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Autunno caldo per la politica balestratese, come provare a invertire la rotta

Potremmo iniziare a discutere di cose concrete e mettere da parte tutte le minchiate di questi giorni su bigliettini rossi, vacanze, e altre cavolate? Ma la cosa peggiore è la sensazione che ancora una volta non ci sia una rotta chiara e che tutto avvenga per caso. Un film già visto.

Ora c’è stato il rimpasto, altra follia se si pensa che da anni gli assessori hanno solo pochi mesi per lavorare. Se avessero un programma chiaro da seguire, questo non sarebbe un dramma. Ma ognuno non ha una traccia da seguire e si naviga a vista. Vediamo quanto durerà questa giunta. Intanto ci sono temi su cui questa amministrazione potrebbe intervenire subito e che rappresenterebbero un segnale di reale cambio di passo. Ovviamente questi sono solo i consigli di un blog che da 14 anni segue la vita politica e amministrativa di questo paese e con cognizione di causa può dire che oggi siamo completamente a un punto fermo.

 

VIABILITA’. È possibile iniziare a pensare a una ampia isola pedonale permanente? È normale che un paese turistico in piena estate non debba consentire passeggiate in tutta tranquillità tra i negozi? È normale che un paese che d’estate moltiplica le presenze debba vivere in un continuo caos di auto? Con le belle giornate, anche in primavera, il corso è un casino. Vogliamo o no fare il salto di qualità? E allora serve una decisione drastica. Isola permanente dal belvedere fino alla via Gesugrande, almeno. Le auto? Usiamo il campo di calcio in estate come parcheggio, pubblichiamo una manifestazione di interesse per individuare delle aree da adibire a parcheggio. Utilizziamo il trenino come mezzo di trasporto, ma creiamo un vero servizio di trasporto con tanto di orari e tappe. Tutte e dico tutte le località più importanti hanno una vasta isola pedonale. Noi cosa vogliamo essere?

TURISMO. È mai possibile che questo paese debba continuare a confondere l’intrattenimento estivo e la calca dell’estate con le politiche turistiche? È normale che si debba confondere la sagra e il mangiare di qualche festa con il fare turismo? Gli interventi strutturali per una crescita reale sono ben altra cosa, sono cose diverse. Prima di tutto, deve essere l’amministrazione a dettare la linea e le associazioni a seguirla. Non può essere il contrario, le associazioni sono libere di fare quello che vogliono ma la gente elegge un sindaco e dei consiglieri per avere un paese migliore, altrimenti governerebbero le associazioni.
A Balestrate mancano iniziative di destagionalizzazione, manca la programmazione. Oggi dovremmo già iniziare a parlare di Carnevale se vogliamo che qualcuno inizi a pensare di trascorrere qualche giorno qui in vacanza, a febbraio. Bisogna pensarci prima, è normale. Iniziamo a pensare in maniera scientifica al turismo. Oggi non sappiamo chi viene a Balestrate, da dove proviene, come ci ha trovati, quali sono le critiche e gli elogi. Sono dati fondamentali su cui lavorare e che località come Cefalù puntualmente forniscono da anni. Quale impronta vogliamo dare a Balestrate? Cosa abbiamo da venderci per valorizzare il paese? Non servono soldi ma idee. Balestrate ha un sistema di terrazze, di punti di osservazioni che si affacciano sul golfo, che vanno dal belvedere all’ex macello e andrebbero offerti al turista come qualcosa di unico, inventandosi dei percorsi ideali lungo tutto il promontorio su cui sorge il paese. E invece continuano a essere luoghi anonimi. Per non parlare della bandiera blu. E’ stato pubblicato un bando aperto a tutti per costituire un comitato. Un avviso aperto a tutti, e già qui fa capire l’approssimazione. Ma a che punto è il bando? Mistero. Fate qualcosa, fate qualcosa. Io ricordo che all’epoca dell’amministrazione Bonaviri furono aumentati di botto i prezzi dei parcheggi. Questo fece fuggire i turisti di fascia più bassa. Scatenò la rivolta dei commercianti e il provvedimento fu ritirato, ma oggi dobbiamo riconoscere che almeno fu un tentativo in controtendenza, fu una mossa che magari fu fatta senza altri accorgimenti, ma almeno fu un tentativo. Oggi non c’è neanche la voglia di sbagliare.

LAVORO. Volete sapere perché la gente su facebook è così cattiva? Perché attacca in continuazione? Io non credo più sia solo sfogo sociale e cattiveria, ignoranza. No, credo che a livello locale ci sia soprattutto la rabbia per essere stati per decenni ai margini. Non che sia colpa dell’attuale amministrazione, ma è normale che questa giunta si prende degli attacchi, essendo infarcita di passato. Ma cosa ci si aspetta, rose e fiori se il porto è un corpo estraneo al paese, se ogni volta che c’è un investimento i cittadini invece di essere coinvolti devono chiedere favori, rivolgersi a tizio e caio per avere un’opportunità? Piano spiagge, parlatene! Sindaco, assessori, dovete dire cosa prevede, come i giovani potranno investire, chi potrà beneficiarne. Lo stesso lo vogliamo sapere sul progetto alle Colonie, non è possibile che in questo paese si debba ragionare sempre in termini di pusticeddu sottopagato in alcune strutture senza la possibilità per i giovani di creare un proprio lavoro.  Sindaco, per anni hai pubblicato bandi e iniziative pubbliche per i giovani, ora hai in mano la pubblica amministrazione balestratese, dai un segnale. Non basta più pubblicare iniziative di altre istituzioni, ora tu, con la tua amministrazione, devi creare opportunità per tutti, non devi essere a servizio di nessuno se non dei cittadini.

TRASPARENZA. C’è un rapporto coi cittadini da recuperare. Altrimenti l’impressione sarà sempre di avere un’amministrazione in malafede. È mai possibile che si tenga un consiglio comunale sull’acqua, il sindaco risulti assente ma invece di comunicare e dire come stanno le cose in anticipo, la questione debba diventare un battibecco sui commenti facebook di un post?!?!? Ma che serietà è questa. Il sindaco non deve rendere conto e ragione a nessuno se non all’intera comunità. E deve rendicontare e aggiornare i cittadini su assenze, su motivazioni, su eventuale ostruzionismo dell’opposizione anche, su tutto.

Lo streaming del consiglio comunale, ormai è chiaro, non lo volete, ma così date l’impressione di avere qualcosa da nascondere. Sui rifiuti, continuate a vantarvi di percentuali che pochissimi, impercettibili  benefici hanno portato ai cittadini, su cui invece pesano i disagi della differenziata e di un sistema che oggi ha una grande pecca: il diritto è considerato un favore. Non funziona così. In campagna elettorale avete detto che avreste risolto il problema della carenza di operai, a che punto siamo? Non esiste la manutenzione degli spazi a Balestrate. Non esiste.

Ogni altro problema a Balestrate a nostro avviso passa per la trasparenza. Non è possibile che gli assessori pubblichino informazioni dai loro profili personali. Sono assessori e devono parlare a tutti, non solo agli “amici” su facebook. Servono canali istituzionali. Altrimenti tutto finisce per essere solo uno spot. Persino il servizio di assistenza ai disabili in spiaggia è avvolto nel mistero, perché nel primo bando, che è andato deserto, non esiste questo servizio, non è richiesto. Se quel bando fosse andato a buon fine, quel servizio non ci sarebbe stato. Poi per fortuna è stato integrato.

QUESTIONE ACQUA. Se qualcuno non conoscesse Rizzo potrebbe pensare che ha qualche inciucio con l’Amap, che chissà cosa ci guadagna. Perché non si spiega davvero il modo in cui sta affrontando la questione potabilità. Invece di dichiarare guerra sta affrontando la questione con una calma incomprensibile. È vero, a livello burocratico probabilmente ha fatto tutto quello che doveva, è in regola, ma il danno subito dai cittadini è stato troppo grande. Qui serve rivendicare un risarcimento che si può e si deve trattare. E in caso di rifiuto bisogna andare per direttissima in commissione tributaria. Questo lo si può fare sia per via istituzionale, con l’amministrazione a dirigere questa battaglia, sia a livello politico col gruppo del sindaco, con tutti, opposizione compresa, impegnati con gli avvocati a chiedere risarcimenti. E invece c’è un clamoroso silenzio sulla vicenda.

Categories: Politica
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