“Io, balestratese in giro per il mondo, sto investendo nel mio paese. Ai giovani dico: datevi da fare perchè il mondo è cambiato”

Perché un trentenne laureato che ha viaggiato e lavorato in Germania, a Dublino, negli Usa, all’improvviso decide di tornare in Sicilia e decide di investire denaro e costruirsi il proprio futuro nel suo piccolo paese, Balestrate? Lo abbiamo chiesto direttamente a lui che ha aperto un B&B a Balestrate: www.casaquinzio.it

Chi e Quinzio Mirabella, il ragazzo tornato in Sicilia per investire nel suo paese?
“Sono un ragazzo di 32 anni di Balestrate. Nato in una famiglia normale di ceto medio ho studiato a Palermo Storia. Mamma insegnante e papà ferroviere e un fratello ingegnere poco più grande di me. Amo la Storia, il cinema e lo sport, insomma la mia è una famiglia normale come se ne trovano tante in Italia e in Sicilia”.

Cosa hai fatto in questi anni, dove hai lavorato?
“In questi anni ho fatto praticamente di tutto. Ho terminato gli studi universitari nel 2008 a Palermo, subito ho colto l’opportunità datami dalla mia famiglia di andare negli Stati Uniti a perfezionare l’inglese in un College a New York, dove nei weekend guadagnavo qualche dollaro: montavo e smontavo impianti audio per una ditta di service per cerimonie. Dopo sei mesi sono tornato in Sicilia. Dopo tre settimane ero già a Dublino per perfezionare il mio inglese mentre lavoravo in una caffetteria. Ancora una volta sono tornato a casa, sono ripartito alla volta di Roma e poi di Milano per seguire un master in Business administration. Il lavoro ancora non arrivava e allora mi sono ritrovato ad accettare per sei mesi un lavoro in un grande ipermercato di Pordenone. Poi ancora Sicilia, un lavoro che non ha dato i frutti sperati e la decisione di partire e andare via in Germania”.

Quando hai deciso di lasciare il tuo piccolo paese? E perché?
“Qualche anno fa decisi di provare ad investire nel settore della mobilità elettrica, forse i tempi non erano maturi, non so, ma qualcosa non è andata come doveva e mi sono ritrovato a non avere un reddito. Così ho deciso di ripartire ancora da zero e per l’ennesima volta ho fatto la valigia e via: destinazione Duesseldorf, Germania”.

Cosa si prova a stare lontano dai propri affetti? Come cambia la visione del tuo paese?
“La visione del mio paese sinceramente è cambiata in meglio. Può sembrare paradossale ma è così: nonostante i nostri limiti, i nostri problemi e i nostri ritardi, quando sei fuori capisci davvero cosa rende speciale questa terra. Mi domandi poi cosa si prova ad essere lontani… soprattutto nei giorni di festa o in estate o quando sei triste, pensare a casa ti fa stringere il cuore. So che può sembrare una visione sentimentalistica ma davvero solo chi c’è passato forse può davvero capire di cosa sto parlando”.

Cosa ti ha convinto invece a tornare a Balestrate?
“In Germania ero arrivato ad un bivio: potevo impegnarmi in qualche mese di scuola per perfezionare il mio tedesco in e da poter ambire ad una posizione lavorativa più importante, oppure… tornare.  Mi sono posto una domanda: io voglio invecchiare in una terra che non è la mia? La risposta ovviamente è stata negativa e quindi mi sono detto che il tempo di girovagare per il mondo era finito”.

Cosa hai trovato di diverso a Balestrate?
“Sinceramente non saprei dirti perché sono sempre tornato ogni 6-8 mesi, forse quello che salta subito all’occhio è lo svuotamento del paese: i giovani stanno partendo tutti, sembra siano tornati gli anni ’50”.

Come ti è venuta in mente l’idea di aprire un’attività proprio a Balestrate?
“Balestrate ha un potenziale turistico enorme e credo sia l’unica industria che possa fare vivere e prosperare la comunità. Poi avevo degli spazi di proprietà della mia famiglia da poter mettere a frutto e l’idea di stare a contatto con persone che vengono da altri luoghi, che vengano a dormire nella mia struttura mi piace, il confronto con altre culture è il lascito più bello e importante che le mie esperienze mi hanno regalato. Per questo motivo ho deciso di aprire un bed and breakfast a Balestrate. Ne approfitto per un po’ di pubblicità: il sito internet è www.casaquinzio.it”.

Hai trovato difficoltà nell’avvio dell’impresa?
“Devo dire che di particolari difficoltà burocratiche non ne ho riscontrate fino ad adesso (spero di non portarmi sfortuna da solo). Chiaramente c’è tutto un iter da seguire, bisogna informarsi, non mollare al minimo intoppo, tenere duro, avere chiaro in mente l’obiettivo e fare le cose sempre per bene”.

Cosa ti senti di dire ai tuoi coetanei?
“Più che ai miei coetanei mi sento di dire qualcosa ai ragazzi che hanno qualche anno meno di me e che non studiano e non trovano lavoro: ogni giorno che perdete nello stare fermi vi create un danno enorme. Se qualcuno è ancora lì a credere che tanto qualcosa cambierà e che prima o poi le cose si sistemeranno da sole non ha capito nulla: il mondo è cambiato, non vi cadrà mai nulla per caso dal cielo e non fidatevi delle promesse e di chi vi promette qualcosa…”.

Cosa ti aspetti dai privati e dalla politica?
“Dai privati mi aspetto civiltà e rispetto delle regole. Dalla politica mi aspetto che crei condizioni favorevoli affinchè possa diffondersi una cultura turistica Balestrate”.