È passato il primo mese dal voto, diverse cose sono state fatte, alcune sono piaciute, altre meno. Proviamo a commentarle con il sindaco Vito Rizzo.
Subito la festa di San Pietro, ma il tema resta lo stesso: quale tipo di turismo vogliamo? L’impostazione con le bancarelle in zona centrale non piace a tutti, porta flussi di persone ma crea confusione e sporcizia. Ci sono alternative?
“Essere riusciti a organizzare la festa di San Pietro e farla per come è stata strutturata, con sei giorni di manifestazione è stato un piccolo miracolo a costo zero per le casse comunali. Il nostro obiettivo è delocalizzare le bancarelle in altre zone del paese, quest’anno abbiamo potuto fare solamente due piccoli esperimenti utilizzando il tratto che va dal belvedere al cimitero e la parte bassa di via Roma, che è stata trasformata in un vero e proprio salotto
”.
Parliamo di viabilità, le misure per l’isola pedonale sono un po’ più stringenti ma ancora non discontinue rispetto al passato. Cosa impedisce uno sforzo maggiore in termini di ore di traffico vietato e di ampiezza dell’area interdetta?
“La chiusura fin dalle 18 del tratto centrale del paese e la chiusura integrale del corso la domenica pomeriggio sono due piccoli grandi successi. Stiamo valutando la possibilità di sperimentare altre pedonalizzazioni fin da quest’estate, di certo occorre mettere mano alla viabilità per far sì che il tutto venga adeguato alle esigenze di una cittadina turistica , con meno auto e più spazio a pedoni ed attività commerciali”.
In tutte le principali località turistiche, a cominciare da quelle nei paraggi, c’è un’ampia isola pedonale con parcheggi anche in posizione scomoda. Cioè ci sono le condizioni per lasciare l’auto a margine e raggiungere l’isola pedonale a piedi o con navette. A Balestrate sarà mai possibile?
“Ci sono un paio di ipotesi in piedi , ma occorre regolamentare bene il tutto. I parcheggi all’esterno del paese sono necessari anche per agevolare chi vuole raggiungere le nostre spiagge senza per forza arrivare con l’auto nei lungomari”.
Le fontane sono diventate fioriere. Un segno di sconfitta o la necessità di cambiamento?
“Sono passati 13 anni dall’azione dimostrativa dell’Unione Giovani Balestratesi di pulizia delle allora fontane per stimolare l’amministrazione dell’epoca a ripristinare il tutto . Purtroppo dopo diversi interventi anche abbastanza onerosi, da almeno 7 anni le fontane non erano più tali ma grandi raccoglitori di immondizia, quindi tutta la vita viva i fiori che esaltano ancor di più la bellezza dei nostri simboli, la balestra e la seppia”.
Anche il belvedere fiorito è stato, per l’ennesima volta, ripulito dalla mano dei vandali. Come valorizzare questo posto ed evitare che venga nuovamente deturpato, perché di sicuro succederà?
“Intanto un grazie a tutti i volontari e alle ditte che si sono messi a disposizione per rendere più decoroso ed accogliente il punto più bello di Balestrate. Finalmente abbiamo montato un faretto che illumina la finestra sul mare, dove si concentrano i maggiori episodi di vandalismo. Vogliamo sfruttare anche quel posto per organizzare qualche appuntamento culturale , fin già da questa estate. I primi controllori dobbiamo essere noi semplici cittadini , dobbiamo inculcare il concetto che un bene pubblico è appunto un bene di tutti
”.
Nella prima seduta del Consiglio abbiamo avuto la diretta streaming, poi per il dibattito sui migranti no. I problemi relativi all’affidamento del servizio quando saranno risolti? Possiamo dare una scadenza entro cui i Consigli torneranno in diretta web?
“Sapete bene quanto ci tenga a questo punto, per il primo consiglio comunale siamo riusciti ad utilizzare una convenzione in atto (scaduta il 30/06) con una ditta privata che si è occupata di comunicazione per conto del comune. Adesso per riuscire a realizzare le dirette occorre fare tutto in house , dotandoli della strumentazione ad hoc, oppure esternalizzare il servizio. Siamo in fase di redazione del bilancio, faremo la scelta migliore per garantire efficienza ed efficacia”.
Sempre in tema di migranti, il senso dell’intervento in Consiglio è sembrato essere: a Balestrate non avremo mai più di 25 ospiti, che molto probabilmente saranno sempre donne. È così?
“La prefettura ha autorizzato il centro per 25 persone , il bando è per un anno prorogabile per un altro anno. La prefettura ha escluso dal nuovo bando , appena pubblicato, quei territori in cui sono stati aperti già dei Cas (centri di accoglienza straordinaria), infatti a Balestrate non sarà possibile aprire un altro Cas”.
In tema di pulizia i disservizi restano tanti. A fronte di percentuali ottime di differenziata i cittadini subiscono disagi notevoli, la raccolta spesso salta, la gente si trova a chiedere informazioni su Facebook. Tu stai provando a sensibilizzare la cittadinanza e spingere sul volontariato, ma a un certo punto dovrai trovare un equilibrio, il cittadino in fin dei conti paga le tasse per avere un servizio. Insomma, come migliorare la raccolta ed evitare che il cittadino infranga le regole?
“Il dialogo e il rispetto delle regole è fondamentale, questo vale nel rapporto con i cittadini e le attività commerciali messe a dura prova dai numero importanti della nostra stagione estiva, ma il ragionamento va esteso nei rapporti con la ditta responsabile del servizio (Agesp), gli operatori e l’Ato, sostituita fra qualche settimana dalle Srr. Proprio su questa tematica abbiamo riscontrato fin da subito la disponibilità dell’amministrazione di Trappeto , che con noi fa parte del’Aro (ambito di raccolta ottimale) , a fare fronte comune e realizzare una strategia unica per due comuni che potrebbero condividere servizi e funzioni per crescere in maniera omogenea
”.
Sull’acqua rimangono tanti dubbi, ma è potabile? Si può usare per cucinare o lavarsi? Avete fatto delle analisi aggiuntive? La sorgente Martine tornerà mai in vita?
“L’acqua , così come da ordinanza del febbraio 2017, è non potabile. Ho incontrato personalmente i vertici Amap , chiedendo interventi risolutivi per la problematica acqua. Abbiamo chiesto nuove analisi e un sopralluogo diretto alle sorgenti Martine e Passarello”.
Al porto si è verificato l’inevitabile, cioè siccome a suo tempo alcuni consiglieri votarono la partecipazione del Comune alla gara per la gestione assieme a Ustica Lines, avendo perso la gara oggi il Comune è fuori completamente dalla gestione. Quindi l’attuale gestore può fare quello che vuole senza patti parasociali, senza che il Comune possa rivendicare nulla. Insomma, le assunzioni sono gestite in maniera privata, col rischio che la politica possa metterci lo zampino. Come mettere i balestratesi tutti sullo stesso piano davanti alle opportunità di sviluppo del porto?
“Con la formazione e l’informazione innanzitutto. Il porto e i servizi legati ad esso rappresentano per noi una grande opportunità e non più una speranza, l’indotto che crea una struttura di tal genere è enorme, ne abbiamo visto solo una piccolissima parte con lo yacht di 42 metri che è stato attraccato per qualche giorno nel nostro porto. Occorre formare personale adeguato, strutturando convenzioni con enti di formazione, occorre integrare la società di gestione del porto all’interno del tessuto socio economico balestratese, occorre vigilare con la regione affinché ognuno faccia la propria parte così come previsto dai documenti ufficiali, occorre informare i balestratesi utilizzando tutti i canali utili per aggiornare tutti delle opportunità offerte dalla struttura. Ho incontrato l’ingegnere. Marconi, a capo della società, prospettando collaborazioni necessarie per lo sviluppo integrato del territorio, nell’ottica della collaborazione pubblico-privato prevista dalla programmazione europea ed in modo che sia il privato a seguire il disegno di sviluppo dell’ente pubblico e non il contrario, riscontrando grande entusiasmo per questo tipo di approccio”.
Fino ad ora la politica è stata presa da temi quotidiani d’attualità. Quando scoccherà l’ora del piano regolatore?
“Il Consiglio e la giunta sono composti in gran parte da gente che non sedeva fra i banchi della scorsa consiliatura, devono conoscere e studiare per bene lo strumento urbanistico, con il necessario supporto dei progettisti. La nostra intenzione è quella di dotarci degli strumenti di pianificazione, piano regolatore e piano spiagge, senza perdere ulteriore tempo, ma ovviamente senza tralasciare le tante indicazioni di carattere generale che in questi mesi sono state sollevate. Dopo l’adozione è nostra intenzione dare massima divulgazione e pubblicità ai contenuti del piano per consentire a tutti i cittadini di produrre le osservazioni”.
A settembre il Tar potrebbe modificare la composizione della tua maggioranza. Se questo dovesse avvenire, potrebbe esserci un rimpasto?
“Siamo tutti impegnati a lavorare nei diversi settori di competenza , senza sosta. Le questioni di carattere politico vengono dopo il lavoro e le cose da fare, i balestratesi ci hanno dato fiducia su questo”.