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La grande fregatura “nascosta” del piano regolatore di Balestrate

“Il piano regolatore approvato a Balestrate è uno strumento che non garantisce sviluppo al territorio e rappresenta una beffa per centinaia di balestratesi, che da un giorno all’altro si sono visti modificare la tipologia dell’area dove sono residenti senza poter fare nulla”. È questo in sintesi il commento di alcuni professionisti balestratesi che abbiamo interpellato per spiegare lo strumento urbanistico.
Ma cosa è successo? Il piano regolatore, ci dicono, è stato pubblicato, ci sono state le osservazioni dei cittadini e infine è stato adottato con una presa d’atto da un commissario. Questo il normale iter. Nel frattempo però il piano è passato dalla soprintendenza che ha fatto importanti modifiche sulle quali i cittadini non sono stati chiamati ad esprimere nuove osservazioni. Questa è una cosa inconcepibile, perchè i cittadini sono hanno potuto controbattere a un piano che era cambiato. Il prg è in sostanza diverso da quello su cui i cittadini hanno potuto fare osservazioni. Chi poteva intervenire? Il Comune per esempio, che però ha deciso di non fare ricorso.
Ma quali sono i cambiamenti al prg che i cittadini hanno subito? In sostanza, provando a semplificare, la soprintendenza ha ritenuto di estendere a dismisura l’area del centro storico. Cioè ci sono zone periferiche divenute centro storico pur non avendone le caratteristiche. Questo è avvenuto probabilmente sulla base di vecchi strumenti urbanistici che hanno tratto in inganno la soprintendenza, mentre la parte illustrativa del Comune non avrebbe chiarito nulla in merito. Questo comporterà ad esempio limitazioni nell’edilizia locale e per i proprietari delle abitazioni interessate. Ci sono responsabilità per quanto avvenuto? Sicuramente sono fatti degli errori a tutti i livelli, per incompetenza, poca attenzione disattenzione, difficile dire esattamente cosa sia successo. Ciò che molti vorrebbero sapere è: cosa si può fare adesso? Ci dicono che qualcuno sta avviando dei ricorsi come singolo cittadino. Alcuni professionisti spiegano che si potrebbe provare a rimediare in parte intervenendo con alcuni strumenti urbanistici che consentono di scendere nel particolare e autorizzare certi lavori. Ci vorrà tempo, e nel frattempo tutto è cambiato, per non cambiare niente. Anzi, forse le cose stanno pure peggio. 

Categories: Cronaca
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