“Oggi la firma? Ma di che? Nemmeno per idea”: il dirigente generale del dipartimento Ambiente, Tano Gullo, smentisce così tutte le dichiarazioni che nelle ultime settimane sono circolate a Balestrate. Politici e amministratori, avevano anticipato la Pasqua trasformando i venerdì balestratesi in giorni sacri: di settimana in settimana, a Balestrate ogni venerdì è stata annunciata la firma della convenzione che avrebbe affidato la gestione del porto a Marina di Balestrate. Ciò è assolutamente falso, dicono dalla Regione: oggi non era prevista alcuna firma.
Cerchiamo di fare chiarezza: stampatevi questa pagina e conservatela per capire come stanno le cose. La gara per gestire il porto è stata assegnata con enorme ritardo per via di scontri giudiziari. Per cui la ditta che alla fine ha vinto, si trova di fronte un porto con danni e numerosi lavori da fare. Chi li effettuerà? Chi pagherà? Ecco, su questi punti è in corso la trattativa tra la società che ha vinto e la Regione e che sembrava a buon punto. Intanto è nato un altro problema: l’inchiesta sul cemento depotenziato ha causato almeno per il momento l’interdizione di una parte dell’area portuale, per cui solo una minima parte sarebbe stata agibile. Ebbene, questo problema, assieme a quello dei lavori da effettuare, sono stati oggetto di un parere richiesto all’ufficio legislativo e legale della Regione atteso a breve.
Andiamo avanti. Oltre a questi ostacoli, ne è nato da poco un terzo che sta complicando le cose: la società che oggi discute con la Regione, non è più nella composizione la stessa che vinse la gara. Non c’è più Italia Navigando ma c’è il gruppo Mare 2 che fa capo all’ingegner Marconi. E Marina di Villa Igiea e Motomar, che erano soci di Italia Navigando, oggi hanno quote minime, non sono rappresentate nel consiglio di amministrazione e sono quindi ai margini dopo un aumento di capitale. Per cui ora si sono incazzate e hanno fatto un esposto segnalando queste anomalie.
Certo, in questo grande caos c’è chi accusa le ditte palermitane di voler favorire le loro attività consolidate e di non avere interesse a lanciare Balestrate, ma qui dobbiamo fare parlare solo le carte e non ascoltare i boatos.
La Regione adesso vuole vederci chiaro e dunque passerà ancora del tempo prima della firma: l’affidamento della gara è ancora legittimo?
In tutto questo, abbiamo l’amministrazione comunale che non solo ha alcun potere nella vicenda, non solo non protesta a gran voce incazzata per quanto sta succedendo, ma parla di firme che ancor non sono manco nei sogni della Regione. “Venerdì prossimo ci sarà la firma della convenzione tra la società Marina srl di Balestrate e la Regione” ha annunciato il sindaco Totò Milazzo su giornali e siti internet. Non ci risulta siano dichiarazioni smentite, sono dichiarazioni che si trovano nero su bianco sui giornali. Siamo certi comunque che certe dichiarazioni vengano fatte in buona fede. Molto probabile che qualcuno lo abbia informato male, o magari ha solo capito male. Ecco, consigliamo in questo momento di non fidarsi di nessuno e di ricompattare il fronte balestratese contro tutti: contro imprese, regione, contro tutti, serve una maxi protesta, un casino che faccia mettere tutti sugli attenti e sbrigare la faccenda porto in breve tempo. Basta col buonismo, se i balestratesi onesti sono ancora vivi, battano un colpo. E soprattutto, basta coi falsi annunci: non c’è di peggio che sentirsi presi in giro oltre che danneggiati.
Ci preme ricordare che diversi degli attuali amministratori e consiglieri comunali sono tra colo i quali decisero di votare la partecipazione alla gara per la gestione del porto assieme alla ditta Ustica Lines: così dopo aver perso la gara, Balestrate è rimasta totalmente fuori dalla gestione e sulla carta non ha alcuna garanzia. Un grazie di cuore ai nostri politici e ai balestratesi che da 30 anni votano le stesse persone danneggiando il nostro paese. Applausi.
Ancora vi stupite?, finché la torta non sarà divisa equamente il porto non diventerà porto. Gli interessi economici sono considerevoli e ci sono cento cani sopra un osso. Non sarà certo il sindaco, dirigente generale, il politico di turno né tanto meno i balestratesi a decidere chi come e quando “”SI MARITA A ZITA””. Non dimentichiamoci che Balestrate si trova nel triangolo delle bermuda (Partinico – Alcamo – Castellammare – Borgetto………..), avete dimenticato chi ha fornito il cemento per la realizzazione del (cosiddetto) porto!?. Siamo qui, chi vivrà vedrà e sono convinto che al momento in cui a zita si marita la torta è stata finalmente divisa equamente. bye bye.
Questa vicenda del porto, tra il farsesco e il tragico, visto che ci è scappato anche il morto,qualche anno fa, è destinata a non finire più. Inoltre ci sono problemi, e grossi, per la strada di accesso, con un contenzioso tra Comune ed impresa che doveva realizzare l’opera.
A questo punto, occorre un gesto simbolico forte.
Mi verrebbe voglia di dire:
“Riprendetevi questo maledetto porto e ridateci la bella scogliera che c’era un tempo dove da bambino con i miei cugini e zii andavo a raccogliere ricci di mare e fare i tuffi in mezzo agli scogli…” ricordi dei bei tempi che furono, ma gli interessi oggi superano tutto…che schifo assoluto mi viene solo da vomitare di fronte a tutto questo scempio.. ma la colpa è anche di noi balestratesi che sappiamo solo lamentarci ma non RIBELLARCI !!!