Domani il dibattito ci sarà comunque, anche con un solo candidato, anche da soli. Nell’organizzarlo ci ho messo la faccia, ho provato in tutti i modi a venire incontro alle richieste che mi sono state fatte. Non capivo che era solo un modo per perdere tempo.
Non andavano bene i luoghi scelti, non andava bene niente. Sono state accampate mille scuse, ma piuttosto che dire subito no, il confronto non lo facciamo, hanno atteso domenica, 24 ore prima del dibattito, per dire che Curcurù non avrebbe accettato. Questa è una modalità non degna di un Movimento che fa della trasparenza uno dei suoi valori principali.
Ho garantito la massima correttezza, il massimo equilibrio nei tempi delle risposte, nella visibilità di tutti i candidati. Anzi, se dovessimo andare a cercare tutti i vecchi articoli sulle elezioni, il meno bersagliato è proprio il candidato dei Cinque Stelle.
Perché rifiutarsi di partecipare al confronto? Quali sono i timori del candidato Curcurù? Cosa ha da perdere se si propone come candidato di un gruppo nuovo, che non ha scheletri nell’armadio, che rappresenta il cambiamento? Per cinque anni abbiamo avuto un’amministrazione e un Consiglio comunale che non hanno voluto trasmettere in diretta le sedute consiliari, una soluzione che i grillini hanno adottato ovunque hanno governato. Ora questo sarebbe il nuovo che avanza? Questi sarebbero i candidati giovani, quelli che usano i social, quelli che rifiutano un dibattito perché va solo sul web, e lo annunciano sul web?
Non vorremmo che questa campagna elettorale di Curcurù, tutta improntata al buonismo, senza mai attaccare gli altri candidati, nonostante a suo avviso rappresentino il “vecchio” e tanto male hanno fatto, non sia altro che il tentativo di conservare il bacino di voti di protesta che di sicuro raccoglierà, nell’ottica di andare poi in cerca di un posto per le regionali. Ancora una volta, sarebbe l’ennesimo candidato che userebbe i cittadini come taxi per ambizioni personali.
Abbiamo elogiato l’iniziativa dei Cinque Stelle, sembrava il primo vero progetto di rottura. Abbiamo proposto anche a loro le interviste ai singoli candidati, non hanno ancora risposto. Abbiamo inviato le domande scritte come a tutti gli altri candidati a sindaco anche a Curcurù. Non ha ancora risposto. Che peccato, che peccato davvero. Un’altra, l’ennesima occasione persa per questo paese.
Edit ore 12 del 21 maggio 2017
Alle accuse che iniziano ad arrivare dai fan della politica che nulla sanno, dobbiamo ovviamente replicare. Il dibattito in piazza o in altre strutture pubbliche era un’opportunità più complessa da organizzare, almeno per noi. I costi da sostenere, la logistica, tanti i fattori che rendevano difficile questo. Avevamo pensato di organizzare l’evento in un ristorante, dove abbinare cena, dibattito politico e diretta streaming, ma è stato risposto di no. Abbiamo modificato la sede, proposto altri ristoranti, proposto altri luoghi, ma a un certo punto è stato sempre risposto di no. Perchè? Ma pensate che l’unico motivo della nostra scelta sia economico? Che dietro ci sia volontà di manipolare il confronto? Dobbiamo per forza pubblicare tutti i dialoghi avvenuti su whatsapp per dimostrare la nostra volontà di venire incontro alle esigenze dei 5 Stelle? Non scendiamo a tanto. Noi abbiamo fatto una proposta. Non è stata accettata con mille scuse. Questo ci dispiace.