Quel patto tradito sui rifiuti: amministrazione premiata, cittadini no: le tasse non calano

Ho ascoltato con attenzione la trasmissione di Primaradio condotta dal bravissimo amico e collega Giacomo Maniaci, e devo dire che i dubbi che avevo sono diventati certezze. Il patto tra cittadini e amministrazione, tra chi deve fare la raccolta differenziata e chi deve dettare le regole, si è rotto. O almeno è ridotto a un filo sottile che può reggersi solo grazie all’educazione e alla civiltà del popolo balestratese.

Il patto che sta alla base della raccolta differenziata prevede che a fronte della separazione fatta in casa dei tipi di rifiuto, alla fine i cittadini vengano premiati con una riduzione della tassa e con un ambiente più pulito. Nella trasmissione radiofonica però i nodi sono venuti al pettine con grande evidenza. Dopo che l’assessore si è lasciato andare in un lungo elogio delle percentuali di differenziata, sul premio a Catania per Balestrate preso per il secondo anno consecutivo, dopo essersi proposto con amore verso i cittadini dedicando loro il premio, il conduttore Maniaci gli ha chiesto: mi scusi, ma a fronte di tutto ciò, ai cittadini cosa resta? Un premio? Uno sconto?

E qui è iniziato un altro tipo di discorso, tutto incentrato sugli aumenti del costo del conferimento in discarica, e su presunti benefici che in cambio avrebbero i cittadini di cui però non abbiamo contezza. Insomma, nessuna risposta concreta se non: lo sconto non è stato fatto perchè i costi sono aumentati e quindi non è colpa nostra. Assessore, allora non vada a ritirare il premio, o lo faccia non sorridendo ma protestando clamorosamente contro un sistema che non funziona. E soprattutto dimostri pubblicamente che la tassa non poteva essere realmente tagliata. Perchè abbiamo qualche dubbio in merito.

Purtroppo ai cittadini resta l’onere di  una raccolta non perfetta, questo è chiaro a tutti, ma ormai è stata fatta l’abitudine. Senza scordare il secondo calendario in cui non si è previsto in tempo cosa fare quando ci sono le feste e bisogna cambiare i giorni di raccolta. Per cui puntualmente arrivano i messaggi di correzione programma negli ultimi giorni. Che dunque tutti i disagi e i sacrifici siano in capo ai cittadini, questo è evidente. Ma poiché non c’è un autogoverno ma esiste una politica che amministra, questa politica qualcosa deve pur farla? L’esaltazione per avere ridotto a due giorni la raccolta dell’indifferenziato deve trovare per forza un freno davanti al fatto che la tassa sui rifiuti non è stata abbassata.

Sia chiaro, non è che guardandoci attorno abbiamo altri Comuni tutti virtuosi, anzi. Ma c’è stato un tempo in cui parte di questa maggioranza, e mi riferisco ai rizziani, sprizzavano ambizione e speranza da tutti i pori, si affermavano come nemici della mediocrità, propensi più a guardare le eccellenze, seppur rare, che ci circondano, piuttosto che accontentarsi delle numerose situazioni negative che purtroppo caratterizzano la Sicilia. Insomma, ci sono dei Comuni capaci di abbassare la tassa sui rifiuti? Sì. Allora è a loro che dobbiamo guardare, dal momento che queste alte percentuali di differenziata sono figlie di enormi sacrifici che pesano esclusivamente sulle famiglie. Spero con tutto il cuore che almeno i nuovi politici non perdano mai la capacità di sperare e guardare al meglio, di non accontentarsi.

E che dire dell’erbaccia? Delle strade sporche, che diventano un pericolo con le alte temperature e con gli insetti che proliferano in estate? In campagna elettorale, se non ricordo male, fu prospettata una soluzione alla carenza di personale per la manutenzione del verde. Si era parlato di baratto amministrativo, di procedure per migliorare la cura del territorio. Di tutto questo ancora non c’è nulla se non la vaga speranza che un giorno, diminuendo i rifiuti da raccogliere, gli operai si possano dedicare alla cura delle strade. È la promessa che Antonella Tocco, consigliere comunale, prova giustamente a strappare all’assessore pubblicamente. Una promessa, come quella di abbassare la tassa sui rifiuti. Andrà meglio?