Piano regolatore, porto, ex colonia marina: mentre i candidati parlano e litigano i problemi di Balestrate restano irrisolti

Mentre i politici locali giocano e litigano per un posto in prima fila alle prossime elezioni, a Balestrate restano irrisolti alcuni nodi spinosi. Chiunque alla fine sarà eletto, dovrà fare i conti con alcune questioni che negli ultimi cinque anni al massimo hanno fatto qualche passo avanti, ma necessitano sicuramente di grande attenzione.

A cominciare dal piano regolatore, “restituito” dalla Regione e ormai pronto per essere approvato in Consiglio. Ma su questo importante e attesissimo strumento urbanistico pendono alcune ombre, quelle degli interessi di privati cittadini. Ci sono diverse richieste che riguardano soprattutto lottizzazioni e che andrebbero a stravolgere quanto previsto invece dal piano. Una delle più discusse riguarda l’area dell’ex distilleria Vitrano, dove è prevista come destinazione edilizia scolastica e verde pubblico mentre i proprietari vorrebbero realizzare ben altro, oppure nella zona alta del paese, vicino alla “Croce”, in un’area dove è prevista edilizia popolare un privato vorrebbe costruire abitazioni. Come si comporteranno le coalizioni che hanno intenzione di governare Balestrate? Questi sono i temi su cui dovrebbe esserci la massima chiarezza possibile.  E sul nuovo territorio, come hanno intenzione di comportarsi?

Restano in sospeso anche i nodi dell’ex colonia marina e della nuova scuola alberghiera, sulla quale si attende la mossa della Provincia che aveva promesso di avviare il progetto se il Comune avesse reso disponibile un’area dove costruire la struttura. L’area è stata identificata fuori dal centro abitato, a circa un chilometro dallo svincolo dell’autostrada, ma ancora del progetto non ci sono notizie.

Senza contare tutti gli interventi a breve e medio termine di cui necessita il paese. A cominciare dalla viabilità, che oggi vede Balestrate fortemente penalizzata. Pensate un po’ alla via Mattarella: per chi viene da fuori paese per andare a mare, quella strada è una vera e propria via di fuga che consente a chiunque di venire a Balestrate, sfruttare mare e spiaggia e andarsene senza neanche passare dal paese e acquistare mezza bottiglia d’acqua.

E poi l’immancabile porto. Alla fine dello scorso anno avevamo annunciato che entro l’estate avrebbe aperto i battenti ma con delle limitazioni. E così sarà, ma restano da chiarire alcune questioni, come quella del carburante o della corrente elettrica, per capire quando la struttura potrà essere pienamente operativa.

Di fronte a questi grandi temi, oggi abbiamo sentito solo parlare di nomi, di alleanze, di idee astratte. Ma delle reali esigenze di Balestrate, ancora c’è ben poco.

Ci sono solo i nomi. Le coalizioni sembrano delineate. Spazio comune continua a dialogare con qualche candidato ma ormai è certo che il nome di Vito Rizzo. Totò Milazzo pare determinato a riproporsi così come Tonino Palazzolo. Il gruppo di Salvatore Ferrara sta a guardare e nonostante diversi incontri con Milazzo è ancora lontano da un accordo. Benedetto Lo Piccolo farà le primarie e probabilmente alla fine sarà lui il candidato.