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Scende Rizzo, salgono i 5 Stelle: cosa è cambiato a due anni dal voto

Due anni fa l’elezione dell’amministrazione Rizzo. Giovani che promettevano di trainare vecchi volponi della politica per cambiare Balestrate. Come stanno le cose oggi?
Da diverse settimane provo a scrivere un’analisi politica equilibrata, ma sto trovando mille difficoltà. Criticare è facile, proporre pure, ma la cosa più complessa è provare a motivare tutto quello che si dice.

Ho avuto modo di scrivere che questa amministrazione è segnata da tanto fumo e poco arrosto. Ma non voglio lasciare la critica senza provare a spiegare cosa non sta funzionando. E soprattutto senza le dovute distinzioni. Perché è chiaro che ci sono assessore come Saputo dieci spanne sopra per intraprendenza e operatività, e assessori come Lombardo lasciati allo sbando con deleghe pesanti che nessuno potrebbe mai portare a termine con successo. Ferrara e D’Anna sono due amministrazioni a parte, abbiamo tre giunte a Balestrate, sembra non esserci dialogo. Ma a chi giova tutto questo?

La conseguenza è una sola: la mancanza di programmazione. Il comitato per i 200 anni di Balestrate è stato convocato senza neanche istituire il capitolo di bilancio, ma come si fa. Per poi annunciare il bilancio tirando in ballo soldi per strade e opere che invece sono  finanziate da Roma.

Amministrare è difficile, è vero, verissimo, ma se uno fa una cosa, se la programma, la deve fare bene, almeno quella cosa. Non è possibile che tutto quello che si fa deve sempre favorire qualcuno e non tutta la collettività. Sono argomenti noti a tutti.

Da sempre a Balestrate è così e lo è ancora di più adesso. Posti di lavori che i fedelissimi conquistano magicamente, progetti tenuti nascosti, assoluto disinteresse per qualsiasi evento che non dia un tornaconto personale. Non si può andare avanti in questa maniera!

Siamo a luglio e il traffico è un delirio, il paese è sporco, si punta come sempre alla massa e non si intraprendono politiche di selezione del turismo. La scusa è sempre la stessa, non ci sono soldi, e pazienza se poi invece si regalano e svendono servizi ai privati, se la tassa di soggiorno non decolla, se i costi della politica aumentano.

Il simbolo di tutto questo è la scalinata ristrutturata: 100 mila euro spesi e poi l’ingresso di via Segesta è un portoncino di legno sgarrupato con immondizia e sporcizia.

Gli ultimi giorni confermano la deriva di un paese allo sbando dal punto di vista della programmazione. Anche la festa di San Pietro è stata destrutturata, per colpa dell’incapacità di mettere insieme, di unire le forze in campo e le persone di buona volontà che ancora ci sono a Balestrate. Dove non ci sono interessi, l’amministrazione sembra scomparire, così non va.

Dal punto di vista politico le cose non vanno meglio, questa amministrazione è ormai un insieme di interesse e pezzi politici contrastanti messi insieme senza alcuna visione, con i rizziani che dovevano fare da traino e che si sono invece chiusi a riccio senza aprirsi alle altre forze.

E in tutto questo, consentitemi di fare il mio personale plauso alle altre forze politiche per il lavoro di opposizione svolto, che a Balestrate non si era mai visto forse con questa intensità e questa correttezza. Perché ricordiamoci bene che negli anni passati era ormai consuetudine quella di scendere a patti e sostenere ribaltoni.

Ancora più apprezzabile è la svolta dei 5 Stelle, da movimento di pura opposizione a forza politica che propone, costruisce, raggiunge obiettivi e batte l’amministrazione non nel populismo e nella chiacchiera ma sul terreno dei risultati, della politica. Singolare il ringraziamento del sindaco stesso che riconosce il ruolo dell’opposizione nel rimborso agli studenti. Curcurù è uno dei riferimenti in paese della gente che ha problemi da segnalare, che cerca risposte e questo è un risultato importante per un gruppo che ha perso per una manciata di voti forse proprio per l’immaturità politica mostrata inizialmente, che adesso pare ampiamente recuperata. Chissà oggi quali sono le intenzioni di voto a Balestrate.

Categories: Politica
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