Succede ad Alcamo che la politica parli pure ai sordi, mentre a pochi chilometri di distanza, a Balestrate, non basterebbe il linguaggio dei segni per capire cosa stanno combinando dalle parti di via Roma. Perché nonostante il profilo Facebook attivato e i primi passi di comunicazione istituzionale on line, di quello che sta realizzando la giunta Milazzo, non sappiamo molto.
Eppure, ironia della sorte, a pochi chilometri di distanza, ad Alcamo, c’è un giovane assessore, molto noto a Balestrate, che sta stupendo tutti per la passione e l’impegno che sta mettendo nel suo lavoro. Ylenia Settipani, conosciuta come Francesca, è stata incaricata qualche tempo fa di guidare i settori della promozione sociale, delle politiche giovanili e delle pari opportunità. E lo sta facendo con la massima trasparenza: ha creato una pagina su Facebook dove addirittura comunica ai cittadini utilizzando il linguaggio dei segni.
Sordastra, laureata in Lingue e traduzione, Settipani da quasi un decennio è impegnata nell’ambito del sociale, inizialmente come volontaria e successivamente come formatrice esperta a livello Europeo nell’ambito dell’inclusione sociale dei disabili e dei giovani in situazioni di svantaggio. Nel suo profili si descrive come “progettista, formatrice e promotrice dei diritti dei disabili, sia in ambito nazionale che a livello europeo. Impegnata politicamente con orientamento politico nel centrosinistra per la tutela del sociale, dei giovani e della mobilità sostenibile”.
Settipani ha messo a disposizione pure una mail, assessore.settipani@gmail.com, e quasi quotidianamente rendiconta ai cittadini i risultati della sua attività. “Dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente”: è il motto che campeggia ben in evidenza sulla sua pagina Facebook. In poche settimane ha avviato tantissime iniziative, come il servizio di assistenza scolastica a favore di alunni affetti da disturbo autistico che frequentano la scuola dell’obbligo.
Ha dovuto fare i conti pure con le critiche: c’è chi l’ha accusata di “sfruttare” il suo handicap per chissà quali fini. Lei, garbatamente, ha risposto: “Ho scelto io di scrivere Sordastra come prima caratteristica nel mio curriculum. Primo perché spesso la sordità viene vista come patologia, un difetto da correggere e pochi sanno che questa caratteristica rispecchia una cultura, meglio una sub-cultura, che io con fierezza rappresento e mi senti di farne parte perché la comunità sorda italiana e internazionale ha contribuito alla formazione e conformazione di una cultura della diversità”. Quindi, Settipani ha posto questa domanda a chi le ha scritto: “Lei crede che nel mio caso la sordità rappresenti un ostacolo o un arricchimento culturale della diversità?”.