo itinerante (si è svolto anche altrove), non promuove prodotti locali e non risulta ci fossero aziende locali tra gli espositori, anche a causa dei costi elevati per ogni spazio che alcuni ristoratori ci hanno segnalato. Il beer fest alla fine è stato annullato per paura di restrizioni anticovid.
La mancanza di competenze specifiche in giunta nel turismo, unite agli interessi particolari di pochi imprenditori e alla complessiva mancanza di idee dell’amministrazione, negli anni hanno causato un forte deterioramento della qualità dell’offerta turistica, che si traduce in una riduzione dei guadagni e a una forte stagionalità: il periodo di massimo afflusso a Balestrate è ormai concentrato in un paio di settimane tra fine luglio e Ferragosto, prima e dopo assistiamo a un progressivo svuotamento del paese. Non si può vivere di turismo solo qualche settimana l’anno. In questo contesto tutte quelle realtà produttive legate al turismo non riescono a far fronte ai costi di sostentamento e questa situazione di ripercuote inevitabilmente sulle casse comunali. Senza dimenticare che tutti gli aiuti, poco o tanto che sia, sono giunti da Regione e Stato e che il Comune non ha stanziato un solo euro dal proprio bilancio, anzi. Lo scorso anno i festeggiamenti per i 200 anni sono stati promossi interamente dal comitato di volontari 1820-2020. I consiglieri di minoranza hanno fatto notare che il Comune ha stornato altrove 10 mila euro che erano stanziati inizialmente proprio per i 200 anni. Per cosa li ha usati?
Poi è arrivato il covid e tutto questo è stato azzerato. Di colpo non c’erano più amministratori bravi e meno bravi ma tutti penalizzati dal covid. Uno dei tanti gravi effetti di questa pandemia.