I balestratesi buoni, i brutti e i cattivi

Caro Giuseppe, intanto complimenti per il risultato. Come vedi ogni tanto anche io ne indovino qualcuna avendo scritto che potevate vincere. La campagna elettorale adesso è finita, è il tempo di raccogliere e di costruire, eppure qualcosa non mi quadra.

Ci sono frasi che sono inequivocabili, scolpite nei video che girano su Facebook. Ho riascoltato più volte l’intervista a Teleoccidente, ogni volta smentisci e dici che sono gli altri che strumentalizzano. Tu hai detto chiaramente: “Devo ringraziare mille e cento e passa persone che ci hanno votato. È la parte sana di questo paese”. E poi hai aggiunto: “Queste persone sono la parte bella, immaginavo non ci fossero”.

Se fosse stata un’offesa personale mi sarei stato zitto. Di attacchi, querele, minacce più o meno esplicite, insinuazioni, in 13 anni di gestione di balestratesi.it ne ho ricevuti una marea. Ma questa non è un’offesa personale, tu così offendi il 70 per cento dei balestratesi, offendi tremila persone, offendi ragazzi che per anni hanno tenuto a galla Balestrate con l’associazionismo, offendi lavoratori, gente per bene, tutti elettori che hanno fatto una scelta, giusta o sbagliata, ma l’hanno fatta liberamente. La mia non è però la difesa di persone che sanno difendersi bene da sole. E’ una riflessione personale in un piccolo blog di paese che vorrei condividere con te e con chi lo segue.

La mia paura è che tu, così facendo, possa confondere centinaia di persone e di giovani che si sono avvicinati alla politica affascinati dal Movimento Cinque Stelle. Giovani che si fidano ciecamente di te, ti seguono. Tu li confondi, confondi ventenni che non conoscono nulla della storia di Balestrate, che quando parlano di promesse, clientelismo, di voto non libero non sanno, non possono sapere di cosa stanno realmente parlando. Devi fare i nomi, devi dare un senso alle tue parole. Io lo so quello che tu vuoi dire, sono il primo a scriverlo da anni, ma devi essere esplicito, devi dire che modelli contesti.

La campagna elettorale è finita, ci stava il no al confronto sul web, ci stava dire “si minaccia per il voto” in pubblico e in video e poi smentire, dare la colpa a chi riportava le tue parole. Ci stava tutto. E ci sta adesso parlare di inciuci, criticare modi e azioni dei tuoi avversari politici. Non ci sta però creare tensione e confusione sociale. Nella confusione rischi solo di favorire chi davvero ha solo interessi personali.

Tutti si aspettano da te 5 anni di seria e costruttiva opposizione. E se rivolgo questo appello a te è perché me lo aspetto anche io, perché un’opposizione serie è il sale della democrazia, è uno stimolo per qualunque maggioranza. Purtroppo però se continuerai con questa storia dei buoni e dei cattivi senza mai chiarire, rimanendo sempre nel vago, danneggerai il paese e danneggerai il Movimento.

Devi farlo, devi dire cosa non va e scendere nel particolare, spiega chi sbaglia a Balestrate e perché, anche a costo di andare a toccare parenti e amici, tuoi o dei tuoi candidati e sostenitori che certo non possono non essere consapevoli del fatto clientelismo e mala politica sono passati anche dalle loro case, sulle tessere elettorali, sotto forma di promesse, di lavoro sottopagato, in nero, di concorrenza sleale. Cento passi, lo sai, la distanza tra i buoni e cattivi certe volte è davvero piccola, ma se non cammini dalla parte giusta rischi di portare fuori strada tanta gente. Hai questo compito, ti trovi in questa situazione.

Domenica uno dei tuoi ragazzi, che altre volte mi aveva fermato per parlare, uno che conosco, con cui ho scherzato mille volte, mi ha guardato arrabbiato e non mi ha salutato. Gli ho sorriso, ma proprio era incazzato. All’inizio non ho capito, ma la verità è che l’aveva incredibilmente con me per la questione delle elezioni, per il fatto che io sarei stato contro di te e chissà cosa altro pensava. Capisci cosa sta succedendo? Cioè quel ragazzo vede in me un nemico e poi magari andrà a stringere la mano o a scherzare con qualche mafiosetto di paese. E alla fine cederà al compromesso oppure andrà via da Balestrate, come hanno ceduto in tanti. Un altro ha scritto che ha discusso con le persone del fatto che bastava comprare un pacchetto di voti per vincere. Ma da chi? Al supermercato?

Io tutto questo posso dirlo nella serenità di una storia limpida che magari molti giovani non conoscono. Ho le spalle molto larghe, mai preso un soldo pubblico con incarico diretto, ho rifiutato in questi anni una decina di proposte anche Balestrate tra assessorati e contratti di addetto stampa. Tutto lecito, tutto pagato ma non compatibile con i miei principi. Mi sono fatto nemici, sono selettivo con persone e luoghi da frequentare, esigente al massimo coi politici, ne abbiamo anche sostenuto qualcuno insieme in passato.

Ho scritto di Bertolino che si avvicina a Balestrate già nel 2013, quando in Consiglio manco sapevano di che stavo parlando, ho scritto di tutto quello che è successo intorno all’affare porto, di clientelismo becero di politicotti locali, di piano regolatore, di varianti indegne, di come è stata svenduta la scuola alberghiera. Tutto sempre facendo un nome e un cognome, prendendomi le mie responsabilità, rispondendone in caserma, ricorrendo a un avvocato. E rischiando sempre, ma per cosa? Non è il mio lavoro, non sono i 50 centesimi al giorno di banner a valerne la pena. Per cosa ho fatto questo? Dimmelo tu, Giuseppe, dimmi per cosa ti sei candidato, perché con un lavoro, una carriera, ti sei ridotto senza voce, esausto, a litigare con mezzo paese per provare a cambiare le cose. Io lo so che quello che ti chiedo rischia di dimezzare i tuoi mille voti, ma tu hai una grande responsabilità adesso e devi decidere che fare.

Non hai solo cinque anni davanti di opposizione, hai la responsabilità di guidare sulla strada giusta una fetta importante di popolazione balestratese. Devi rischiare di dire loro la verità, di indicare le cose giuste e quelle sbagliate, a costo di rimetterci amicizie e di perdere sostenitori per strada.

Così farai opposizione? Attaccando  nel mucchio, prendendotela con chi non c’entra nulla e rimanendo sempre vago?  Se continuerai a dire che mille persone che ti hanno votato sono la parte sana e bella, e automaticamente la restante parte no, continuando a creare tensioni sociali, puntando il dito e poi ritirando la mano, farai solo un danno a te stesso e soprattutto al paese.