Curtigghi, incontri “segreti”, dibattiti pubblici: ma nella politica balestratese vince la noia. Toto-sindaco, asse Ferrara-Milazzo e salgono le quotazioni di Vito D’Anna

A due mesi dalla elezioni la gente freme. Come se i prossimi candidati a sindaco dovessero essere figli di un progetto rivoluzionario. La verità è che a Balestrate, in queste sere, si sono svolti incontro praticamente tra tutti i candidati. Vorremmo proprio capire quali saranno le ammucchiate finali, perché siamo sicuri che ci saranno. Ma al momento è davvero folle pensare di vedere assieme un possibile candidato con un altro. Insomma, la politica balestrate oggi è noiosa, noiosissima. Sembra il solito film visto e rivisto dove i colpi di scena, se mai ci saranno, sono tutti prevedibilissimi.

Qualche giorno fa si sono riuniti tutti, ma proprio tutti, in un maxi incontro che si è tenuto in pieno centro abitato. C’erano Milazzo e Lo Piccolo dell’opposizione, ma anche Ferrara e gli ex alleati del sindaco. C’erano persino glialleati del sindaco, il suo vice Provenzano e Musso. Mancavano il sindaco(ha fatto sapere che era a una riunione ad Alcamo e si scusava). Non erano presenti invece quelli del nuovo movimento Spazio comune. Non si capisce quale fosse il senso dell’incontro, lo abbiamo chiesto ad alcuni partecipanti e loro stessi ci hanno detto che era stranissimo vedere “nemici” politici seduti uno accanto all’altro. Sembra che si vogliano candidare tutti ma che alla fine tutti vogliano avere la certezza di vincere con un’ammucchiata. Mancavano solo quelli del nuovo movimento Spazio comune, che sono visti un po’ da tutti con diffidenza. La loro faccia è sicuramente più pulita, sicuramente hanno meno interessi, ma bisogna capire se la loro esperienza politica sarà un punto a favore oppure no per il futuro. Perché tra di loro c’è chi ha fatto il consigliere e non ha cavato un ragno dal buco. C’è pure chi ha iniziato a fare politica ed è legato a doppio filo alla politica tradizionale e ai partiti più puzzolenti. E poi sono giovani per poter dialogare di lavoro e politiche sociali? Li abbiamo sentiti parlare di Via Crucis, Carnevale, di feste e associazionismo. Si sono spinti al massimo col progetto di spostare questo paese verso mare. Ma in concreto, cosa vogliono fare? Come vedono Balestrate tra dieci anni?

Ma quello che non si capisce è questo silenzio, la mancanza di posizioni ufficiali. Eppure gli incontri sono all’ordine del giorno e tutti tentano di mischiare le carte. Ma trovare un accordo oggi è impossibile. Il sindaco Palazzolo ha litigato con quasi tutti e ora starebbe giocando una nuova carta: dopo essersi avvicinato a Fli, il partito di Fini (cioè all’opposto di quel Pdl al quale apparteneva) avrebbe ottenuto l’appoggio addirittura del Partito democratico, che in zona ha come esponente il sindaco uscente di Alcamo Giacomo Scala. Da qui l’avvicinarsi di un gruppo di imprenditori. Questo raccontano i suoi avversari, ma queste sono solo manovre, perché i numeri dicono che da solo nessun candidato riuscirà a vincere agevolmente e il rischio è di rimanere esclusi per cinque anni dalla scena politica.

Benedetto Lo Piccolo sarebbe disposto ad allearsi con tutti, ma solo tramite le primarie, cioè facendo scegliere il candidato ai cittadini. Che alla fine sarà lui, come nelle migliori tradizioni della politica. Difficile vedere Lo Piccolo cedere il passo a qualcuno.

Ferrara e Milazzo sono pronti all’alleanza ma il candidato oggi sarebbe Milazzo. Era spuntato pure il nome dell’ex assessore Paolo Evola, ma la vera novità è l’ex consigliere Vito D’Anna. Il sindacalista potrebbe essere la sorpresa, il volto nuovo, politicamente parlando, a livello di corsa alla poltrona di sindaco. E bisogna ricordare che recentemente D’Anna si era dimesso dal Consiglio restando fuori dai giochi di maggioranza e opposizione. Che sia la chiave per stringere un’alleanza politica con Ferrara di stampo socialista? Le sue quotazioni sono in rialzo, ma Milazzo non gli cede il passo e il dibattito è intenso.

Bonaviri, invece, alla fine chiuderà l’accordo con qualcuno e difenderà gli interessi del suo elettorato. L’accordo con Ferrara e Milazzo è possibile, così come è possibile che qualcuno dei bonaviriani passi con Spazio comune essendo politicamente legato alla stessa corrente di centro di Vito Rizzo, quella del Pid. Gli incontri si susseguono e ha fatto scalpore quello che si sarebbe tenuto tra il sindaco Palazzolo, Lo Piccolo e Rizzo. Parlano tutti a Balestrate, da nemici sono tutti diventati potenziali amici. Del resto la posta in palio è altissima: il porto non è ancora entrato in funzione, in sospeso restano il piano regolatore, il piano spiagge, l’Unione dei comuni. Però, sia chiaro, tutti agiscono per il bene del paese.