Le strade delle città hanno i primi addobbi natalizi eppure i bagnini che hanno prestato servizio di salvataggio in mare a Balestrate attendono ancora i pagamenti. Il bilancio del Comune è in fortissima sofferenza e così a farne le spese sono pure i giovani lavoratori che in estate “hanno prestato servizio per ore e ore sotto il sole cocente, addestrati e pronti a rischiare la vita per salvare chi è in pericolo in mare”. Sono una decina e protestano contro ritardi che dicono essere ormai cronici, anno per anno, anche perché l’amministrazione ricorre a gare annuali che non consentirebbero, sostengono gli addetti ai lavori, di pianificare un servizio migliore, mentre il budget a disposizione è ridotto sempre di più.
Eppure il salvataggio in mare è un servizio essenziale oltre che obbligatorio. “Abbiamo pure svolto due mesi il servizio di assistenza disabili” spiega l’associazione. In tutto questo, ricorda l’ente, sono scoperte dal servizio le altre spiagge, Calatubo e spiaggia est.
Adesso arriva la beffa per i bagnini. Ad oggi non risulta pagato il loro lavoro quando siamo arrivati alle porte del Natale. E i problemi si aggravano. “Il cronico ritardo nei pagamenti – spiega l’associazione che ha svolto il servizio – rende sempre più difficile trovare un buon numero di bagnini con esperienza, perchè preferiscono andare a prestare servizio presso lidi privati, dove la paga è regolare, o nel peggiore dei casi rinunciano a questo lavoro”.
Nelle scorse settimane i ragazzi hanno chiesto informazioni al sindaco più volte, “ma la risposta – dicono – è sempre la stessa, pagheremo a giorni, a breve, state tranquilli. Purtroppo questa situazione va avanti da più di due mesi, parliamo di ragazzi che hanno fatto una stagione intera sotto il sole e non meritano questo trattamento. Ogni anno è così, vorremmo capire se il servizio di sorveglianza a mare è ritenuto importante oppure no. Ricordiamo che i famosi riconoscimenti come la bandiera verde richiedono proprio questo servizio”.