Ben quattro anni fa, nel 2013, su questo sito apparvero i primi articoli sulla Bertolino che iniziava lentamente ad avvicinarsi a Balestrate. Ci fu il silenzio più totale della politica. Qualche attivista locale provò a mettersi in moto ma anzi rischiammo di passare per quelli che facevano allarmismo.
Quattro anni dopo, a Balestrate si marcia per protesta e si raccolgono le firme. Meglio tardi che mai, è vero, purtroppo però questo tipo di battaglie si combattono con le carte e la legge, altrimenti fidatevi, non si arriva a nulla. Tutto il resto, la politica, le azioni simboliche, quando si tratta di questo tipo di azione amministrativa, lasciano il tempo che trovano.
Non incazzatevi però davanti a questo commenti. Ricordiamo le raccolte firme per la crisi dell’acqua a Balestrate. Che risultato hanno prodotto? Per bloccare la Bertolino bisogna combattere a livello burocratico, con la collaborazione di esperti e di avvocati. So benissimo che queste parole potranno irritare qualcuno, ma mentre partiti, movimenti, associazioni, in questi anni sono comparsi e scomparsi puntualmente in base al periodo elettorale, questo sito è sempre stato qui a seguire ogni singola vicenda d’interesse per Balestrate e ne abbiamo viste di cotte e di crude.
Pensate che con un corteo di qualche centinaio di persone, di fermare lo spostamento di una distilleria e un investimento milionario di edilizia? Ma se a Partinico neanche la marcia di diecimila persone è riuscita a fermare la Bertolino! L’unico modo per contrastarla sono state le denunce e la azioni amministrative puntuali di leader ambientalisti che hanno pure portato in tribunale la distilleria vincendo. Per cui fidatevi, e prendete queste parole come un consiglio.
Detto questo, potremmo perderci nello scontro infinito della retorica, ma è meglio passare ai fatti.
I fatti dicono che a Partinico un bel giorno è stato detto alla Bertolino: senti, tu sposti la tua distilleria in zona di campagna, agricola, in contrada Bosco, noi ti facciamo la variante sulla fiducia portandola a zona industriale, e a Partinico ti facciamo fare pure una bella serie di case dove c’è l’industria. L’iter è partito e nonostante della distilleria che sorgerà vicino a Balestrate ci sia solo un progetto di massima, è arrivato il via libera alla variante. Incredibilmente, la variante non ha avuto bisogno della valutazione di impatto ambientale da parte della Regione: l’impianto che sorgerà dicono sia di energia pulita. Per cui adesso l’iter prevede che la variante approvata dal Consiglio comunale di Partinico vada all’assessorato al Territorio per 270 giorni per il decreto.
Per quanto riguarda invece il piano di lottizzazione a Partinico, l’assessorato ha sollevato alcuni rilievi e va modificato. Attenzione, le due cose non sono proprio scollegate: senza lottizzazione voglio vedere se la Bertolino sposterà la distilleria. Per cui se proprio bisogna combattere con ogni mezzo, teniamo sott’occhio anche questo aspetto.
Quindi riassumendo: se si vuole intervenire per fermare la delocalizzazione, al momento l’iter si trova all’assessorato al Territorio per la Vas del piano di lottizzazione e per il decreto di approvazione della variante di contrada Bosco.
Come intervenire? In primo luogo con esposti a raffica, per aprire un’inchiesta, per capire se tutti questi passaggi sono regolari. Come si può concedere una variante a un progetto non definitivo?
Votazione, osservazione fatto: ora assessorato ha 270 giorni per verificare
Il progetto definitivo non c’è , ma già in quello di massima si dice che ci sarà un impianto che brucerà biomasse. E ci vuole pochissimo “solo un filtro” disse un tecnico, per trasformarlo in piccolo termovalorizzatore.
Quando è stato dato il parere che ha escluso la zona dove andrà la distilleria dall
a valutazione, stato detto che l’azienda avrebbe dovuto rispettare però tutta una serie di prescrizioni che sono state elencate in questo documento che vi alleghiamo (CLICCA QUI), anche su queste richieste, in base al progetto presentato, bisognerà sorvegliare.