LETTERA APERTA
Balestrate, 10 settembre 2020
Al Sindaco del comune di Balestrate
All’Amministrazione comunale del comune di Balestrate
Ai Consiglieri comunali del comune di Balestrate
In data 8 Settembre 2020 alle ore 11,00, presso l’Aula del III piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, ha svolto l’audizione del direttore generale dell’ARPA Sicilia, Francesco Vazzana, e di altri dirigenti di ARPA Sicilia.
È emersa una situazione generale precaria per quanto riguarda il trattamento dei reflui urbani per l’intera isola. In particolare per la gestione AMAP, i dirigenti di ARPA Sicilia sono stati particolarmente severi, segnalando quanto segue:
- Attitudine a non smaltire correttamente fanghi o a farlo parzialmente.
- Nella provincia di Palermo, nel 2017, sono stati smaltiti circa 200.000 m3 di fanghi contro 1.000.000 di m3 degli anni precedenti con evidente ricorso a smaltimento illecito, cioè i fanghi verrebbero sversati, assieme al refluo depurato, in mare.
- Contestazioni e diversità di vedute con AMAP che avrebbe insufficiente personale, maestranze poco specializzateper la depurazione e “comportamenti superficiali”.
- Il gestore deve depurare ma l’Amministrazione comunale deve controllare.
- Anomalia del gestore AMAP, società partecipata, con la città Metropolitana di Palermo come socio di maggioranza; succede che sanzioni proposte da ARPA a carico di AMAP non vengono eseguite dal presidente della Città Metropolitana socio di maggioranza di AMAP.
Tali anomalie rilevate ripropongono l’affidabilità dell’AMAP come gestore idrico integrato. Per cui, oltre alle perplessità espresse da ARPA sulla gestione dei depuratori comunali, per Balestrate è sempre attiva la problematica dell’approvvigionamento idrico per uso umano che da almeno quattro anni presenta gravi carenze, con lunghi periodi di non potabilità. AMAP ha recentemente attivato le procedure per affidare l’incarico a professionisti per rilevare nuove fonti idriche in sostituzione delle acque del Poma. È un’ulteriore conferma che quanto sostenuto dal Comitato scrivente sulla materia non è frutto di fantasia e, come da qualcuno sostenuto, “procurato allarme” ma una reale situazione di pericolo per il benessere della popolazione. Si ricorda che AMAP non ha mai risposto alla nostra domanda con la quale chiedevano le normative che le consentirebbero di utilizzare per uso umano acque di un bacino che riceve reflui non trattati di 15.000 abitanti.
Premesso quanto sopra, considerate le irregolarità emerse dall’audizione sopra citata, anche di natura penale, a carico di AMAP, si chiede al Sindaco del comune di Balestrate e all’Amministrazione comunale quali sono le iniziative che vogliono intraprendere per la tutela sanitaria dei cittadini balestratesi e a tutela del danno economico diretto portato ai cittadini e indiretto per le inferenze negative sullo sviluppo turistico del territorio; sullo stesso argomento si chiede quale vuole essere l’atteggiamento dei Consiglieri comunali. Inoltre, in caso di inerzia o di iniziative finalisticamente ininfluenti del Sindaco e dell’Amministrazione comunale, si chiede alle forze di opposizione presenti in Consiglio comunale quali saranno le loro iniziative.
Si porgono distinti saluti.
Il comitato per l’acqua pulita a Balestrate