Dall’antimafia a Balestrate, le sfide del nuovo comandante dei carabinieri

Dall’antimafia fino ad arrivare a Balestrate, dalle inchieste nei difficili territori della Calabria e di Palermo al paese del tuttapposto. Arriva il nuovo maresciallo, Eugenio Benvenuto, al termine di una procedura di avvicendamento durata un paio di mesi. Dopo alcune settimane di vacatio prende il posto di Massimo Monteleone, che ha lasciato la stazione di Balestrate dopo 12 anni di attività lavorativa.

Benvenuto vanta un lungo curriculum nella Dia, la Direzione investigativa antimafia dove ha prestato servizio per molti anni a Reggio Calabria e a Palermo. Così narrano i siti di informazione locale del comprensorio. Negli ultimi anni è stato nel Nucleo investigativo della Compagnia carabinieri di Monreale e infine più di recente ha guidato la Stazione di San Martino delle Scale. A Balestrate troverà una situazione di apparente pace e normalità. Località storicamente terra di mezzo, luogo di incontro e di transito dei malavitosi, paese non ha avuto mai grande influenza nel panorama delle famiglie mafiose pur avendo ospitato storici boss.

Negli ultimi anni però si è registrato un interesse sempre crescente sugli affari locali che ha chiamato i carabinieri agli straordinari. Sul porto ad esempio, diversi anni fa, al tempo delle lotte per accaparrarsi la gestione, o più di recente nell’ambito della gestione dei beni pubblici. È il caso della villetta, l’ex Conchiglia, affidata con un bando molto discutibile a un cognome pesante a Balestrate, quello degli Scalici. Alcune intercettazioni hanno messo in luce anche gli appetiti criminali sulle gare pubbliche.

Territorio tutt’altro che tranquillo, insomma, ma con una popolazione matura e in grado di sostenere l’azione dei militari dell’Arma e con una Stazione che ha saputo tenere testa ai mille problemi di ogni giorno. Del resto le ultime inchieste in questa fetta di provincia hanno svelato diversi tentativi di infiltrazione nella pubblica amministrazione spesso andati a buon fine con lo scioglimento di un Comune dopo l’altro, da Partinico a San Giuseppe e San Cipirello. Filo conduttore delle inchieste è stata spesso la gestione dei rifiuti. Ed è proprio su questo settore che a Balestrate è suonato il primo allarme: la ditta che si occupa della gestione dei rifiuti in spiaggia ha ricevuto una interdittiva antimafia, al momento sospesa dalla giustizia amministrativa. Interdittiva antimafia anche per un lido balneare, chiuso ormai da tempo ma rimasto a lungo con la sua struttura ad occupare la spiaggia. La costa balestratese e tutte le sue spiagge, del resto, meritano attenzione perché sembrano una zona franca dove vige la legge del più forte e dove nel tempo si è registrato l’interesse di noti pregiudicati di mafia.

Nella terra del tuttapposto non si dormono mai sonni tranquilli. Per anni il depuratore avrebbe scaricato reflui e melma e nessuno sembra aver visto nulla o saputo nulla dagli esami. Sono state proprio le indagini recenti dei carabinieri a svelare quanto accaduto.

“Chi comanda oggi a Balestrate” è una domanda a cui gli inquirenti dovranno dare risposta. Persino l’ombra del racket non è mai svanita del tutto e diverse inchieste hanno dimostrato il tentativo di mettere in piedi anche nella piccola Balestrate un giro di estorsioni. Scassapagghiara? Forse, ma mai sottovalutare se non si vogliono compiere passi indietro nella lotta contro la mafia e per la crescita della nostra società. Del resto il silenzio selettivo della politica di fronte agli arresti è quanto di più deleterio ci sia, e ancora non sappiamo manco se il Comune si è costituito parte civile o intende farlo in determinati procedimenti.

Di certo è la droga però il business principale in paese, con una serie di bande, più che di famiglie mafiose, pronte a mettere in piedi nel Partinicese delle grandi coltivazioni e dei giri di spaccio che hanno invaso le piazze compresa Balestrate, svelando uno spaccato di grave emergenza sociale. Affari che rischiano di generare guerre sanguinose tra i vari schieramenti, secondo quanto emerso nell’ultimo blitz della polizia che ha lasciato probabilmente aperti diversi filoni d’inchiesta anche a Balestrate e di cui si attendono gli esiti. Buon lavoro, comandante Benvenuto.

Foto MonrealeNews