Dal flop della diretta in Consiglio al rilancio del sentiero del pescatore, luci e ombre dei primi sei mesi del sindaco Rizzo

A sei mesi dal voto si può già tirare un mini bilancio di quanto realizzato dal gruppo che ha vinto le elezioni assieme al sindaco Vito Rizzo e quanto invece resta solo una promessa. Ovvio che in questo breve periodo si possono solo mettere le basi per progetti futuri, ma è possibile già intravedere qualche tendenza.

 

RIFIUTI. Non si inverte la marcia. Un calendario tutto sbagliato, problemi di comunicazione con la cittadinanza, una raccolta pessima. Dietro ai numeri altissimi della raccolta differenziata si nascondono disservizi quotidiani di cui si fanno carico i cittadini, su cui è scaricato ogni peso. Problemi ereditati, è vero, ma come giustificarsi se c’è continuità con la passata amministrazione? Come si cambia? Basta fare un esempio: la carta va messa senza sacchetti nell’apposito contenitore. Ma se è pieno, visto che viene raccolta con scarsa frequenza? Va messa a parte, ma come? In dei sacchetti, sembra ovvio, a maggior ragione se piove. Ebbene, questi sacchetti non vengono raccolti. Per quanto riguarda la manutenzione, l’assessore Bosco lamentava la carenza di operai. In cinque anni di amministrazione Milazzo non aveva trovato soluzione. Erano stati annunciati dei correttivi in campagna elettorale. Nell’era Rizzo nulla è cambiato se non la notizia che ora arriveranno le temute fototrappole che combattono il vandalismo ma non rendono di certo migliore la raccolta. È evidente il tentativo del sindaco di sensibilizzare i cittadini in un comportamento più civile, cosa che è una novità, ma se i primi a non fare le cose per bene sono loro, il compito sarà molto più difficile.

DIRETTA STREAMING. Rimane il vero vulnus di questa amministrazione. Era stato uno dei cavalli di battaglia, ci si aspettava che in qualunque modo venissero piazzate ste benedette telecamere. E invece su bilancio e piano regolatore tutto è stato affidato alla leggenda. Forse il piano era questo, aspettare i temi caldi per evitare di conservarne memoria. Si è detto che si sarebbe aspettato il bilancio, ma ancora niente. Un mistero davvero il modo in cui stanno affrontando questo argomento. Rischia di mettere in seria difficoltà la maggioranza anche perché non si sa bene neanche quali passaggi stia facendo nel frattempo per affidare il servizio.

BILANCIO. Qui c’è poco da dire, non è che ci fossero tanti margini di spesa. Ci saremmo aspettati un po’ più di inventiva, qualche idea in più, ma magari ci sarà tempo per questo. Sul fronte del bilancio non vogliamo esprimere giudizi, ci sono state scelte criticate su trasporto studenti e altro, ma per giudicare la gestione finanziaria di un’amministrazione ci vuole più tempo rispetto ad altri temi.

PIANO REGOLATORE. L’iter seguito, quello del commissariamento, dicono che porterà ad accelerare l’approvazione. È quello che tutti si aspettavano e che era stato promesso, ma cosa si nasconde dietro? La protesta dell’opposizione è stata piuttosto fumosa, bisogna dirlo. Quello che non è emerso sono gli eventuali favori che qualcuno. Chi ci ha guadagnato? Quali imprenditori hanno beneficiato e cosa ha perso Balestrate? È vero che alcuni terreni come quello vicino allo stadio sono stati alienati? E davvero l’iter di approvazione sarà coì rapido?

PIANO SPIAGGE. In bilancio sono state messe le somme per gli ultimi adempimenti, ma oggi la cittadinanza non sa praticamente nulla di quello che prevede. Sarebbe buono spiegare quali opportunità possono arrivare.

PROGRAMMAZIONE. Rizzo sta iniziando a imporre il suo metodo, basato su una visione meno provinciale della spesa e dell’azione amministrativa, ma è tutto ancora in divenire. Il costone da valorizzare, il piano di recupero del sentiero del pescatore, accordi coi Comuni del comprensorio, la segreteria universitaria, l’accordo col banco alimentare. Qualcosa si muove, ma in che direzione? Il rilancio del sentiero del pescatore seppur lodevole e rapido, resta ancora incerto nell’attuazione: come sarà valorizzata l’area? In che modo sarà collegata al territorio? In che modo si eviterà che un nuovo finanziamento, come quello dell’era Bonaviri, venga sprecato? Siamo sulla buona strada, ma sarebbe bello avere maggiore chiarezza. A mio avviso sempre meglio un’idea chiara che un finanziamento. La prima resta sempre, il secondo rischia di essere inutile.

PORTO. Tra i balestratesi c’è l’idea ormai radicata che con questo porto non abbiano nulla a che spartire se non tramite il politico di turno che può metterci la buona parola o fare finta di farlo. La società che lo gestisce sta facendo il suo lavoro egregio, ma che ci sia un fortissimo scollamento con la comunità balestratese e il porto, questo è sotto gli occhi di tutti. È il solito affare di pochi. All’amministrazione Rizzo il compito di riportare il progetto porto al centro dell’economia balestratese, alla portata di tutti.

SCUOLA. Qui il vero nodo è la mensa: partirà a gennaio, ma questo ritardo era stato fortemente criticato alla passata amministrazione. Dal prossimo anno dovrà esserci un cambiamento o sarà un flop clamoroso.

TURISMO. L’estate che è passata è stata come un jolly, un momento in cui difficilmente l’amministrazione avrebbe potuto fare qualcosa in più. Certo, forse era davvero meglio non fare nulla che proporre un programma come quello visto, ma è il momento di iniziare a lavorare per capire che taglio dare al paese e lavorare in maniera più scientifica, dati alla mano, con le idee chiare su cosa ottenere e a chi rivolgersi. A cominciare dal prossimo periodo natalizio per finire con la bandiera blù: ma non si doveva partire subito?

POLITICA. Maggioranza in grande fibrillazione per il caso Cavataio-Vitale. È chiaro, chiarissimo che dietro c’è uno scontro tra milazziani e rizziani per conservare posti di potere. Bastava che Taormina si presentasse in giudizio per far diventare Cavataio primo dei non eletti e risolvere la questione, ma gli è stato detto (probabilmente aggiungiamo, secondo fonti molto vicine) di non farlo. Il gruppo sconta un peccato originale: un’alleanza tra due aree che hanno poco e niente in comune. Questa tensione rischia di esplodere da un giorno all’altro. Per il resto la maggioranza è formata da tanti consiglieri alla prima esperienza, normale che siano ancora poco partecipi e parlino poco. Ricordiamo che per anni in Consiglio ci sono stati degli eletti che si sono limitati ad alzare la mano pur avendo un’esperienza più lunga. E ricordiamo anche i danni fatti invece da chi parlava in continuazione. Fossero le parole il problema.

L’OPPOSIZIONE. Da un lato i Cinque Stelle attaccano con l’unico obiettivo di andare contro il sindaco Rizzo in una opposizione a senso unico, ormai scontata. È un modo di fare che potrebbe dare i suoi frutti, oppure no. Il tempo lo dirà. Dall’altro lato Balestrate partecipata ha messo in atto un’opposizione più tecnica, ragionata. In entrambi i casi manca, a mio avviso, la proposta alternativa che dica “ecco come avrei fatto io” piuttosto del “così si sbaglia”. Da Balestrate partecipata replicano: “Fino ad ora abbiamo presentato molte interrogazioni per sapere, ora siamo pronti a dire cosa vogliamo fare e come”.