Abbiamo chiesto al consigliere comunale di minoranza, Guido De Amicis, alcune informazioni sulla politica balestratese.
Guido, il consiglio comunale esiste ancora? Ci sono notizie?
“Ma guarda, il dubbio che non esista più onestamente è venuto pure a me, in due anni penso siano stati convocati 4 o 5 consigli comunali e per temi richiesti dalle opposizioni o per ratificare atti già belli e pronti. Penso che questo sia stato il consiglio comunale più povero della storia recente di Balestrate, mai un confronto politico stimolante, mai un dibattito su temi che interessano la comunità nonostante ci fosse una grande esigenza”.
Notizie dell’amministrazione invece?
“Shhhhh, ormai solo silenzio, penso ormai che svegliare chi ci amministra sia inutile. È lo specchio della società odierna e della politica dei social dove tutti pensano di saper fare tutto e meglio di tutti. Con un selfie e due frasi ad effetto si fa passare l’ordinario per straordinario e le carenze come sfortune causati da altri in pieno effetto Dunning-Kruger”.
Qualcuno al Comune parla di situazione di autogestione, regna il caos a Balestrate, che sta accadendo?
“Questa settimana sono stato al palazzo comunale dopo molto tempo e ho fatto una riflessione, siamo molto fortunati, abbiamo fra i dipendenti grandi professionalità e grandi lavoratori che vanno a coprire evidenti carenze numeriche di personale. Ovviamente alcune scelte non possono essere fatte dagli impiegati e alcune priorità non possono essere sempre scelte dai dirigenti, servirebbe un riassetto della pianta organica e un piano di assunzioni serio, in una parola programmazione, ma per questo serve la politica che in questi anni non c’è stata”.
Leggiamo di migliaia di euro per famiglie, scuola, fasce deboli, ma quanto è ricco il Comune?
“In realtà il bilancio è sempre lo stesso da anni, non è mai stata fatta una scelta programmatica, si è sempre andato dietro questa o quella emergenza o quel piccolo bisogno amministrativo e politico di qualche consigliere o assessore. Le migliaia di euro che si spacciano come attività amministrativa non sono altro che programmazioni della politica regionale o nazionale, agevolate dalla pandemia. Per fare un esempio banale, ieri ho letto una comunicazione sulla gratuità della mensa scolastica che si vuole fare passare come programma politico dell’attuale maggioranza, si tratta invece di un finanziamento disposto dal governo Regionale alle scuole dell’infanzia afferenti al sistema pubblico statale, un contributo per il sostegno economico al servizio di refezione, con l’intento di favorire il prolungamento del tempo scuola e di contenere gli oneri a carico delle famiglie. E lo stesso dicasi per gli sconti sulla tari, sul cosap, ecc… Sono aiuti di Regione, Stato, Europa che l’amministrazione descrive come propri interventi”.
E invece il Comune in questa pandemia quanto ha stanziato?
“Il nulla. Sono state semplicemente gestite questa o quella risorsa messa a disposizione dal governo nazionale o regionale… Ordinaria gestione di risorse che tutti gli 8 mila comuni italiani hanno avuto. Non ci sono quindi eroi o eroine nella politica balestratese. Forse l’unica cosa che la pandemia ha lasciato al nostro Comune è un risparmio sugli eventi e sulla promozione turistica, senza timore di smentita siamo stati l’unico paese del circondario che si definisce a vocazione turistica che ha investito zero sulla promozione e sugli eventi con risultati che purtroppo vedremo nei prossimi anni”.
In questi anni c’è chi sostiene che l’opposizione non è stata costruttiva, è così?
“Qui devo fare mea culpa. Abbiamo provato ad essere costruttivi e propositivi, ma forse lottare contro i mulini a vento non fa per me. Abbiamo subito l’ego di chi voleva decidere e ha deciso senza voler ricevere alcun consiglio ma come detto prima l’effetto Dunning-Kruger è lo specchio della società odierna, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
Tra pochi mesi inizia la campagna elettorale, che farai? e il tuo gruppo?
“Fare politica è una passione e un dovere civico e sicuramente non mi sottraggo all’impegno politico, sia esso in prima persona o altro. È cominciata poi la stagione degli amori ma se ti racconto tutto ora di cosa scriverai nei prossimi mesi?”.