Servizio rifiuti a Balestrate, lacune e costi che non calano: “Quali benefici per i cittadini?”

Manca il centro comunale di raccolta, ritardi nel ritiro degli ingombranti, un servizio che presenta varie criticità a fronte di un costo che sulla carta è calato ma non si capisce bene per chi.

In Consiglio comunale emergono tutte le storture del servizio rifiuti a Balestrate, con una differenziata all’80 per cento cui però non corrispondono benefici per tutti i cittadini. Numeri contro realtà. Ne hanno discusso ieri in un Consiglio urgente convocato dalla minoranza. Perchè urgente? Perchè solo in questo modo ormai il Consiglio comunale riesce a riunirsi, sfruttando l’obbligo previsto dalla normativa. Altrimenti saremmo una piccola monarchia dove i consiglieri votati dai cittadini non avrebbero alcun ruolo.

I consiglieri di minoranza ieri hanno fatto presente che il contratto con la società che gestisce il servizio prevede tutta una serie di adempimenti che vanno verificati e controllati per farli applicare. Il decoro, insomma, non è un numero, e ad un’altra percentuale di differenziata devono corrispondere dei benefici, in termini di servizio, di costi, di comodità. La mancanza di un centro comunale di raccolta ha sicuramente reso tutto più difficile. In tutti questi anni non è stata trovata un’area adeguata: che ci sia una mancanza di volontà, si è chiesto Mimmo Cavataio?
Il sindaco ha risposto con alcune iniziative in arrivo elencando buoni propositi, ma i consiglieri, Da Giuseppe Curcurù a Guido De Amicis, hanno fatto presente che è stato eletto nel 2017 e che non può giustificare le sue mancanze solo con il covid.

Sui costi il sindaco ha spiegato che tra i motivi dei rincari c’è la carenza di impianti, ma l’opposizione ha fatto presente che la competenza è delle Srr e il sindaco stesso si trova nella Srr di Palermo. “È lui nel cda della Srr, è sempre lui che deve dirci cosa hanno fatto” dice Tonino Palazzolo. Per non parlare di altre iniziative utili per contribuire a ridurre i costi, come il compostaggio domestico, cioè la possibilità per le famiglie che hanno un pezzetto di terra di trattare in casa i rifiuti organici per ottenere compost agricolo. Non abbiamo mai sentito alcuna indicazione in merito e ieri è spuntato che 50 famiglia anni fa hanno ricevuto un kit. Ma chi, come si fa ad averlo, come si fa ad avere lo sconto, di che sconto hanno beneficiato queste famiglie? È tutto così fumoso, poco chiaro, così come la questione degli sconti tari, su cui non si capisce quali sono i reali diritti dei commercianti, il Comune non ha illustrato nulla e se non era per il Consiglio comunale chiesto dalla minoranza molti non avrebbero saputo nulla.

Insomma, a livello politico l’amministrazione non ha scuse, avrebbe potuto mettere in pratica iniziative e promuovere azioni per migliorare il settore dei rifiuti a Balestrate, anche in ottica di sviluppo turistico del paese. Questo non è stato fatto.