Ricupati nella lettera di dimissioni consegnata non aveva fatto trasparire rotture o tensioni col sindaco che anzi aveva elogiato e ringraziato. Ma nel corso delle riunioni per sancire l’alleanza con Rizzo era emerso un malumore legato alle difficoltà di candidatura rispetto agli altri nomi in lista. A cominciare dall’assenza di una candidata donna cui fare squadra per aumentare i potenziali consensi.
Ancora non c’è comunque alcuna comunicazione ufficiale, ma la presenza in sede sembra ormai una conferma.
Quando si è sparsa la notizia del possibile dialogo con Lo Piccolo, il coordinatore Giovanni Ferro in una intervista aveva spiegato che “a noi non interessano i delusi. Ci interessa dialogare, confrontarci con quanti pensano che, anche a Balestrate, è giunta l’ora della “buona politica” E su Ricupati aveva aggiunto che “prendiamo atto che si è dimesso, in posizione critica con l’attuale maggioranza che ha governato negli ultimi 5 anni. Non lo stiamo aspettando sulla soglia o con l’occhio allo spioncino. Se condividerà il nostro progetto, valuteremo con interesse ogni disponibilità. Il nostro progetto ha l’ambizione di volere includere davvero ma alla luce del sole e senza tatticismi. Stiamo pensando, per chi vorrà avviare questo percorso comune, di far sottoscrivere una sorta di protocollo di intenti che, al di là che si vinca o si perda, non possa contemplare “salta fossi, voltagabbana” e opportunismi di vario tipo. In altre parole: se si perde si rimane all’opposizione, se si vince, come noi pensiamo e ci auguriamo, si governa”.
Cinque anni fa Ricupati prese 130 voti. Nel luglio 2012 ebbe un problema di autorizzazioni con lo studio veterinario e scattò un’inchiesta che dovrebbe avere l’epilogo i primi di maggio.