Premessa: questo post non ha la pretesa di essere scientifico. Proviamo solo a fare un po’ di conti in base alle ultime elezioni per cercare di capire chi è in vantaggio nella corsa alle prossime amministrative. Anzi, se tra i commenti qualcuno vorrà dare il suo contributo con qualche riflessione, che ben venga. Sicuramente ci sono tanti fattori, tante situazioni che qui non stiamo considerando.

Prima di ricordare i numeri, ricordiamo le nuove regole: il voto solo a un consigliere automaticamente andrà anche al sindaco. Sarà anche possibile votare una candidata donna e allo stesso tempo un candidato uomo. Sono due regole che sicuramente influiranno sul risultato finale.

Quest’anno poi c’è l’incognita Curcurù-5 Stelle a scompaginare i piani. In lista ci sono molti parenti di tizio o caio che toglieranno evidentemente voti a qualcuno. Senza scordare che il simbolo dei Cinque Stelle al momento è legato al primo partito in Italia e di sicuro avrà un forte impatto.

Ma vediamo un po’ cosa è successo cinque anni fa.

La lista di Benedetto Lo Piccolo conta potenzialmente del blocco di voti legati alla lista di Barone, quella che prima aveva sostenuto Tonino Palazzolo e che bene o male nelle ultime competizioni ha contato su almeno 900 voti. A questi vanno sommati quelli del blocco di Lo Piccolo che si sono candidati cinque anni fa: Giuseppe Chimenti 111, De Amicis 155, Muscolino 110, Marina Saputo 108. A questi si sommano i 128 voti di Rosario Vitale. Siamo a 1.600 circa, sempre in teoria.

Andiamo alla lista di Vito Rizzo.

Il blocco Milazzo cinque anni fa arrivò a circa 1.850 voti. Questa volta pero dobbiamo togliere i 128 voti di Rosario Vitale, i 111 di Paolo Evola, gli 80 di Massimo Passaro mentre Bacarella non si candida e allora prese 106 voti. Potenzialmente 400 voti in meno e siamo a 1.450.
Dobbiamo però sommare i voti di Maddalena Cottone che nella lista di Rizzo prese 90 voti. Ritorniamo poco sopra i 1.500. Aggiungiamo quindi i voti di Giuseppe Lombardo, 109. Siamo anche in questi caso sui 1.600.

Ci sono però da considerare tutta una serie di candidati della lista di Rizzo di cinque anni fa che insieme raggiunsero quota 400 preferenze. In teoria potrebbero dividersi tra Lo Piccolo e Rizzo.

È chiaro che però bisogna considerare il fatto che molti voti si disperderanno. Dove andranno i 103 voti di Peppe Bacco? e i 100 di Bacarella? E i 100 di Paolo Evola? E Gabriella Vitale quanti voti riuscirà a riconfermare dei 186 presi dieci anni fa?

Ci sono poi altri fattori: i Cataldo candidati nel gruppo di Curcurù quanto incideranno sui 222 voti presi cinque anni da da Bernardo nella lista Milazzo? E in quanti voteranno Curcurù per non aver digerito l’accordo Rizzo Milazzo?

Stando così le cose, se uno dei pezzi da novanta dovesse transitare da una lista all’altra, di sicuro potrebbe risultare decisivo. Le elezioni, che dovrebbero tenersi l’11 giugno, sono lontane…

AMMINISTRATIVE BALESTRATE 2012