Finalmente un’ottima notizia: per la prima volta dopo decenni, un’amministrazione comunale ha le idee chiare e spiega pubblicamente la sua visione di Balestrate. Che sia una visione giusta o sbagliata, non vogliamo commentarlo qui. Ognuno ha le sue idee, e in democrazia i cittadini possono votare quella che più gradiscono. Premessa per coloro che spesso leggono e poi interpretano a proprio modo: chi scrive è assolutamente favorevole a questa chiarezza. Non ci esprimiamo sul fatto che la scelta sia giusta o meno, ma siamo contenti che sia stata fatta, una scelta. Poi i cittadini, se tra qualche anno giudicheranno male il lavoro di giunta e consiglieri, se saranno liberi e furbi, faranno le loro valutazioni e voteranno di conseguenza.
Stiamo parlando sulla visione di Balestrate come paese turistico oppure come altro. Da anni se ne parla, se ne discute, si fanno ipotesi, si criticano le scelte, le spese. Oggi a Balestrate finalmente ci sono le idee chiare.
L’occasione è arrivata in merito alla polemica sulla chiusura parziale di alcune strade, per consentire ad attività economiche ristorative di mettere i tavolini fuori e aumentare i posti a sedere. D’estate, queste attività rivendicano più spazio e più tranquillità per quei turisti, visitatori o comunque clienti che col bel tempo e il caldo si recano a mangiare presso i loro locali. Ma l’amministrazione comunale ha spiegato di avere ricevuto lamentele dalle persone, probabilmente residenti nelle zone: “La gente mi ha chiesto di poter mettere fine a un problema che finiva per limitare la libertà altrui” ha dichiarato il sindaco al Giornale di Sicilia, dove ha parlato anche di “troppi abusi fatti negli anni passati”. Quali siano gli abusi non è specificato, probabilmente spazi occupati dopo gli orari consentiti, rumori molesti, non sappiamo, proviamo a immaginare. Il sindaco ha dichiarato pure che “è stato fatto negli anni passati un vero e proprio abuso del suolo pubblico”.
Quali erano questi abusi? La soluzione di lasciare libera mezza carreggiata, fa intuire che il problema principale fosse il transito delle auto. Ed è lo stesso sindaco a chiarirlo nell’articolo: “Non è più tollerabile che un cittadino non sia libero di fare il suo ingresso in casa con l’auto e in assoluta tranquillità”. E finalmente è stata fatta una scelta: tra la libertà del residente di poter passare e posteggiare senza dover allungare di qualche centinaio di metri con l’auto, e il locale che può aumentare il fatturato d’estate, è stata scelta la tranquillità della gente.
Quindi Balestrate oggi non punta sul turismo e questa è una certezza utilissima: perché chi vorrà investire in questo settore farà meglio a cambiare strategia. E siamo convinti che c’è una parte numerosa di persone, che di questi provvedimenti se ne frega. Del resto a Balestrate la maggioranza delle persone lavora nel pubblico, sono impiegati, hanno negozi che con il turismo c’entrano ben poco e che al massimo d’estate aumentano gli incassi grazie alle presenze. Oppure sono agricoltori, pescatori. Ma il turismo inteso come insieme di strategie e scelte per aumentare i guadagni, è ben altra cosa, significa “penalizzare” il residente per favorire l’attività economica che d’estate fa musica, lavora la sera, la notte. Ripetiamo, per i più distratti: stiamo raccontando una situazione, quanto state leggendo è già successo, qui non ci sono opinioni personali ma fatti e scelte politiche.
Fare chiarezza, sia a livello di politiche internazionali sia a livello di un piccolo Comune, è importantissimo. Perché se uno ha intenzione di aprire un ristorantino, un pub, un locale qualsiasi, convinto di lavorare bene d’estate, adesso saprà che è meglio puntare su altro perchè andrà incontro a tutta una serie di limitazioni che favoriranno la tranquillità dei residenti e penalizzeranno il resto.
Tutto quello che ha una parvenza di iniziativa turistica, onestamente oggi lo interpretiamo come mero intrattenimento in un paese che d’estate aumenta le presenze solo grazie alle case di villeggiatura e ad alcune iniziative private che stanno portando qualche turista dalle nostre parti. E sinceramente, fino ad oggi non è che l’economia balestratese sia andata alla grande, quindi a questo punto meglio cambiare, no? C’è lo spettacolino in piazza? Serve solo a fare contenti alcune famiglie e quattro paesani. Ma va bene così, l’importante che sia stata fatta chiarezza.
Però una speranza, farina del nostro sacco, l’abbiamo: ce la vogliamo mettere in questo articolo: che senso ha cercare di portare tanta gente a Balestrate organizzando festazze e mega eventi costosi? Se arriva tanta gente, e poi i ristorantini non hanno i posti a sedere, o se la sera devono fermare la musica quando ancora sono pieni di gente, a chi gioverà l’utilizzo di tutte queste risorse? La nostra speranza è che si utilizzino i soldi risparmiati per fare abbassare le tasse. Se si fa una scelta bisogna portarla avanti fino in fondo.
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un momento , un momento. Secondo me, non è giusto che si chiudano completamente strade, per favorire questo o quello. Ma erano autorizzati ad appropriarsi di tutta la strada ? O solo di un pezzo, e si sono presi il dito, la mano e tutto il braccio ? Anche a mare, i vari chioschetti si sono negli anni scorsi allargati a dismisura.( e chi si azzarda a toccarli...) Ma non è possibile trovare un ragionevole modus vivendi ? Anche per gli orari della musica dal vivo, bisogna essere ragionevoli, non è che si possa fare carne di porco della gente che nei dintorni vive, e magari vorrebbe riposare.L'equazione turismo=casino non paga più.