Oggi in Consiglio comunale arriva la bomba del bilancio. Ma cosa cambia per i cittadini? Cosa devono temere?
Alle 18 in Consiglio si discuterà sostanzialmente di fare ricorso a un piano di salvataggio. L’alternativa sarebbe il fallimento del Comune con gravi ripercussioni anche sul piano delle responsabilità. Con il ricorso al piano, invece, entro 90 giorni il Comune elaborerà un documento prevedendo tagli e interventi vari per sanare i conti. Chi pagherà? Ovviamente la comunità balestratese.
Abbiamo sentito alcuni esperti che hanno chiarito i vari passaggi. Col piano di riequilibrio si potranno deliberare ad esempio l’aumento di aliquote a danno di tutti coloro che hanno una busta paga. L’Imu invece è già al massimo. Tanti servizi rischiano di rincarare o di scomparire. L’amministrazione dovrà impegnarsi nell’alienazione dei beni, cioè nella cessione di beni non indispensabili. Quindi tutte quelle strutture che negli anni non siamo riusciti a valorizzare. Un’altra parte delle somme arriverà grazie l’accesso a un fondo di rotazione, mentre bisognerà capire come saldare i debiti coi creditori. A pagarne le spese, ci spiegano i tecnici, sarà anche la macchina comunale, che rinuncerà ad assunzioni e subirà il taglio di una parte del salario accessorio. Attenzione, bisognerà rideterminare la pianta organica e capire se il numero di dipendenti è proporzionato e corretto in base alla normativa.
Si poteva fare qualcosa prima? Intanto, ci sono debiti che secondo l’opposizione potevano essere almeno ridotti. La vertenza che interessa la strada di accesso al porto, spiegano ad esempio i consiglieri, era stata interessata nella passata legislatura da una transazione mai portata a termine in questi anni, e si parla di diverse centinaia di migliaia di euro di possibile risparmio. Ci sono poi i costi della politica, che sarebbero oltre i 100 mila euro l’anno, che in cinque anni fanno mezzo milione di euro di costi. Giustificano i risultati?
La pandemia ha chiaramente dato il colpo di grazia a un sistema che era già pericolante, perchè la capacità di riscossione è crollata. Ma in questi anni il Comune non è riuscito a cavare un solo euro dalla gestione dei propri beni. E adesso rischia di svendere il proprio patrimonio.
Il piano di risanamento dovrà prevedere non solo aumenti a carico dei cittadini ma anche tagli. La comunità balestratese sconterà il taglio di tutta una serie di servizi. Lo sport ad esempio rischia di rinunciare a qualsiasi forma di contributo. Dimentichiamoci spese e contributi di ogni tipo, le associazioni o vivranno di idee e forza propria o scompariranno. Tutte le spese non obbligatorie e ogni semplice rimborso sarà a rischio.
Di tutto questo, come avete avuto modo di vedere, non ne parla nessuno, la politica è in campagna elettorale e vive in un mondo dei sogni fatto di milioni e progetti che non hanno portato alcun valore aggiunto a Balestrate. Questa sera dalle 18 in Consiglio si discuterà del presente e del futuro di Balestrate. La delega al bilancio, per chi non lo sapesse, l’ha tenuta il sindaco, vedremo oggi in Consiglio cosa diranno e qual è il loro piano. I tempi sono strettissimi, perchè di mezzo ci sono le elezioni e toccherà al prossimo Consiglio – ma guarda un po’ – affrontare questi delicatissimi argomenti che incideranno sulle tasche dei cittadini.