Boom di rientri dall’estero a Balestrate. Sono ben 25 le persone provenienti da altri Stati e tornate in paese durante la pandemia che sta interessando tutto il mondo. Altre tre invece provengono da altre regioni italiane. In tutto sono 28 le persone tornate a Balestrate dopo il 14 marzo, cioè di recente, e per questo dovranno stare rigidamente a casa, separati dai familiari, senza ricevere visite, e infine prima di poter uscire dovranno fare un tampone. Oggi il sindaco ha detto che ci sono dieci persone in attesa dell’esito, il problema è che i tempi dei tamponi sono lunghi. Addirittura dal 28 marzo per due persone è scaduta la quarantena, il 29 hanno fatto tampone e attendono ancora l’esito senza il quale non possono uscire. Nel frattempo sono stati fatti altri dieci tamponi e anche per questi ci vorranno giorni. Senza esito, dovranno restare ancora a casa.
Nel corso del consueto bollettino che avevamo auspicato, il sindaco ha comunicato che in tutto sono 80 le persone rientrate a Balestrate dall’inizio dell’emergenza. Sono invece 28 come detto le persone rientrate dopo il 14 di marzo quindi più di recente e le ultime 25 sono tutte provenienti dall’estero.
Altra comunicazione riguarda i buoni spesa. Gli uffici dei servizi sociali stanno lavorando per accogliere le istanze e fare alcune verifiche. C’è da giurare che saranno necessari altri controlli approfonditi in seconda battuta.
In tutto sono 119 i nuclei familiari che hanno comunicato di avere reddito zero, cioè zero entrate, zero sussidi e che, stando a quanto c’era scritto nel bando, hanno avuto l’attività sospesa per la crisi e non hanno soldi a sufficienza in banca. Oggi i vigili urbani hanno consegnato i primi 60 buoni. Ci sono anche 20 domande di persone che hanno comunque dei sussidi fino a 500 euro e che molto probabilmente alla fine dell’esame delle pratiche riceveranno i buoni.
I buoni spesa potranno essere spesi in alcune attività che hanno fatto richiesta di adesione. L’elenco si trova sul sito del Comune ed è stato aggiornato in extremis per consentire alle famiglie di avere la possibilità di scegliere dove poter fare acquisti. Ieri avevamo segnalato l’assenza di diversi punti vendita e l’aggiornamento dell’elenco senza le procedure di rito.
A disposizione dei bisognosi c’è anche la Caritas diocesana che fa capo alla parrocchia. In questi giorni inoltre a livello nazionale sono scattate le misure di sostegno per aziende e lavoratori in crisi. Un tassello dopo l’altro, a Balestrate in ordine molto sparso, si va avanti per provare a contenere la crisi nella speranza che questo incubo presto finisca.