Questa campagna elettorale ci ha stufato già abbastanza, ma adesso sappiamo chi votare

Basta, basta, basta. Questa campagna elettorale ha già stufato, siamo incazzati, furiosi. Questo è un blog, in inglese “web-log”, diario su internet. Qui si esprime un pensiero personale, quindi leggete e se non vi piacciono le opinioni fate come meglio credete, cambiate sito, apritevene uno vostro, denunciate, fate come volete.

Non ne possiamo più di sentire parlare i candidati di giovani e meno giovani, come se il problema fosse l’età. Il problema sono gli interessi, il problema è il passato e l’azione politica di ogni singolo candidato.

Ci avete rotto le scatole con questi programmi impossibili, con questi sogni che sembrano usciti da film di Ficarra e Picone. Hotel a cinque stelle all’ex Colonia? Ma di che diamine state parlando? Ma ci prendete per scemi? Ma lo sapete cosa ha comunicato la Provincia qualche tempo fa? Che in meno di dieci anni sono stati fatti lavori per ben 571 mila euro! E stiamo parlando solo di interventi di manutenzione! Ma come vorreste realizzare un hotel a cinque stelle? COME?! Ma chi volete che investa in un paese dove abbiamo impiegato una vita per avere un porto e manco una strada siamo riusciti ancora a fare? Siate realisti, smettetela di parlare di favole, spiegate come volete realizzare ogni cosa. E se non avete parole per spiegarlo, se non avete riferimento su dove prenderete i soldi, state in silenzio, è meglio. Altrimenti, dovete renderci conto e ragione di tutto.

Spiegateci ad esempio come cavolo volete procedere col piano regolatore. C’è Milazzo che continua a usare questa parola “rivisitazione” che pare così contorta: ci dica se dovesse essere eletto cosa farà, se lo approverà o se prima procederà con le varianti. Lo dica chiaro e tondo, perché tutti i balestratesi sanno i legami che ci sono tra pezzi della sua coalizione e il mondo dell’imprenditoria locale. I Valenti che sostengono Bonaviri, Cataldo che sostiene lo stesso Milazzo. Mica è un delitto essere sostenuti da un imprenditore,ma qui vogliamo capire quali sono le priorità: le esigenze di qualche privato o gli interessi della gran parte dei cittadini? Non è detto che coincidano. E’ legittimo porsi queste domande? Sono quelle che si fa ogni persona guardando alla competizione elettorale. E qui le metto nero su bianco. Avete idea da quanti anni Balestrate attende il piano regolatore? E invece dell’approvazione definitiva sono arrivate varianti, piani di lottizzazione, progetti che ancora oggi ci chiediamo quanto abbiano influito sull’economia balestratese.

Ce lo chiediamo, perché o a Balestrate va tutto bene e allora i discorsi fatti in comizio,sono inutili, oppure non va per niente bene e allora c’è qualche problema da risolvere. La gente chiede lavoro, parla di crisi eppure c’è chi cammina con macchinoni e si lamenta e continua a interagire con la politica.

Provate a chiedere come si sente alla gente che si vedrà espropriato il proprio terreno per farci l’alberghiero. Chiedeteglielo. Un progettista di fama internazione ha realizzato il nostro piano regolatore, dovremmo esserne fieri e fidarci ciecamente di lui per votarlo in consiglio, e invece vogliamo stravolgere tutto! La scuola doveva farsi in un’area di un privato? Ma quando mai! Bisogna trovare una nuova area! Lo dicono i tecnici della Provincia, attenzione! Non sia mai! A Balestrate alcuni politici improvvisati, qualcuno senza titolo di studio e che magari si occupa di tutt’altro lavoro, all’improvviso si inventano esperti di architettura! Dicono dove fare le modifiche, come realizzare il lungomare.

 

Qui c’è chi si arricchisce e chi fa la fame. C’è chi aspetta favori dalla politica e chi sta a guardare ed è costretto a votare sottomesso per guadagnarsi un pezzo di pane. Gente tenuta per la gola, tra promesse e false speranza. Che schifo. Nessuno in particolare si senta toccato da queste parole, nemmeno i nomi citati. Queste parole vogliono essere un appello alla correttezza e all’onestà. Sono frutto di indignazione

Quindi non perdiamoci nelle parole. Gruppo Milazzo, domanda secca: questo piano regolatore lo approvate o volete le varianti? Stessa domanda al gruppo di Palazzolo, che non definisco neanche di Barone perché evidentemente è una loro forte espressione e a loro sarà legato. Loro stessi vantano candidati che rappresentano gli imprenditori locali, non ultimi i Bologna. Avete anche voi delle varianti? Ditelo! Approverete varianti, piani di lottizzazione, oppure darete subito il via libera al prg?

E la smetta per cortesia, lo chiediamo proprio per favore, il gruppo di Tonino Palazzo di continuare a dare la colpa al consiglio comunale. È così che funziona la democrazia: c’è una giunta che decide e un consiglio che rappresenta i cittadini che l’hanno votato. Ma vi immaginate altrimenti cosa sarebbe un Comune? Un sindaco si alza e dice: voglio spendere 140 mila euro per una strada. No cari miei,c’è un consiglio comunale, espressione del popolo, che può dire ad esempio il campo di calcio sì, la strada no. Punto. Se proprio vuole lamentarsi, lo faccia sul piano regolatore e dica quali sono le sue intenzioni: voto subito o varianti? Ma questa storia di dare la colpa al consiglio comunale è di una noia assurda! Ma ci volete dire in cinque anni quante sono le delibere bocciate e quelle approvate?

E poi guardiamo a Spazio comune e proviamo rabbia. Perché se ne stanno buoni buoni quando invece questi temi dovrebbero essere affrontati urlando e sbattendo in faccia alla gente questa paura. Esplodete, su internet, per strada, parlate di questa paura, del terrore che in base a chi vincerà le elezioni, rischiamo di ritrovarci nell’anarchia più assoluta. La stessa anarchia e prepotenza di chi sta invadendo il paese con cartelloni giganti che ci mostrano faccioni piazzati ovunque non si sa con quale criterio, che pretendono di guidare il voto attraverso l’ostentazione della potenza. Ma su quali basi io posso alzarmi un giorno e piazzare gigantografie ovunque? Voglio capirlo. Altro che piano pubblicitario! Ma credete che più cartelloni piazzate, più grosse sono le vostre facce, più voti prenderete? Spiegateci in comizio cosa cavolo volete dimostrare! Cioè ma che dobbiamo pensare?! Se oggi state facendo questo con disinvoltura, ma appena sarete eletti cosa sarete capaci di fare?

In un periodo di crisi l’unica risposta elettorale che sapete dare è questa? Parliamo di programmi, ma di cose reali. Parliamo del porto, che l’altra volta a Teleoccidente mi avete fatto saltare dalla sedia. Vi siete vantati di voler l’apertura a tutti i costi e di essere pronti a dare la gestione provvisoria. Provvisoria?! Ma siete impazziti? Cioè è stata vinta una gara d’appalto, c’è un gestore individuato con un bando pubblico, e voi parlate di gestione provvisoria? Scommettiamo che indovineremmo pure a chi immaginate di dare questa gestione? Ma smettetela : andate alla Regione, all’assessorato al Territorio e chiedete quando arriva la firma sulla convenzione. Lo sapete che vi rispondono? Arriverà a giorni. Ecco, dovete chiedere l’accelerazione di questa firma! Da qui dovete partire, non parlare di favole! Dovete spiegare se e come tenterete di fare rientrare il Comune nella gestione. E invece pare che Balestrate in questi giorni sia senza governo, alla deriva. Il gruppo Barone, che ha mezza amministrazione in carica candidata, dovrebbe iniziare a fare i comizi parlando di queste cose in sospeso, a cominciare dalla vicenda porto. Cosa stanno facendo in questi giorni? Questo devono dire.

Dovreste spiegare alla gente come e se si risolverà la questione sui dubbi dell’ufficio tecnico sul progetto al porto, dovete spiegare se ci sono ricorsi alla giustizia amministrativa contro il Comune, dovete fare chiarezza.

E poi basta, ci avete stufato pure con questa litania delle risorse naturali, sul fatto che Balestrate ha tutto, il mare, il sole, la spiaggia. Ma che banalità, che banalità! Ma siete davvero convinti che un paesino di 5 mila abitanti, arroccato nel profondo sud dell’Italia, possa da solo competere col resto del mondo a livello di turismo, così, da un giorno all’altro? Che Balestrate nell’arco di qualche anno possa diventare come San Vito? Senza piano regolatore? Col cemento in spiaggia? Senza mezzi di trasporto? Senza bagni pubblici a mare e con un casotto sfasciato dove la gente va a pisciare sotto l’albero? Con i recipienti di eternit? Con la munnizza nelle strade?

Ma iniziate a spiegarci come, come, come volete inserire Balestrate nei circuiti turistici. Spiegateci cosa farete all’indomani della vostra elezione, passo per passo le vostre mosse. E spiegateci pure chi lo farà, perché non vorremmo ritrovarci per cinque anni un assessore allo sport che fa il commerciante, un assessore al commercio che fa lo sportivo. Le competenze, i ruoli, dovete spiegarceli.

Dovete spiegarci come volete produrre sviluppo col turismo. Volete fare il trenino, ma l’unico trenino che abbiamo visto in paese la scorsa estate non si capisce se abbia fruttato un euro al comune. Volete comprare il trenino? Con quali soldi? Come farete cassa? Si parla di parcheggi ma il piano regolatore manco c’è.  Si parla di viabilità, porca miseria, di viabilità, e non si capisce se questo corso lo vogliono chiuso, aperto, se qualcuno deciderà mai di deviare le auto che salgono da mare verso il paese, non si capisce come vogliono fare tutto questo.

Credetemi, in questa confusione, in questo casino di cartelloni, di imprenditori che si sfregano le mani pensando di essere vicini alla vittoria, scegliere a chi dare il voto è facilissimo: basta cominciare col capire a chi non dare il voto.  Sono certissimo di non dare il voto a certi personaggi che hanno amministrato e hanno sbagliato, che hanno dietro grossi imprenditori, che curano gli interessi di una fetta della popolazione piuttosto che di tutti i cittadini, che hanno trovato lavoro ad amici e parenti grazie alla politica, che non hanno fatto sacrifici. Individuarli non sarà difficile, ognuno faccia la sua scelta.