Cronaca di un delirio a Balestrate, l’Enel decide di staccare la luce a mezzo paese e scoppia la rivolta

Nel pieno dell’estate, un bel pomeriggio, commercianti e ristoratori scoprono che l’indomani, 10 agosto, l’Enel avrebbe staccato la luce dalle 17 a mezzanotte per fare dei lavori. Nessuno aveva comunicato nulla, nessuno sapeva. Imbufaliti e furiosi, hanno contattato l’amministrazione che a sua volta ha contattato Enel chiedendo di posticipare. Così è stato sventato un colpo al cuore all’economia locale.

Nel frattempo si scopre che giorno 2 agosto le analisi dell’acqua avevano evidenziato torbidità e quindi una non perfetta qualità, ma la comunicazione è arrivata al Comune solo il 9 agosto, dopo una settimana. Nell’era di internet, delle pec, di whatsapp, della velocità, una comunicazione così importante sulla salute pubblica impiega una settimana per mettere in sicurezza i cittadini perchè passa da chi fa l’e analisi, Asp, Amap, Comune. Attenzione, una settimana per dire che l’acqua non è buona, e poi un solo giorno per dire che i parametri sono rientrati.

Ci sono poi decine di altre segnalazioni che arrivano quotidianamente a questo sito. Non sono belle notizie, non fa piacere a nessuno parlare dei mille problemi di Balestrate, ma questo accade quotidianamente. Nascondere la polvere sotto il tappeto non serve a nulla perché chi subisce questi disagi prova in prima persona il disservizio, i problemi vanno risolti, l’autorevolezza e la credibilità di questo paesino vanno riconquistati. I problemi purtroppo ci sono e spesso sembrano legati a una sorta di mancanza di considerazione e di rispetto di Balestrate. Ma come può l’Enel pensare di staccare in mezzo paese la corrente dalle 17 del 10 agosto senza che l’amministrazione sia stata informata?

Molti ci hanno segnalato il bancomat della Posta che non ha funzionato per giorni. C’è chi evidenzia le mille barriere architettoniche del paese, dove la strada viene chiusa dalle transenne impedendo il transito anche a chi è autorizzato dalla legge. C’è il delirio che si verifica nelle spiagge e in particolare in quelle trattate da serie B, come quella a ridosso del porto dove la nuova strada è un luogo senza regole.
Questo grande caos che invade la nostra costa va a caratterizzare l’esperienza di chi soggiorna in questo territorio determinando anche la tipologia di turisti, che a loro volta andranno a influenzare questa situazione in un terrificante circolo vizioso al ribasso. Così si dequalifica il nostro turismo, giorno dopo giorno sempre di più.