Di sicuro qualcosa non va, non quadra. E il timore è che il danno non riguardi solo il servizio idrico di per sè, ma anche la salute dei cittadini. A Balestrate la questione acqua resta irrisolta. C’è la forte impressione che il gestore del servizio, l’Amap, a cui noi paghiamo le bollette, non ce la racconti giusta. E quindi pretendiamo che il sindaco Vito Rizzo alzi la voce e faccia chiarezza verso una società che ha degli obblighi che in diversi casi non ha rispettato. Ha tutta la cittadinanza dalla sua parte, non ripeta gli errori del passato. Non è Amap che va tutelata, sono i cittadini.
Balestrate continua ad avere problemi d’acqua. Un anno fa all’improvviso scoppiò l’emergenza idrica a causa di una presunta frana della sorgente Martine. Ci fu un insabbiamento. Si parò di un problema gravissimo. Fu convocato un Consiglio comunale, furono ascoltati i tecnici. Uno di loro disse testuali parole: «Purtroppo l’insabbiamento della sorgente Martine la si può paragonare ad un vero e proprio terremoto – furono le parole di Francesco Di Blasi, tecnico di zona -. Bisogna ricostruire ex novo e ci vorrà del tempo».
Ora a distanza di un anno si scopre che Martine è di nuovo in funzione. Quindi avranno fatto dei lavori, immaginiamo. Boh, non si sa. Si sa soltanto che in piena estate, nuovamente, rispunta sabbia nelle condotte. E partono i lavori di pulizia. Ma perché? Quali sono le cause? Sono stati mai fatti realmente i lavori?
E poi andiamo alla questione potabilità. Ma l’acqua perché non è potabile? E cosa significa non potabile? Si può usare per cucinare?
L’acqua viene ripulita col cloro? E che metodo viene utilizzato? Perchè alcune fonti ci dicono che talvolta si usano delle pompette che spruzzano il cloro a intervalli regolari e che quindi di notte e la mattina presto il cloro si è accumulato e l’acqua è più ricca. Un toccasana bere acqua con molto cloro…E’ così anche per Balestrate? Il Comune ha tutte le analisi e i controlli fatti per legge? Può mostrarceli?
In un intervento su internet l’ex sindaco Salvatore Campo è stato chiaro: “L’inquinamento è legato all’insabbiamento delle vasche? Se si, la soluzione sarebbe dovuta essere relativamente facile da risolvere, ma così non è stato. Gli interventi dell’ente gestore sono stati infruttuosi? Se dopo un anno l’ente gestore è incapace a risolverne i problemi, bisogna pensare a cacciarlo via e a chiederne i danni? Oppure, l’inquinamento non è soltanto una questione di insabbiamento…”.
Insomma, cosa ci stanno nascondendo?
La politica è stata incapace fino ad ora di dare risposte. Consiglieri di maggioranza e opposizione, comitati civici, siamo stati tutti divisi in paese e l’unico obiettivo è stato quello di fare scruscio senza mai avere risultati. Forse è il caso di mettere da parte tutti i dissapori visto che in ballo c’è la salute pubblica? Forse è il caso di scendere tutti in strada senza aspettare una nuova maxi emergenza? Forse l’emergenza c’è già e riguarda la nostra salute?
Sempre Campo lo chiede chiaramente: “L’inquinamento è di tipo microbiologico??? La risposta ha un rilievo altissimo.I problemi stanno tutti nella sorgente Martini? Se si, basterebbe regolarizzarne la distribuzione per evitare i disagi all’intera popolazione. Se no, forse bisogna riconsiderare scelte infelici fatte nel passato per l’approvvigionamento idrico. Perché la questione è circondata da mistero?”.
Già, perché è un mistero? Perché Amap non spiega chiaramente quali sono i problemi?
Non è possibile che la sorgente Martine un giorno è distrutta e qualche mese dopo torna in funzione per poi insabbiarsi di nuovo. Non è possibile che l’acqua risulti sempre non potabile.
“La non potabilità delle acque è un fattore di rischio per la salute individuale e pubblica, di cui ogni cittadino deve essere preoccupato e ha il diritto di esserne correttamente informato” dice Campo. E lo ripetiamo a gran voce tutti noi. Ci sono continui guasti alle condutture, siamo un paese colabrodo. Iniziamo a usare il pugno duro con Amap, non siamo buoni solo a pagare le bollette.