Il parere degli avvocati della Regione è negativo: così si complica la gestione del porto che spetterebbe alla società Marina di Balestrate. Il socio di minoranza, che fa capo all’imprenditore palermitano Gioacchino Guccione, ha infatti presentato un ricorso contro il socio di maggioranza, l’ingegnere Roberto Marconi. Su questo ricorso, la Regione ha chiesto un parere ai suoi avvocati, per capire se poter andare avanti. Il responso è finito sul tavolo dell’amministrazione che adesso è preoccupatissima. In tutto questo, da giorni proviamo a contattare Marconi che non concede nessuna dichiarazione, mentre di Guccione di sono perse le tracce. Sembra inevitabile una protesta clamorosa.
Tutto è ancora bloccato e la Regione non sa che pesci pigliare. Così, il presidente del Consiglio comunale, Gino D’Anna, ha convocato una seduta straordinaria per proporre due cose: primo, chiedere alla Regione di poter gestire temporaneamente la struttura, secondo di organizzare con le associazioni, finalmente, una bella protesta che scateni un putiferio.
Proviamo a capire cosa può succedere adesso. L’assessore al Territorio, Mariarita Sgarlata, da noi contattata aveva chiaramente detto di voler risolvere presto la vicenda. E il dirigente Tanto Gullo ci aveva detto che il parere sul porto era arrivato ed era negativo. Ma uno dei funzionari, Felice Ajello, ha negato. Insomma, una situazione di caos e poca trasparenza che come al solito contraddistingue uno dei settori più ingolfati e a rischio corruzione della Regione.
Quindi adesso sono possibili tre cose:
1) Che Marconi si metta d’accordo con Guccione, anche economicamente ma comunque in forma privata, cosi che Guccione rinunci a nuovi ricorsi e Marconi possa gestire il porto. In questo caso la struttura aprirebbe già in estate.
2) Che la Regione conceda al Comune di Balestrate o si faccia carico direttamente di gestire provvisoriamente il porto affidandolo a terzi. È una delle ipotesi più difficili: può essere mai che mentre c’è un vincitore e tutto questo casino, arrivi un pinco pallino qualunque e gestisca il porto?
3) La Regione decida di affidare, nonostante il parere negativo, la gestione a Marconi. Magari ci saranno ricorsi, saranno vinti o saranno persi, ma intanto il porto aprirà.
4) La Regione decida di prendere tempo per decidere il da farsi. Allora i balestratesi, senza alcun colore politico, dovranno scendere in strada e scatenare la protesta, tutti uniti come non è mai successo in paese. Ricordiamo che a Partinico, contro la Bertolino, anni fa scesero in strada 10 mila persone.
5) La Regione decida di non affidare il porto e di non fare una nuova gara. In questo caso i tempi saranno biblici e nel frattempo la struttura resterà molto probabilmente abbandonata.
“A noi interessa aprire al più presto la struttura – dice il presidente del Consiglio comunale di Balestrate, Gino D’Anna – oggi il sindaco è stato a Palermo e ci comunicherà quanto discusso con il dipartimento del Territorio. Balestrate non può più aspettare, siamo pronti a scendere in piazza”.