Gino D’Anna si dimette da presidente del Consiglio comunale. Non è più lo sfogo più volte annunciato, questa volta è pronto a lasciare sul serio. Il motivo lo ha fatto sapere lui stesso alla sua maggioranza nel corso dell’incontro di questo pomeriggio previsto per le 18: non c’è squadra, non c’è responsabilità, e da solo non può pensare a tutto lui. I consiglieri come reagiranno? Respingeranno le dimissioni?
Gino D’Anna è stato fino ad oggi il parafulmine del sindaco Vito Rizzo in Consiglio, sempre a garanzia di tutti ma unico argine ai continui attacchi dell’opposizione. Nella lista a sostegno di Rizzo, Gino D’Anna è stato considerato tra i milazziani per quanto riguarda i calcoli da fare sui posti in giunta, in base al risultato finale. Lui però si è sempre considerato una componente a parte. In Consiglio può contare sull’asse con la neo eletta Antonella Tocco e addirittura per molti le sue dimissioni sono solo il primo passo verso la costituzione di un gruppo, magari con Piero Taormina, per determinare nuovi equilibri. Tutto questo avrebbe un senso soprattutto nel momento in cui Francesco Vitale dovesse vincere il ricorso prendendo il posto di Cavataio. Insomma, sarebbe il piano B dei milazziani per tornare a essere decisivi in Consiglio: a quel punto ci sarebbero 3 consiglieri certi di opposizione, i 3 fuoriusciti e 5 certi di maggioranza, con l’incognita Rosario Vitale.
Attenzione, sia chiaro, sono solo ragionamenti di chi sta cercando di interpretare le dimissioni da presidente cercando qualche altro motivo. In realtà per D’Anna questa è solo fantapolitica, “io sono sempre al fianco di Rizzo” ha fatto sapere, ma alla sua maggioranza vuole dare un segnale forte con le dimissioni, tornando a fare il semplice consigliere. Certo, in questo caso sarebbe difficile non vederlo indossare i panni del capogruppo, ma il vero dilemma sarebbe capire chi dovrebbe diventare presidente.
Tra l’altro nel gruppo di maggioranza D’Anna è ritenuto una risorsa preziosa per le questioni più complesse a carattere provinciale e regionale, ma negli ultimi tempi è stato costretto a ben altri interventi, a volte anche banali, riduttivi, come guidare i giovani consiglieri, cucire continuamente i rapporti. Questioni di politica locale spicciola. E tutto questo mentre in Aula continuano a piovere attacchi dell’opposizione e lui è sempre allo scontro. Una situazione poco gradita che lo ha spinto a comunicare questa drastica decisione. Vedremo come reagirà la maggioranza.