Spiaggetta dei pescatori, parla Salvatore Campo: “Togliamo spazzatura e cemento e valorizziamola, vi spiego perchè è tra le più belle d’Italia”

Il dottor Salvatore Campo interviene sull’iniziativa a tutela della scalinata verso la spiaggetta dei pescatori.

“Sono d’accordo con qualunque iniziativa utile a valorizzare lo “scaro” e la scaletta di accesso e quindi anche con la mostra fotografica.
Negli ultimi quindici anni, sono state portate avanti iniziative in tale direzione.
Il 25/06/2006 e il 18/08/2007, a cura di un comitato spontaneo, sono state spedite lettere alle AA.CC. Bonaviri e Palazzolo, e contestualmente alla Capitaneria di Porto di Palermo e all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, finalizzate alla valorizzazione di quei luoghi.
Purtroppo, bisogna ripetere concetti già espressi su questa testata che può essere accusata di “fare solo critica” ma che, certamente, ha un ruolo sociale.
Chi ha vissuto e conosce la storia degli ultimi decenni del nostro centro sa che sovente la mano frettolosa e irriverente dell’uomo ha cancellato quei segnali urbanistici ed ambientali, le pietre stesse che “parlano”, che ci legavano al vissuto e ai costumi di chi ha calpestato lo stesso suolo prima di noi.
I due secoli di storia di Balestrate come comune non sono sicuramente tanti, ma è la storia di un popolo umile che nel passato ha saputo raggiungere dei traguardi piccoli ma funzionali al suo sviluppo.
La conservazione dei segni è memoria, monito e stimolo per le generazioni presenti e future e motivo di quel confortevole senso di appartenenza che deriva dalla consapevolezza del nostro passato.
Orbene, quella scala ci consente di ripercorrere i passi che per secoli i nostri pescatori hanno compiuto sotto il peso delle reti o del pescato.
Lo “scaro” sottostante è stato luogo di partenza di tante speranze e d’arrivo di molte delusioni. Quell’insicuro rifugio e possibile approdo, i vissuti dei personaggi verghiani sono coevi, è stato luogo di gioia, di sofferenza, di vita.
Per noi balestratesi dovrebbe essere un luogo “sacro”, da rispettare.
Le peculiarità non si esauriscono nella scala e nella spiaggia irregolarmente ghiaiosa e ciottolosa ma interessa anche il tratto di mare antistante, altrettanto irregolarmente tempestato di scogli e abitato da varia fauna marina e da una flora tipica, verosimilmente sostenute dalla sorgente marina di acque calde che sgorga a qualvhe decina di metri dalla riva. Non è il tipico sito “vacanziero” ma sicuramente un prezioso regalo che la natura ha voluto farci.
La proposta.
Ho visto alcune spiagge tra quelle dichiarate le più belle d’Italia, tutte belle, ma vi assicuro che la nostra dello scaro per bellezza non ne patirebbe invidia.
La scommessa è mettere in cantiere le iniziative finalizzate a candidarla tra le spiagge più belle d’Italia. Si potrebbe costituire un Comitato di politici e soggetti sociali. E’ vero che non è facile, è vero che bisogna pensare anche al decoro del territorio che sta alle spalle ma è pur vero che togliendo la spazzatura, il cemento e ridandole una vegetazione mediterranea che le è congeniale, quella piccola baia potrebbe diventare un’angolo di paradiso.
Chiedo/chiediamo ai candidati a Sindaco del Comune di Balestrate di pronunciarsi nel merito e in modo chiaro.
Un eventuale traguardo in tal senso sarebbe, per risultati di immagine e socio-economici, superiore a tutte le iniziative che per decenni sono state fatte. Se non togliamo i freni alla fantasia e se non abbiamo il coraggio delle scommesse, continueremo a parlare di turismo, convinti che “parlare” di turismo significhi “fare” turismo”.
Salvatore Campo