Elezioni, si parte. Il copione è lo stesso, i personaggi pure. Il frullato di nomi e alleanze è in corso. Ma vediamo di capire a sei mesi dalle amministrative come stanno le cose. C’è un primo dato: non ci sono gruppi politici e movimenti solidi, nati da anni: i gruppi nuovi sono nati da poco, per il resto sono i soliti nomi. I partiti politici terranno fuori le loro bandiere: ma vi siete mai chiesti perchè? Perchè le bandiere si escono per le regionali, per le provinciali e per la nazionali, e per le comunali no? È presto svelato il mistero: nelle comunali è più facile fare l’ammuino di turno, allearsi per interessi. La verità è che nelle comunali le persone guardano in faccia il candidato: se questo ha lavorato male, sarà più facile mandarlo a quel paese. Senza bandiere, dietro il motto “uniti senza colori politici per il paese”, ci si può “ripulire” velocemente, si può fare di tutto.
GRUPPO SINDACO TONINO PALAZZOLO_ Il sindaco vuole ricandidarsi. Dicono sia determinato ma questo non spiazza i volponi della politica. Nei corridoi di via Roma molti giurano che è solo una mossa per tentare di allearsi in extremis con qualche gruppo più forte. Sì, ma con chi? Con Benedetto Lo Piccolo sembra impossibile, con Totò Milazzo pure, con il gruppo di Vito Rizzo impensabile. Ma in politica, si sa, nulla è scontato: una poltrona o un favore farebbe cambiare idea a chiunque. Vi ricordate l’accordo con Bonaviri di cinque anni fa? A sostenerlo ci sarebbero come sempre l’attuale presidente della Pro Loco, Giovanni Vicari, i giovani del Pdl, il fedelissimo Salvatore Salvia e Fifetta Delia. Ma Palazzolo, in che partito è finito? Pdl? Fli? Mpa? Di sicuro, con Scoma, definito in un articolo di Repubblica “il numero uno della parentopoli siciliana”, è finito il grande amore.
GRUPPO BENEDETTO LO PICCOLO. Avrebbe già il programma e sarebbe pronto al grande salto. Oggi non è chiaro se si trovi ancora vicino a Gianfranco Miccichè di Grande Sud o al Pdl, ma di sicuro è nel centrodestra. Dopo la candidatura alle provinciali, sfumata per pochi voti, Lo Piccolo è pronto a candidarsi alla poltrona di sindaco e resta il più corteggiato. Avrebbe avuto pure dei contatti con Milazzo, ma al momento la strategia rimane quella delle “idee”: prima il programma, poi la squadra di governo “con chi ci sta”. Del resto, rimane il consigliere comunale uscente con il maggior numero di voti e un gruppo in consiglio con altri due esponenti, Monticciolo e Imbrunnone, che garantisce una solida base di partenza. Al momento Lo Piccolo potrebbe allearsi con chiunque e resta l’incognita più grande del prossimo maggio. Anche perchè gode delle simpatie di diversi sostenitori del gruppo di Tonino Palazzolo, a partire dal consigliere Filippo Musso. E Salvatore Provenzano non gli è mai stato apertamente contro.
GRUPPO BONAVIRI. L’ex sindaco di Balestrate, assieme al consigliere Giuseppe Bacarella e ai suoi fedelissimi resta a guardare, ma avrebbe già avviato contatti e organizzato incontri ristretto. Molto probabile un accordo nei prossimi mesi con altre coalizioni piuttosto che una candidatura del gruppo che fa riferimento al Pid.
GRUPPO VITO RIZZO. “Il solito movimento che nasce a sei mesi dalle elezioni?”. Lo chiede in un volantino lo stesso gruppo di persone guidate dall’ex assessore comunale Vito Rizzo, vicino all’eurodeputato del Pid Antonello Antinoro, che da giorni sta lavorando in vista delle prossime elezioni comunali. La risposta la darà il tempo, oggi mancano i contenuti. Gli unici elementi per giudicare sono due: il primo è la folta presenza di giovani, ma questa non è una novità. Il secondo è lo slogan diffuso su internet, “Spazio comune…scusate il ritardo”, col chiaro tentativo di creare curiosità e aspettative e che vede il web per la prima volta veramente protagonista della politica balestratese. Ne fanno parte l’ex consigliere Gabriella Vitale, il suo successore, Giuseppe Lombardo e alcuni esponenti della sinistra che assieme a Vitale si sono allontanati dal movimento di Rita Borsellino a Balestrate, da Alberto Agrusa ad Antonella Valenti. Difficile pensare che gli attuali consiglieri Guido De Amicis e Alfonso Spica non possano quanto meno orbitare intorno al progetto.
GRUPPO TOTO’ MILAZZO. L’avversario di Palazzolo alle ultime comunali dovrebbe riprovarci, ma al momento starebbe solo sondando il terreno. È chiaro che da solo difficilmente avrebbe i voti per vincere. Con Lo Piccolo c’è già stato un contatto, del resto anche Milazzo è sempre in quota Pdl e rimane vicino al presidente dell’Ars Francesco Cascio. Ma i legami tra Milazzo e l’imprenditoria locale sono un vincolo che pochi accettano per non trovarsi con le mani legate. Vito D’Anna, area Pd di Beppe Lumia, come sempre potrebbe convogliare col gruppo di Totò Milazzo. Stesso discorso per l’ex assessore comunale Mimmo Cavataio, nell’orbita del Pd Nino Papania, che col presidente del consiglio dei giovani, Massimiliano Passaro, potrebbe sostenere Milazzo.
GRUPPO RITA BORSELLINO. Difficile che i democratici si presentino compatti. Discorso a parte per il movimento che in paese fa riferimento a Rita Borsellino e all’ex deputato regionale Giovanni Ferro, che non sarebbe in grado di esprimere un nome di altissimo livello proprio per la candidatura dell’eurodeputato a sindaco di Palermo. Dunque la proposta è quella di candidare comunque un giovane attivista locale, Luciano Longo, sostenuto tra l’altro dall’ex assessore Rosalia Mulinello. Chiaro il tentativo di non disperdere i voti dell’area che fa capo all’eurodeputato Rita Borsellino e creare un punto di riferimento per i numerosi scontenti che si prospettando a Balestrate.
GRUPPO SALVATORE FERRARA. Al momento è il più silenzioso. L’attuale presidente di Città del Mare, proverà a candidarsi? Tenterà di allearsi con altri gruppi? Al momento la possibilità che si possa candidare appare comunque più remota, soprattutti per gli impegni lavorativi, ma con l’assessore di riferimento Paolo Evola, ancoira in carica e tra i più attivi dell’attuale amministrazione, difficile che non si possa riproporre. Improbabile che lo faccia col sindaco Palazzolo.
ma per un paesino di 5.000 abitanti, ci sono 7 formazioni politiche ? non mi pare si parta bene !
Ad ogni buon conto, a prescindere dai nomi, quali sono i programmi concreti di questi signori ?
Potranno sembrare banali le seguenti parole, ma credo che chiunque si metta in corsa per le amministrative balestratesi, dovrà basare il proprio lavoro su due principi:
Responsabilità e Impegno. Siamo allo sbando e non c’è più tempo per “giocare” e parlare “di piccole cose”, anzi diffidate da chi in campagna elettorale dirà le seguenti frasi:
“NOI NON VENDIAMO SOGNI, NON PROMETTIAMO CASTELLI..MA INIZIEREMO DALLE PICCOLE COSE”
“NOI VOGLIAMO DARE UN FUTURO AI NOSTRI FIGLI”
e in effeti..per quest’ultima frase, molti sono stati davvero di parola! Hanno dato un futturo ai loro figli..mandando allo sbaraglio tutti gli altri.
Ci sarà da ridere e al momento è l’unica certezza!