Mafia, chiesti fino a 16 anni per i presunti affiliati arrestati da Balestrate a Carini

Ultime battute per il processo di mafia a carico di alcuni presunti affiliati della zona di Partinico e Balestrate. Alcuni degli arrestati hanno scelto il rito abbreviato, che garantisce lo sconto di un terzo della pena: si tratta di Giovanni e Leonardo Vitale che sarebbero stati a capo del mandamento e per i quali è stata chiesta la pena massima, Alfonso Bommarito 46 anni, Antonino Giambrone 32 anni, figlio di Giuseppe, presunto boss di Borgetto già detenuto, Francesco Alfano 48 enne, Antonio Lo Biundo 30 anni, Pietro Orlando 53 enne, Elviro Paradiso 30 anni, Santo Salvaggio 30 enne, Alfonso Scalici 59 anni, Francesco e Giovanni Battista Tagliavia rispettivamente di 48 e 27 anni, Gioacchino Guida 33 enne, Roberto Pitarresi 42 enne ed Ambrogio Corrao di 51 anni.
Per gli uomini finiti in manette nel novembre 2010, il pubblico ministero Francesco Del Bene ha chiesto condanne per 16, 15, 12 e 9 anni. Secondo l’articolo riportato sul sito www.teleoccidente.it, le sentenze potrebbero arrivare a fine mese. L’operazione The End, condotta dai carabinieri, portò all’arresto di 23 persone accusate di associazione mafiosa, estorsione e danneggiamento aggravato a vario titolo. In base alla ricostruzione della Procura, diversi imputati avrebbero partecipato a summit mafiosi in presenza dell’allora boss latitante Domenico Raccuglia. Inoltre, avrebbero gestito gli affari illeciti non solo a Partinico, ma anche a Borgetto e Carini, imponendo il pizzo e diverse forniture di calcestruzzo ad imprenditori della provincia di Palermo, danneggiando e incendiando le auto di quelli che avrebbero tentato di opporsi. Il dibattimento, presieduto dal giudice Michele Alaimo, è cominciato il 16 dicembre scorso.