Meno della metà delle persone che ha risposto al sondaggio su Balestratesi.it sa chi è l’assessore allo Sport. Quasi uno su due non sa chi sia il presidente del Consiglio comunale. Cosa significa? I balestratesi se ne fregano della politica o sono i politici a fregarsene dei balestratesi? È questo secondo me il dato principale su cui riflettere.
Quando è nato questo blog, nel lontano 2004, uno dei primi lavori fatti dal gruppetto di giovani che orbitavano intorno al sito, fu proprio una sorta di sondaggio sulle conoscenze della popolazione in merito alla politica locale. C’erano tanti ragazzi che muovevano i primi passi in politica, furono fatte interviste video che furono poi presentate in aula consiliare, e la cosa che emerse fu proprio una distanza con amministrazione e consiglieri che sembrava incolmabile. Oggi questa frattura non si è per niente ricomposta, anzi. Doveva essere uno degli obiettivi principali di questa amministrazione riavvicinare i cittadini alla cosa pubblica. Doveva essere per loro semplicissimo, essendo giovani, protagonisti della società civile, sempre impegnati con associazioni ed eventi, molto bravi nell’uso dei social. E invece, oggi emergono questi dati imbarazzanti.
È chiaro che questo sondaggio non ha alcuna pretesa di essere scientifico, ma sarebbe sbagliato dire che sia completamente sballato. Perché se leggete bene i dati, vedrete che chi ha partecipato non per forza è dell’opposizione, anzi. Magari era proprio in maggioranza, ma adesso ha un giudizio negativo sul suo operato. Che poi è quello che emerge in Consiglio, dove Rizzo è rimasto senza maggioranza e chi è con lui lo tiene sotto scacco: o fai quello che dico io o ti mollo.
Sulla questione acqua, poi, emerge il giudizio più oggettivo e obiettivo, quello su cui non si ha motivo di dubitare: la stragrande maggioranza delle persone parla di un sindaco che non si è messo dalla parte dei cittadini o si è disinteressato. Altro voto che mostra tutta la sincerità dei partecipanti è l’apprezzamento mostrato verso Antonio Bosco, il primo a dimettersi per la mancanza di fiducia nel sindaco. Così come i due consiglieri più votati sono dell’opposizione. Tutte casualità? Solo l’opposizione ha amici che smanettano sul web?
Quello che in sostanza emerge da questo giochino, è che quel consenso che aveva lanciato un anno fa questa amministrazione è già sciamato. Se dovessimo andare a quantificarlo in termini di voti, diremmo che Rizzo oggi ha perso una grossa fetta delle preferenze che lo hanno portato a diventare sindaco. Se dovessimo invece valutarlo in termini di entusiasmo, basterebbe andare a guardare quel 40 per cento di votanti che non sa manco chi è il presidente del Consiglio comunale, per capire che la strada è completamente sbagliata e se non si inverte la marcia, si andrà inevitabilmente a sbattere.