Il silenzio degli innocenti: poca trasparenza sul bilancio e ovviamente scoppia il caos

La discussione sul bilancio ha mostrato ancora una volta gli effetti collaterali della mancanza di trasparenza nell’era dei social. Il caos e la confusione prevalgono sulla realtà delle cose. Però se una volta ero molto più istintivo, ora poi ho imparato che analizzando meglio le cose, in maniera più equilibrata, si possono valutare meglio le diverse situazioni.

Per esempio ancora oggi non capisco perché questa nuova maggioranza fatichi così tanto a lasciare la propria impronta sulla politica balestratese. Non penso sia solo questione di inesperienza, di paura, timore per questo clima che c’è intorno. Basterebbe un po’ di trasparenza in più per gettare acqua sul fuoco.

È stato approvato il bilancio: la gente continua a chiedersi che cosa sia stato approvato. Su Facebook in tanti fanno domande, e le risposte creano tanta polemica e costringono gli stessi amministratori a intervenire. Ma non sarebbe stato meglio spiegare pubblicamente, in maniera semplice, prima dei lavori in Consiglio, cosa contiene il bilancio? Il perché delle ristrettezze? Rispondere alle domande delle persone? Non sarebbe opportuno farlo adesso, spiegare cosa è stato approvato, i soldi stanziati, il perché delle scelte fatte?

Questa nuova amministrazione e la sua maggioranza si sono distinti per la loro “novità”. Non che politicamente siano una rivoluzione, sono in netta continuità con l’amministrazione Milazzo, sono il volto pulito di un vecchio sistema che non aveva chance di vittoria. Ma proprio perché nuovi, giovani, inesperti, dovrebbero quanto meno cambiare il modo di agire. Lasciamo stare i contenuti, ma almeno il metodo. Era ovvio che sul bilancio sarebbe successo di tutto e ci sarebbe stata una mega polemica. Allora perché non chiarire tutto, renderlo pubblico, spiegarlo, prima e dopo l’approvazione, invece di finire nel tritacarne dei social?

Anche perché ora il messaggio che passa è che questa maggioranza è fatta da silenziosi yesman. Che sanno solo alzare la mano per conto di qualcuno.

Vi dirò, a me comunque non fa tanto effetto il silenzio dei nuovi. Almeno per ora non mi scandalizza. Per decenni abbiamo avuto in Consiglio gente che non ha detto una parola e che prendeva 200 voti ogni elezione. Per cui quelli oggi si esaltano nelle critiche dovrebbero ricordare i consiglieri che abbiamo avuto in questi anni per conto di chi hanno agito in Consiglio, per conto di quali imprenditori hanno lavorato, gli interessi di chi hanno fatto. E sono stati tanti.

Vogliamo ricordare gli episodi? Vogliamo parlare dell’ex area Vitrano, del voto sulla costituzione della società per partecipare al bando sulla gestione del porto, della scuola alberghiera? Vogliamo ricordare chi ha votato cosa? Chi oggi critica questi consiglieri perché “alzano solo la mano”, dice la verità. Qualche consigliere è espressione di precise persone ma questo lo si sapeva prima delle elezioni, quindi il problema prima di tutto è dei balestratesi, di chi vota queste persone e che sa bene chi sta votando.

Chi oggi attacca questi consiglieri che “alzano solo la mano” dovrebbe ricordare chi ha sostenuto negli anni passati, se non ha sostenuto anche lui yesman, e ricordarsi che se non si è indignato prima, ora dovrebbe almeno aspettare.

Altri consiglieri invece sono semplicemente nuovi, alle prime armi, inesperti, e dunque forse bisognerebbe solo aspettare. Per calmare i bollenti spiriti basterebbe ripercorrere un po’ la storia della politica balestratese e ricordare i volti di chi ha ridotto Balestrate in queste condizioni. Forse torneremmo tutti più rilassati e diminuirebbero i commenti critici su Facebook.