Balestrate affonda ma l’amministrazione prepara un bel regalo agli amici: cemento per tutti! L’opposizione pronta a scendere in piazza

Mentre Balestrate affonda (letteralmente), l’amministrazione comunale lavora a ciò che pare le sia più caro: aiutare gli amici. Non tutti i mille e passa che li hanno votati, attenzione, per loro al massimo potrebbe esserci qualche festicciola o qualche atto dovuto compiuto da un esponente come se fosse un favore, magari nell’erogazione di qualche servizio di rete, chissà. No, l’aiuto di cui stiamo parlando è qualcosa di più concreto: cemento a valanga per i privati.

Una balestratese commentando sul web quello che sta succedendo ha usato queste parole: se il piano dell’amministrazione andasse in porto, “Balestrate imploderebbe in una coltre di fumo e cemento. Nessun vero contributo per il turismo, campagne urbanizzate a manetta, la sabbia e la roccia della costa sostituite definitivamente dal cemento. Per le strade, praticabili solo in auto e sempre allagate con due gocce di pioggia, avremo il piacere di vedere un paese nuovo ma brutto e non funzionale”.

Insomma, proviamo a spiegare che sta succedendo: già oggi in Consiglio comunale si discuterà di modificare alcune direttive del piano regolatore, strumento essenziale per lo sviluppo ma da anni congelato. Perché ricordatevi, di solito ciò che è buono per la collettività, è male per pochi malfattori che allora lo ostacolano. Per colpa di chi e perché il Prg non è stato votato in questi lunghi anni?

Di fatto, ciò che era stato deciso votato in Aula tanti anni fa, adesso rischia di essere stravolto. Lo denuncerà oggi alle 18 l’opposizione in Aula, che forse a questo punto dovrebbe scendere in strada e coinvolgere di più la cittadinanza sullo scempio che è in corso: stanno togliendo tutte le aree pubbliche per trasformarle in private, spiegano i consiglieri, le case popolari diventano edilizia privata, le attrezzature sportive diventano edilizia privata, le aree artigianali pubbliche diventano aree artigianali private. Dove doveva sorgere la scuola, ex area Vitrano, saranno previste “destinazioni residenziali, e/o ricettive, e/o commerciali, non tralasciando la possibilità di riservare parte dell’area ad attrezzature o servizi”. E poi, volete che in Sicilia, dove il traffico è il vero problema, non ci siano soluzioni per le auto? E allora via, più parcheggi per tutti! (cioè, vogliamo dire per tutte le auto, ma i parcheggi sono sempre per pochi): “Dovrà essere studiata la possibilità di utilizzare la porzione di territorio tra la ferrovia e il lungomare Felice D’Anna anche con destinazione a parcheggio”. E ancora: “Sarà opportuno individuare una norma che consenta di utilizzare a “parcheggio a raso” le aree destinate ad attrezzature pubbliche, nelle more che le stesse vengano realizzate”.

Benvenuti a cementopoli, altro che Balestrate spiaggia mare e bosco, dove pochi privati sono in grado di orientare tanti voti mentre tanti giovani onesti ultimamente non riescono a coalizzarsi e avere quei numeri per governare. E così succede che il piano regolatore che da anni e anni resta nei cassetti, dopo essere stato addirittura inviato in Consiglio dall’amministrazione Palazzolo, addirittura adesso sia in procinto di essere stravolto. Il Prg, che è la base dello sviluppo di ogni paese, sarà fatto probabilmente su misura si qualche signorotto di Balestrate. Più lavoro per tutti? Magri Dio, ma guardo a tante altre iniziative imprenditoriali e di lavoro vero, onestamente ne ho visto ben poco. A meno che a Balestrate non va tutto bene, e non me ne sono accorto solo io.

E intanto il paese va a rotoli. Nel lungomare i lavori sembrano fatti, come dicevano i latini, a cazzum di canem. Come è mai possibile che ci siano allagamenti dove da poco è stato rifatto il marciapiede? Qualcuno ha chiesto e spigato alla cittadinanza perché dopo aver speso centinaia di migliaia di euro ci sono ancora problemi? Ma se fosse casa vostra, se a casa vostra dei muratori avessero fatto dei lavori lasciando problemi, avreste lasciato correre?

E intanto c’è anche la questione porto che va a farsi benedire, con la Regione che non vuole firmare nulla prima di avere le idee chiare a causa delle mille inchieste e quell’ultimatum della società che dovrà gestire il porto che non è stato rispettato. A questo punto il dubbio: viste le tante inchieste, non è che qualche burocrate o politico regionale ha interesse a rallentare l’iter perché pretende favori clientelari o mazzette? Il dubbio, consentitemi, è legittimo.
Ma non interessa nulla a nessuno, invece di scendere in piazza o fare casino, si pensa agli amici. Proteste eclatanti? Politici regionali chiamati in causa? No, quello avviene solo per le regionali e per sistemare i propri parenti. Regna il silenzio, la pace. Si tratta, si fanno incontro, tutto così serenamente, tanto che ci fa.
Come se il porto non portasse sviluppo e lavoro, quello vero però.

Si è parlato del Comune che annunciando normative esistenti si costituirà parte civile nei processi di mafia. Ma sulla vicenda del porto, dove alcuni funzionari corrotti avrebbero ritardato l’iter con le loro malefatte, dove a causa del cemento depotenziato ora l’iter va a rilento, il Comune si è costituito parte civile? Lo chiediamo perché in tutto questo caos di annunci, non lo abbiamo sentito, non lo abbiamo saputo davvero. Solo per saperlo, diteci se il Comune potrà chiedere i danni a chi ha truffato sul porto!

E a Balestrate continuano a verificarsi pure attentati incendiari, presunte intimidazioni, a susseguirsi strani episodi sui quali bisogna tenere l’attenzione altissima, sui quali le forze dellordine indagano, perché i mafiosetti non abbassano mai la guardia, e c’è gente che in giro si dice delusa dall’operato di amici su cui riponevano fiducia. Perché nella vita non si può avere tutto alla luce del sole, mica siamo nel Far West. Le forze dell’ordine indagano, vi sapremo presto dire di più, speriamo.

Ma la fiducia e la speranza resta. Più volte i balestratesi hanno dimostrato di saper reagire di fronte alle ingiustizie subite. C’è un’opposizione in Consiglio fatta di giovani, che lavora e segue tutto e che può contare sull’ex candidato Vito Rizzo. Forse sarebbe ora di ritornare in strada a spiegare alla gente cosa sta succedendo.