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Legambiente: non ci fidiamo della Bertolino e della politica. Ecco le proposte per assicurare veri controlli alla nuova industria

Legambiente Partinico è stata una delle più grandi spine nel fianco della Bertolino in tutti questi anni. Sul progetto che prevede lo spostamento della distilleria in contrada Bosco Falconeria ha espresso le nostre stesse perplessità: non si fida. E’ inutile che i politici di Balestrate, da finti tonti, dicono di essersi interessati e di avere avuto rassicurazioni. La verità è che la Bertolino è stata già condannata per non avere rispettato alcuni obblighi. Quindi, cari politici, per una volta evitate di parlare a vanvera ed evitate di continuare a fare danni, che alla nostra salute ci pensiamo noi cittadini. Voi di danni (porto, prg, alberghiero) ne avete fatti già abbastanza. Fidarsi è bene, ma non fidarsi, in questo caso, è mooooolto ma molto meglio. Diffidate cittadini, di chi vi dice che è tutto apposto. Perchè quando ci sono tanti soldi in mezzo non c’è niente di tranquillo.

Ecco cosa scrive Legambiente:

Dagli anni Ottanta ad oggi, la delocalizzazione è stata una richiesta costante del movimento ambientalista. Le battaglie per migliorare la qualità della vita portarono per ben due volte alla chiusura della distilleria e al sequestro degli impianti.

Quando l’estate scorsa ci siamo opposti alla delocalizzazione, lo abbiamo fatto perché valutavamo negativamente i costi per la comunità di Partinico  che comporta e i regali per la Bertolino che contiene quella proposta: tra le altre cose, addirittura si arriva a concedere alla Bertolino, un’azienda che deve due milioni e 70.00 euro al Comune per danno ambientale, un’area edificabile di 70.000 metri quadrati, un premio che è un assurdo atto di vassallaggio. Non accettiamo lezioni da parte degli  pseudoambientalisti e dei sicofanti dell’ultima ora.

– E qui interveniamo noi di Balestratesi.it. Ma secondo voi, un imprenditore che ha un’area edificabile a disposizione, non avrà tutto l’interesse a smontare un fretta e trasferire tutto? Ecco perchè non dovete credere a chi vi dice che “tanto passeranno anni e anni prima che si trasferisca”. Se non ci battiamo, quelli in tre anni sono davanti alla nostra porta. –

 

Scrive ancora Legambiente:

Non ci fidiamo né di questa amministrazione comunale che ha garantito l’assoluta impunità con l’assenza totale di controlli alla distilleria per anni, né di tutti quei consiglieri comunali che hanno espresso un atteggiamento di acritico servilismo nei confronti della titolare della distilleria, profondendosi in salamelecchi e atti di omaggio, non degni di rappresentanti del popolo. Né ci fidiamo ovviamente di chi gestisce la distilleria che, come dimostrano i vari interventi della magistratura negli anni e l’esperienza diretta dei cittadini, non ha brillato per rispetto delle norme ambientali e dell’ambiente

E’ per questo che noi chiediamo a tutte le autorità competenti non esclusi gli impiegati comunali, il rispetto delle norme antiinquinamento, per evitare che ci siano zone franche di privilegio e di non rispetto delle leggi.

E qui andiamo alle proposte:

 Chiediamo in sintesi:

a) che siano rispettati i limiti di legge

b) Che siano realizzati i sistemi di abbattimento degli inquinanti liquidi, atmosferici e dei rifiuti

c) Che siano installati i misuratori in continuo delle emissioni inquinanti

d) Che venga indicato  il recapito finale degli scarichi liquidi del nuovo impianto, che non c’è nel progetto di massima

e) Infine che nelle more del trasferimento dal vecchio sito al nuovo, la distilleria sia sottoposta ai controlli previsti dalle leggi per eliminare gli inconvenienti lamentati dai cittadini anche nell’ultimo periodo, senza garantire l’impunità a nessuno.

 

Per questo motivo nei prossimi giorni chiederemo un incontro all’Assessore regionale al territorio e all’ambiente per chiedere garanzie in merito.

 

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