Clamoroso a Balestrate, svolta nella politica. Ieri sera Maddalena Cottone ha ufficialmente rinunciato alla proposta di candidatura a sindaco dei milazziani. Il motivo è legato al fatto che non tutti l’avrebbero sostenuta. Questo gruppo oggi non ha un nome da proporre visto che lo stesso sindaco ha detto che non si ricandiderà.
Adesso prende sempre più corpo l’ipotesi del patto con Vito Rizzo con cui Milazzo ha già discusso a lungo. Il nodo verrà sciolto entro domenica, giorno in cui la maggioranza tornerà a riunirsi.
Tra Milazzo e Rizzo, come detto, non c’è un vero accordo ma una trattativa aperta. In ballo c’è il numero dei candidati consiglieri da mettere in lista. La proposta di Totò Milazzo è di piazzare sette candidati del suo gruppo e di confermare in giunta due assessori, Piera Chiarenza e Antonio Bosco. Difficile che Rizzo accetti. La sua proposta prevede invece di ricevere sei consiglieri da Milazzo e di candidarne altri sei lui. Di assessori non si parla.
Ma chi passerebbe con Vito Rizzo? Al momento di certo c’è che il consigliere Paolo Evola, in rotta con le politiche della maggioranza, si tirerebbe fuori. Anche Enzo Tocco e Giuseppe Bacarella non si ricandideranno.
Con Rizzo dovrebbero andare Gino D’Anna, Mimmo Cavataio, un esponente in quota Cataldo, Maddalena Cottone questa volta però in area Milazzo, Renzo Imbrunnone, Giuseppe Ricupati più un nome indicato da Enzo Tocco. In questo modo resterebbe fuori Vito D’Anna che aveva sposato la candidatura di Maddalena Cottone: se dovesse ripensarci e candidare qualcuno, a questo punto sarà Ricupati a fare spazio e si troverà per lui un’altra soluzione. Chiaro che potrebbero esserci modifiche, ma il piano è questo in linea di principio.
A questo punto sarebbero tre i candidati a sindaco: Rizzo, Lo Piccolo e Curcurù o Cataldo. Resta da capire se Rizzo a questo punto accetterà la proposta di Milazzo o se continuerà per la sua strada col suo progetto. Anche perché in caso di accordo perderà il sostegno di alcuni alleati storici.
Che complicate trattative . . . E parliamo di un comune di 5000 anime !