Balestrate partecipata: “Da Rizzo solo vuoto politico. Con lui consiglieri che si sono arresi. Sfiduciarlo? Non ci interessa”

Intervista al gruppo di Balestrate partecipata, composto in Consiglio comunale da Guido De Amicis e Tonino Palazzolo, che hanno sostenuto Benedetto Lo Piccolo nella corsa a sindaco. Il movimento da poco è guidato da Luciano Longo che ha preso il posto di Giovanni Ferro.

Un altro anno è passato, date un voto all’amministrazione e una motivazione.
“Il giudizio sull’amministrazione Rizzo lo danno per primi i cittadini di Balestrate, quando mostrano sempre più sconforto sui risultati o sui vantaggi che l’attuale sindaco può portare alla nostra comunità. Ormai è opinione comune che il grande salto che questa amministrazione doveva compiere si è rivelato un grande bluff. L’inerzia o la poca reattività è su tanti fronti: dalla gestione della potabilità dell’acqua, alla scarsa attenzione sul sistema di depurazione delle acque, dall’assenza di una programmazione di sviluppo del nuovo territorio, all’inesistenza evidente di un piano per la messa in sicurezza dell’intero paese fiumi inclusi. E ancora, dall’incapacità a rendere servizi costanti e di qualità, tipo la mensa scolastica, a una pasticciata idea di sistema culturale. Insomma, per dare un giudizio dovremmo avere degli elementi di valutazione, e noi, ad oggi, abbiamo solo vuoti e sul vuoto politico di Rizzo e della sua maldestra brigata non vogliamo esprimerci, perché nel tempo lo faranno i cittadini”.

C’è chi critica però l’opposizione dicendo che fa solo ostruzionismo e non porta risultati. Cosa rispondete?
“È solo un luogo comune e una trovata della maggioranza per coprire il silenzio imbarazzante in consiglio comunale. Attenzione, ostruire significa non far passare. Rizzo ha i numeri, o almeno così sembra, per far passare qualsiasi cosa in aula. Se poi ostruzionismo si riferisce alle nostre richieste lecite avanzate al sindaco, allora Rizzo non ha inteso, nella sua miopia e autoreferenzialità politica, lo strumento politico delle interrogazioni e delle mozioni. Diciamo solo che grazie alle nostre interrogazioni sull’acqua, sulla mensa, sui beni di proprietà del comune, solo per esemplificare, si sono evitati situazioni che potevano avere esiti non buoni. Se ostruzionismo significa in aula, durante il Consiglio comunale, voler approfondire e capire ogni atto da cui dipende il presente e il futuro della nostra comunità, allora la parola “ostruzionismo” rende onore e merito ad una azione oppositiva di vigilanza e controllo che difficilmente ha avuto esiti uguali ai nostri. Noi facciamo rilevare che il diritto di critica, anche dura, è il sale di una democrazia compiuta. Si può gradire o meno, ma va rispettata. La nostra azione politica non è propaganda, ma rappresenta una voce diversa da quella governativa. Non è superfluo rimarcare il fatto che per la prima volta Balestrate ha una opposizione vera non come nel passato orientata all’ammuino. Noi abbiamo scelto Balestrate e i balestratesi. Infatti, grazie alla nostra opposizione ostruttiva le famiglie balestratesi possono, anche se con enormi ritardi, ricevere i rimborsi per i biglietti degli studenti pendolari. Grazie alla nostra azione e sollecitazione i balestratesi possono contare su tre documenti importanti a tutela della loro salute in materia di salubrità dell’acqua; grazie alla nostra prontezza abbiamo messo in moto ulteriori azioni per capire e dare esito positivo alla ristrutturazione e all’apertura del ponte sullo Jato. A proposito di acqua, il sindaco ad oggi emette ordinanze di non potabilità senza una reale cognizione delle rete idrica cittadina. Infine, ricordiamo che l’essere tacciati di ostruzionismo da parte di chi vorrebbe una opposizione appiattita sull’incapacità di gestire il bene pubblico ci fa onore. Ci lascia perplessi che la sostanziale inadeguatezza di Rizzo sia sostenuta da consiglieri che, per storia personale o per esperienza politica, hanno dato sempre qualcosa al nostro paese. Oggi ci chiediamo perché si siano arresi di fronte il vuoto creato da questo sindaco”.

Quello dei rifiuti è uno dei temi più sensibili: quali sono le criticità e dove correggere?
“La gestione dei rifiuti è un percorso complesso che richiede una programmazione stagionale e una ad hoc per i periodi festivi. A Balestrate non vi è stata raccolta il primo dell’anno mentre a Trappeto è avvenuta. Intanto si dovrebbe capire quale è il piano industriale di Agesp a livello locale. Lo abbiamo chiesto tante volte ma non abbiamo mai avuto modo di avere lumi. Il punto iniziale è far rispettare il contratto all’ente gestore del servizio e non farsi azzerare o diventarne vittima. Dunque, rispetto del contratto, raccolta differenziata in rapporto alle stagioni e ancora, rafforzare gli ecopunto e definire strutturalmente un centro di raccolta. Senza questi presupposti di base le percentuali possono pure raggiungere vertici statistici da guinness dei primati, ma il paese sarà sempre in sofferenza. Le percentuali ad oggi non hanno fatto risparmiare una cifra dignitosa ai cittadini di Balestrate”.

Sui debiti fuori bilancio che idea vi siete fatti?
“È un capitolo poco luminoso di questa amministrazione. Più volte abbiamo dichiarato che i debiti fuori bilancio sono una circostante a volte contingente di una amministrazione. Nel caso degli ultimi debiti la situazione è paradossale, soprattutto i 7.200 € che il Comune dovrà risarcire a Francesco Vitale nel ricorso sul caso dell’errore di conteggio dei voti che ha coinvolto anche Mimmo Cavataio. Il Comune non si è presentato risultando soccombente, cioè ha preferito non fare ricorso a sua volta, decidendo così di pagare un esponente della maggioranza di Rizzo. Su tutta questa faccenda stiamo rivedendo tutta la documentazione. È doveroso nei confronti dei balestratesi capire se era possibile da parte del sindaco evitare di sottrarre questa somma alle casse del Comune”.

Qual è oggi la principale emergenza per Balestrate, la priorità su cui intervenire?
“Le priorità sono tante e più passa il tempo e più si moltiplicheranno perché ad oggi poco o nulla abbiamo visto in funzione di uno sviluppo presente del nostro territorio. Una priorità però, tra le tante, possiamo avanzarla: la gestione del territorio comunale. Questo significa: definire il Prg, avere il Piano di utilizzo delle spiagge, pianificare e dotare le contrade dei servizi primari, salvaguardare le aree a rischio idrogeologico e tutelare le coste e tutte le spiagge da possibili fattori di deterioramento naturale e umano”.

Cosa salvate dell’amministrazione Rizzo?
“La domanda andrebbe girata ai cittadini di Balestrate. Ma come si diceva prima salviamo storie personali di impegno sociale, culturale e politico di alcuni esponenti. A loro per il 2019 abbiamo già lanciato una proposta di confronto per il bene comune al di là di un sindaco che ad oggi non rappresenta più gli interessi di tutta la comunità”.

 Il prossimo anno potrà essere votata la sfiducia: la proporrete solo come atto politico o altro?
“Balestrate partecipata non ha valutato ad oggi questa opzione. Una mozione di sfiducia ha bisogno di una consistenza numerica che solo la maggioranza vicina a Rizzo possiede. Noi oggi lavoriamo dentro e fuori il Consiglio in una prospettiva di costruzione di una alternativa politica e amministrativa a Rizzo e al suo modo di non amministrare. Non ci appassiona la bagarre politica, ci illumina di più rispettare il patto con i cittadini di Balestrate che per noi sono prima che elettori persone con bisogni e prospettive. Rizzo potrà fare anche il politicotto di lungo corso, ricandidarsi sindaco o deputato, poco importa, al movimento di Balestrate partecipata, che della politica ne fa una passione e non una fonte di guadagno, interessa rispondere alle esigenze dei cittadini comuni, di coloro che ogni giorno fanno i conti con le spese e le tasse e con l’arrivare a fine mese. Noi non giochiamo con le tasche dei balestratesi”.

Balestrate partecipata così come i 5 Stelle è rimasta molto presente sul territorio: prospettive in vista delle prossime elezioni? Che caratteristiche dovrà avere il prossimo candidato?
“La costruzione di un percorso per presentarsi al consenso dei cittadini deve prioritariamente basarsi sul fare. Balestrate partecipata sta lavorando in questa direzione. Noi proporremmo azione fattive e prospettive realizzabili. Noi puntiamo alla competenza e alla attenzione sugli atti amministrativi che hanno poi un riverbero su tutta la comunità Noi lavoreremo per essere accanto ai cittadini come alleati e non come coloro che pur di far quadrare i conti e i soldi nelle loro tasche amministrano senza il senso comune. Non è importante la caratteristica di un singolo ma la forza di un gruppo capace di discutere e ragionare; noi come già per la passata competizione elettorale cerchiamo un sindaco fra i sindaci”.