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Dal pacco di pasta al clientelismo 2.0: ora a Balestrate i consiglieri cercano bagnini e offrono lavoro (coi soldi pubblici)

C’era una volta il pacco di pasta, la raccomandazione, l’aiuto al concorso. Ma Balestrate, si sa, è avanti. Da noi, si va direttamente al sodo: da noi si affida un appalto e il personale lo cercando direttamente i consiglieri comunali. Altro che ufficio di collocamento, altro che bando pubblico. I soldi, quelli sì, sono pubblici, sono tuoi che stai leggendo. Ma il metodo è il più vecchio del mondo: parra cu u consigliere ca ci pensa iddu. E fanculo il rispetto delle regole e i meriti.

La vicenda riguarda il bando per la sorveglianza delle spiagge, servizio che di recente è stato affidato a una ditta di Marsala. Solo che in questi giorni alcuni consiglieri starebbero cercando bagnini per farli lavorare molto verosimilmente con questa ditta. Ma allora la ditta, ha il personale necessario? Che ci sia reato, lo devono stabilire carabinieri e magistratura. Qui il problema non è solo capire se dietro al posto di lavoro ci possa essere qualcosa in cambio. Qui vogliamo capire anche come può una ditta vincere un appalto e presumibilmente non avere subito tutto il personale disponibile.

Attenzione, badate bene, non è che questa notizia l’abbiamo scoperta indagando a fondo o con chissà quale soffiata. Ne è pieno il paese di consiglieri comunali che cercano bagnini con tanto di brevetto, ma a fugare ogni dubbio ci ha pensato direttamente il consigliere comunale di maggioranza, Antonio Bosco, che lo ha scritto serenamente su Facebook, nel gruppo Focus Balestrate, lamentandosi addirittura del fatto che non trovava alcun giovane col brevetto. Ieri ha scritto: ”Vi posso garantire che da ieri cerco ragazzi che hanno il brevetto di bagnino per farli lavorare e nessuno è disposto a farlo”. Più chiaro di così! E se nessuno è disposto a farlo, questo è ancora da accertare. Tanto che Vito Rizzo e il movimento da lui guidato, Spazio comune, gli rispondono: “Ti sei aperto un ufficio di collocamento?”. E ancora: “Ma la ditta che ha vinto la gara si serve dei consiglieri per trovare i bagnini? Questa cosa puzza e non poco”. E già, puzza molto. Bosco risponde che “non si serve dei consiglieri, ma si voleva semplicemente fare lavorare gente del luogo”. Parole dette con una leggerezza assurda.

Certe cose può dirle una ditta privata, non un consigliere eletto per conto di un ente pubblico. Un ente pubblico usa i soldi dei cittadini e ha delle leggi, delle regole da rispettare. È così che funziona la pubblica amministrazione. Chissà cosa ne pensa il sindaco, burocrate di professione, da sempre abituato a seguire la giurisprudenza, quando scoprirà cosa ha scritto il consigliere.
Attenzione, dobbiamo a tutti i costi fare in modo che lavorino giovani di Balestrate, ma questo lo si stabilisce rispettando le regole, rispettando la legge, stabilendo delle premialità nel bando, con criteri inseriti nel bando, non affidandosi a pratiche dal sapore clientelare. Non funziona “parra cu mia ca travagghi”, almeno non con il Comune e i soldi pubblici.

La vicenda riguarda la sorveglianza delle spiagge, che per anni è stata affidata da dalla Società nazionale di salvamento che fa capo a Pino Mannelli. Quest’anno, l’amministrazione ha realizzato un’indagine di mercato per capire quali sono i costi per un servizio del genere e ha allargato la cerchia delle ditte consultate per affidare l’appalto. E questa volta ha vinto una ditta di Marsala. Il totale, circa 32 mila euro, non dovrebbe discostarsi molto dall’anno scorso. Ma non è questo il punto. Ora, vogliamo tralasciare tutte le procedure di gara, che potrebbero in ogni caso essere dettate dalla volontà dell’amministrazione di risparmiare. Ma ad oggi non si capisce se questa ditta ha già comunicato i brevetti e il personale a disposizione, se è pronta a partire. Non si capisce perché nel frattempo, qualche consigliere comunale, in testa Antonio Bosco, si fa promotore di questa ricerca di personale per una ditta che ha da poco vinto una gara e che senza personale rimetterà in discussione l’appalto. C’è qualcosa che non funziona oppure è tutto normale?

Senza scordarci che di mezzo c’è l’estate e la sicurezza a mare, piccolo dettaglio che molti trascurano. Questa comunque non vuole essere una difesa a spada tratta di Pino Mannelli sol perché non ha vinto lui questa volta l’appalto ed è un balestratese. Certo, il suo lavoro meticoloso nel garantire la sicurezza a mare potrebbe aver fatto incavolare qualcuno dei signorotti che comandano in paese e che prediligono il silenzio e la serenità al rispetto delle regole, ma  non vogliamo pensare che questo c’entri qualcosa. La prima cosa che bisogna pensare in tema di soldi pubblici è risparmio ed efficienza. Vogliamo pensare solo che l’amministrazione abbia voluto risparmiare, e che quanto accaduto è solo un pasticcio, di cui l’amministrazione comunale in fondo non ha colpa, aggravato dalla superficialità di qualche consigliere comunale su cui siamo sicuri che forze dell’ordine e magistratura faranno chiarezza. Perché nell’era di internet, neanche il clientelismo 2.0 è ammesso.

Categories: Cronaca
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  • CLIENTELISMO ? se era questo il mio intento di certo non l'avrei fatto su facebook..
    ..CHIAMALO PURE CLIENTELISMO O COME DICI TU " PARRA CU MIA CA TRAVAGGHI"
    VECCHIE LOGICHE DELLA POLITICA CHE NON MI APPARTIENE....IL MIO ERA SOLO UN APPELLO FATTO PUBBLICAMENTE A RAGAZZI IN POSSESSO DI BREVETTO DOVE C'ERA LA POSSIBILITA' DI LAVORARE..COME BAGNINI.E CHE MAGARI PER UN PAIO DI MESI NON AVREBBERO PESATO SULLE SPALLE DEI PROPRI GENITORI..VISTO IL MOMENTO DI CRISI CHE STIAMO ATTRAVERSANDO... BUONA GIORNATA direttore